Diario personale di un piccolo scienziato pazzo
 
Riccardo - atreliu pazzo
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sabato, maggio 27, 2006


Gay pride a Mosca


Estremisti ortodossi e dimostranti si sono fronteggiati a Mosca in occasione della prima parata di attivisti omosessuali, che si è svolta nonostante il divieto della municipalita'. Gli incidenti sono avvenuti all'entrata del giardino dove sorge la tomba al milite ignoto: qui gli estremisti ortodossi e nazionalisti hanno atteso il corteo dei manifestanti che volevano deporre dei fiori, al grido di "Mosca non e' Sodoma".
La polizia russa, cristiani ortodossi militanti e neofascisti hanno interrotto oggi la prima marcia per i diritti dei gay mai tenuta a Mosca, ma gli omosessuali considerano la loro manifestazione, benché breve, una "grande vittoria".
Gli attivisti guidati dal 28enne Nikolai Alexeyev avevano progettato di deporre dei fiori alla Tomba del milite ignoto, un simbolo della lotta contro il fascismo nella Seconda guerra mondiale e uno dei luoghi più sacri della Russia.
Ma la polizia ha chiuso i cancelli del parco dove arde la fiamma eterna sotto le mura del Cremlino, e un gruppo di donne che intonavano inni e di giovani nazionalisti hanno cercato di contrastare gli attivisti omosessuali al loro arrivo.
"Questa è una grande vittoria, una vittoria assoluta, guardate quello che è accaduto", ha detto Alexeyev, un attivista, mentre due poliziotti lo trascinavano via dai cancelli.
Le autorità cittadine avevano vietato la manifestazione, definita uno "scandalo per la società", mentre i leader religiosi delle principali religioni l'hanno condannata. L'agenzia d'informazione Interfax dice che la polizia ha arrestato un centinaio di attivisti dopo gli scontri.

Ancora tensione al centro di Mosca dove oggi la polizia, presente in modo massiccio e in tenuta anti-sommossa, ha impedito manifestazioni gay e ha bloccato gruppi di skinhead e di fondamentalisti ortodossi che volevano aggredire gli attivisti omosessuali. Parecchie decine di persone sono state fermate e tra di esse figura Nikolai Aleksei, che voleva organizzare per oggi a Mosca una 'Gay Parade' sulla falsariga di quelle ormai solite nelle capitale euro-occidentali ma non ha potuto farlo per il niet categorico del sindaco Iuri Luzhkov.
In risposta al divieto, confermato ieri da un tribunale della capitale, Aleksei aveva messo in programma per oggi pomeriggio due eventi alternativi: una deposizione di fiori alla tomba del Milite Ignoto sotto le mura del Cremlino e un presidio davanti alla sede del municipio, vicino alla statua di Iuri Dolgoruki (il fondatore di Mosca). La polizia ha però dispiegato al centro circa 1.700 agenti (compresi settecento uomini delle forze speciali) e ha sbarrato la strada ai gay che nel primo pomeriggio avrebbero voluto andare alla tomba del Milite Ignoto. Decine di attivisti omosessuali sono stati fermati per "partecipazione a manifestazione non autorizzata". Alekseiev è stato fermato proprio mentre cercava di recarsi alla tomba del Milite Ignoto, vicino al Giardino di Alessandro, e veniva fronteggiato da decine di oppositori che gridavano: "Sodoma qui non passerà!".

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Aggiornamento:
E' disponibile un Report di ILGA - Europe sul pride di Mosca [.pdf 1Mb]


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