venerdė, giugno 16, 2006
Ma quella sera qualcuno reagė.La sera del 27 giugno 1969 era un venerdė, e lo Stonewall Inn era pieno come un uovo. Il locale di Christopher Street, nel Greenwich Village, era uno dei pių noti locali gay di Manhattan, discretamente appartato dall'esterno e periodicamente tartassato dalla polizia con una scusa o l'altra. Era frequentato da pochi vistosi travestiti e molti anonimi clienti, soprattutto giovani, rassicurati dalla riservatezza del posto e dal fatto che la polizia portasse sempre via per prime le checche e desse loro il tempo di dileguarsi. Quel venerdė per i tavoli si piangeva la morte di Judy Garland, icona di femminilitā sempre venerata dalla cultura gay, quando verso mezzanotte sei agenti della polizia di New York, quattro uomini e due donne, piombarono allo Stonewall con un mandato per controllare che non venissero venduti alcoolici, per cui i gestori non avevano mai ottenuto la licenza (fino a due anni prima nessun locale poteva servire alcoolici agli omosessuali, per legge).
Il mandato era pretestuoso, il reato tollerato in mille altri casi, ma era un'occasione per far tenere bassa la cresta ai locali gay.
I poliziotti presero a distribuire minacce e rompere oggetti a colpi di manganello, e fecero uscire i clienti a uno a uno, fermando i travestiti.
Ma quella sera qualcuno reagė.
Ci vediamo domani, al
TorinoPride!
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