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Flap
Utente Junior
172 Messaggi |
Inserito il - 01 ottobre 2008 : 22:43:32
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In che senso si parla di polimorfismo MHC? Significa che ogni cellula del nostro corpo esprime un certo numero di MHC ? Quanti piu o meno?
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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Flap
Utente Junior
172 Messaggi |
Inserito il - 04 ottobre 2008 : 10:19:29
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Ma a quanto avevo capito io, mi sembrava che una cellula presentasse più di un MHC,cioè una certa combinazione di MHC...invece tu dici che ogni cellula ne esprime uno solo? Per quanto riguarda il rigetto dei trapianti che pure è una cosa che non ho capito..perchè avviene? Cioè quali sono le cellule effettrici? Le NK uccidono le cellule che non presentano gli antigeni MHC e quindi anomale ma non celule che presentano MHC diversi dal normale. Forse sono i linfociti T..ma essi dovrebbero avere una risposta diretta contro antigeni estranei e non contro MHC estranei. Grazie. |
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la_fra
Utente
750 Messaggi |
Inserito il - 04 ottobre 2008 : 12:59:32
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Una cellula di un organismo esprimerà una certa combinazione di alleli che determinano questo o l'altro polimorfismo,comune a tutte le cellule di quell'organismo, poi cmq c'è l'MHC I che ha espressione più o meno ubiquitaria se si escludono le cellule senza nucleo e l'MHC II che è espresso dalle cellule del sistema immunitario specializzate nella presentazione antigenica, in modo costitutivo (es. linfociti) o inducibile (es. macrofagi)e non è espresso dagli eritrociti e dalle plasmacellule (che non sono più deputate al riconoscimento dell'Ag). Il rigetto avviene per le interazioni molto specifiche che si hanno tra TCR del linfocita e il complesso HLA-peptide Ag di una cellula APC, infatti la struttura della tasca è tale per cui il linfocita non riconosce solo il peptide antigenico ma anche la porzione della tasca circostante, da cui riconosce come self la cellula che gli presenta l'Ag. La presentazione ai linfociti T CD4+ di antigeni derivati dal trapianto può essere mediata da APC del ricevente (meccanismo indiretto) o da APC del donatore presenti nel tessuto trapiantato (meccanismo diretto). Nel primo caso l'attivazione dei linfociti T segue i meccanismi classici del riconoscimento antigenico (riconoscimento di un antigene esogeno nell'ambito di un MHC self). Nel secondo caso invece alcuni linfociti T, selezionati durante la fase di istruzione timica per riconoscere (ad affinità intermedia) strutture MHC-self, cross-reagiscono ad alta affinità con strutture MHC-non self attivandosi. In entrambi i casi è necessario che uno stato infiammatorio determini l'attivazione funzionale delle APC, che altrimenti non sarebbero in grado di operare la presentazione antigenica e di migrare verso le stazioni linfonodali per interagire con i linfociti T. La presenza di infiammazione d'altra parte caratterizza invariabilmente i tessuti trapiantati a causa dei fenomeni traumatici e ischemici presenti nelle fasi di espianto, trasporto e innesto dei tessuti stessi. Per questo in fase di trapianto si sottopone il paziente a trattamento con potenti farmaci immunosoppressori come la ciclosporina o il prednisolone, ma questo per forza di cose predispone il paziente a infezioni. Ci sono delle strategie di immunoterapia per risolvere queste cose es. per il trapianto di midollo si può irradiare il ricevente distruggendogli completamente il SI (mieloablazione) in modo da esser sicuri che non ci sia rigetto e si evita comunque l'insorgenza di infezioni mediante infusione di quantità massicce di cellule CD34+ (staminali ematopoiesi) che sono in grado di ricostituire l'ematopoiesi in tempi relativamente brevi |
Doctors are men who prescribe medicines of which they know little, to cure diseases of which they know less, in human beings of whom they know nothing (Voltaire) |
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Naimi
Utente Junior
181 Messaggi |
Inserito il - 18 settembre 2012 : 13:14:11
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Non ho capito come mai tra i metodi utilizzati per la sopravvivenza dei tumori si va a ridurre le differenze alleiche tra i MHC del donatore e MHC del ricevente...cioè non riesco a spiegarmelo alla luce del fatto che il rigetto del trapianto può cmq avvenire per via indiretta e mediato quindi da MHC self...
qualcuno può illuminarmi? |
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Naimi
Utente Junior
181 Messaggi |
Inserito il - 19 settembre 2012 : 10:39:12
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Citazione: Messaggio inserito da Naimi
Non ho capito come mai tra i metodi utilizzati per la sopravvivenza dei tumori si va a ridurre le differenze alleiche tra i MHC del donatore e MHC del ricevente...cioè non riesco a spiegarmelo alla luce del fatto che il rigetto del trapianto può cmq avvenire per via indiretta e mediato quindi da MHC self...
qualcuno può illuminarmi?
ho risolto |
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amarillo
Nuovo Arrivato
3 Messaggi |
Inserito il - 10 gennaio 2020 : 22:17:54
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interessantissima discussione. come mai 6 e non 8 per l'MHC-I? mi spiego meglio: a quanto ho inteso, gli individui eterozigoti hanno appunto 3 loci genici per l'MHC-I: HLA-A/B/C e ognuno ha due alleli diversi (uno da madre, uno da padre). E fin qui, ok. Quando viene a esser trascritto il mRNA per tradurre il MHC-I, grazie al crossing-over possiamo avere 2^3 = 8 combinazioni diverse. Abbas e tutti dicono 6, quindi il mio ragionamento fa acqua da qualche parte. Voi che ne pensate? #discuss |
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amarillo
Nuovo Arrivato
3 Messaggi |
Inserito il - 10 gennaio 2020 : 22:27:16
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credo di essermi autodato una risposta: a quanto ho capito, HLA-A HLA-B HLA-C non sono tutti e tre necessari per la singola catena, bensì ognuno a sé è una diversa possibilità di catena alfa (cito Janeway a pag 200, sesta edizione americana). bene accette critiche e opinioni. grazie per l'attenzione |
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