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Markus
Utente Junior
152 Messaggi |
Inserito il - 21 dicembre 2008 : 17:40:25
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Vi ringrazio ancora per le risposte inerenti al mio dubbio su possibili (anzi fantomatiche) esistenza di super dna- super codici genetici siccome però in un altro forum non scientifico (quello Yahoo answer) mi è stato risposto, sempre riferendosi alla mia domanda sul dna.codice genetico e improvvise guarigioni instantanee (in luoghi di apparizioni, di culto) da malattie gravissime come la sclerosi multipla, cancro in fase terminale "queste guarigioni potrebbero essere spiegate come una riattivazione del sistema immunitario che riconosce e combatte " l'intruso " * Una mia amica dottoressa lo ha escluso, secondo voi?
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 21 dicembre 2008 : 18:00:51
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Beh, dovresti far notare a chi ti dice queste cose che la sclerosi multipla è una malattia AUTOIMMUNE! Ciò vuol dire che il sistema immunitario comincia a riconoscere come estranee alcune proteine dell'individuo: nella sclerosi multipla si tratta di alcune proteine costituenti la guaina mielinica dei neuroni. Questo porta essenzialmente alla distruzione della mielina. Una guarigione quindi non può decisamente essere spiegata con la riattivazione del sistema immunitario... visto che è già attivo.
Per quanto riguarda il tumore, invece, la cosa avrebbe in teoria più senso, ma c'è il piccolo problema che le cellule tumorali non sono "intrusi", ma sono cellule dell'organismo che si riproducono senza sosta... quindi il discorso non mi sembra che regga. |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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Markus
Utente Junior
152 Messaggi |
Inserito il - 21 dicembre 2008 : 20:15:04
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Citazione: Messaggio inserito da Giuliano652
per inciso... da quando Yahoo answer è un forum scientifico? :-)
mah nella parte di Religione c'è chi si autoproclama scientifico pur di offendere chi crede....
vi metto un caso d guarigione (non per fare proselitismo, solo per informazione scientifica
TESTIMONIANZA DI UNA GUARIGIONE ISTANTANEA
Il caso D. B. Dr. Luigi Frigerio
B. D., anni 43, nata a xxxx il xx/xx/xx. Abitazione: xxxxx. Scolarità: terzo anno Segretaria di Azienda. Professione: Impiegata Istituti Cimici di Perfezionamento Milano presso sede CTO (Centro Traumatologico) Via Bignami, 1. La Sig.a Basile è sposata ed è madre di 3 figli. I primi sintomi della malattia si sono manifestati nel 1972: disgrafia mano destra, tremori attitudinali (impossibilità a scrivere e mangiare) e cecità completa dell'occhio destro (nevrite ottica retrobulbare). Novembre 1972: ricovero a Gallarate presso il Centro della Sclerosi Multipla Diretto dal Prof. Cazzullo dove viene confermata la diagnosi di Sclerosi Multipla. La malattia provoca una assenza dal posto di lavoro per 18 mesi. Visita Collegiale del Dr. Riva (Neurologo del CTO) e del Prof. Retta (Primario fisiatra del CTO) favorevoli alla sospensione di qualsiasi attività lavorativa per invalidità. A seguito delle pressanti richieste della paziente per non essere completamente allontanata dall'attività lavorativa, la Sig.a B. veniva reintegrata in servizio con mansioni ridotte (trasferimento dal reparto di Radiologia alla Segreteria Sanitaria). La paziente aveva difficoltà alla deambulazione e al raggiungimento del posto di lavoro (andatura a gambe divaricate, senza flessione del ginocchio destro). Praticamente impossibile era l'utilizzo della mano destra e dell'arto superiore destro per qualsiasi lavoro. Utilizzava l'arto superiore destro solo in estensione, come appoggio e per tale ragione probabilmente non si era verificata ipotrofia della muscolatura dell'arto. Una grave forma di incontinenza urinaria si era manifestata già dal 1972 (incontinenza totale) con dermatosi perineale. La paziente era state precedentemente trattata, fino al 1976, con ACTH, Imuran e Decadron. Dopo un viaggio a Lourdes nel 1976, pur persistendo l'amaurosi dell'occhio destro, si era verificato un miglioramento della situazione motoria. Tale miglioramento aveva indotto alla sospensione di ogni terapia fino all'Agosto del 1983. Dopo l'estate del 1983 le condizioni generali della paziente erano rapidamente peggiorate (incontinenza urinaria totale, perdita dell'equilibrio e del controllo motorio, tremori etc.) Nel Gennaio 1984 le condizioni psico-fisiche della paziente erano ulteriormente scadute (grave crisi depressiva). Visita domiciliare del Dott. Caputo (Gallarate) che certificava l'avvenuto peggioramento e consigliava l'esecuzione di una eventuale terapia iperbarica (mai eseguita). Un collega di lavoro della paziente, il Sig. N. B. (Infermiere Professionale del Day Hospital del CTO) invitava successivamente la Sig. B. ad un pellegrinaggio a Medjugorje (Jugoslavia) organizzato da Don Giulio G. della Parrocchia S. Nazaro di Milano. Questo sacerdote aveva preannunciato che nessuno sarebbe potuto entrare nella sagrestia di Medjugorje al momento delle apparizioni. La Sig.a B. dichiara: «mi trovavo ai piedi degli scalini, presso l'altare della chiesa di Medjugorje, il giorno 23 Maggio 1984. La Sig.a N. B. di Bologna (Via xxx 1) mi ha aiutato a salire i gradini, prendendomi per il braccio. Quando mi sono trovata là non volevo più entrare nella sagrestia. Ricordo che un signore in lingua francese mi diceva di non muovermi da quel punto. In quel momento la porta è stata aperta e sono entrata nella sagrestia. Mi sono inginocchiata dietro la porta, poi sono entrati i veggenti. Quando questi ragazzi si sono inginocchiati contemporancamente, come spinti da una forza, ho sentito un rumore forte. Poi non ricordo più nulla (né preghiera, né osservazione). Ricordo soltanto una gioia indescrivibile e di aver rivisto (come in un film) alcuni episodi della mia vita che avevo completamente dimenticato (per es. di essere stata «madrina» di battesimo di un bambino i cui genitori attualmente si sono trasferiti altrove e che neppure ricordavo). Alla fine dell'apparizione ho seguito i veggenti che si recavano verso l'altare principale della chiesa di Medjugorje. Camminavo dritta come tutti e mi sono inginocchiata normalmente, ma non me ne accorgevo. La Sig.a N. di Bologna mi è venuta incontro piangendo e mi ha detto: oggi ho avuto due grazie, quella di accompagnarti lì e quella di essermi confessata da Padre T. Il signore francese di circa 30 anni (forse era prete perché aveva il collare ecclesiatico) era emozionato e mi ha subito abbracciata. Il Sig. S. F., consulente tessile del Tribunale di Milano (Ab. Via xxx) che viaggiava sul mio stesso pullman, mi è venuto incontro dicendo «lei non è più la stessa persona; dentro di me chiedevo un segno ed ora lei esce di lì così cambiata». Gli altri pellegrini che viaggiavano sullo stesso pullman della Sig.a B. hanno subito capito che era accaduto qualcosa di molto evidente. Hanno subito abbracciato la Sig.a B. ed erano visibilmente emozionati. Rientrando in Hotel a Liubuskj in serata la Sig.a B. notava di essere tornata perfettamente continente, mentre la dermatosi perineale era scomparsa. Normale è tornata la possibilità di vedere con l'occhio destro (cecità dal 1972). Il giorno dopo (24/5/84) la sig.a B., insieme all'infermiere sig. N. B. ha percorso a piedi il tragitto Liubuskj-Medjugorje (circa 10 km.) a piedi nudi, in segno di ringraziamento (nessuna lesione) e nello stesso giorno (Giovedì) è salita sulla montagnetta delle tre croci (luogo delle prime apparizioni). La fisioterapista Sig.a C. del Centro Maggiolina (Via Timavo-Milano) che seguiva il caso della Sig.a B., quando l'ha rivista al rientro dalla Jugoslavia ha pianto per la commozione. La Sig.a B. ha detto: «Mentre questo accade, dentro nasce qualcosa che da la gioia... è difficile da spiegare con le parole. Se trovassi qualcuno con la mia stessa malattia di prima, piangerei perché è difficile comunicare che dentro bisogna essere veri, che non siamo fatti solo di carne, noi siamo di Dio, noi facciamo parte di Dio. E' difficile accettare noi stessi più della malattia. La sclerosi a placche mi ha colpito a 30 anni, nel fiore dell'età, con due bambini piccoli. Ero svuotata dentro. Io direi a un altro con la stessa malattia: vai a Medjugorje. Io non avevo speranze ma dicevo: se Dio vuole così, mi accetto così. Dio però deve pensare ai miei figli. Mi faceva soffrire il pensiero che altri dovevano fare le cose che dovevo fare io. In casa mia ora tutti sono felici, i figli e anche il marito che era praticamente ateo. Però ha detto: dobbiamo andare là a ringraziare». Oggi, giovedì 5 Luglio 1984, la Sig.a D. B. è stata visitata dagli Oculisti degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano e l'esame del visus ha confermato una normalità visiva (10/10) a carico dell'occhio destro (precedentemente affetto da cecità), mentre la capacità visiva dell'occhio sinistro sano è di 9/10. Questa testimonianza è stata raccolta a Milano il 5 luglio 84 dai medici Dr. L. F., Dr. A. M., Dr. G. P. e Dr. D. M. presso gli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano.
I controlli più recenti del caso B.
5/11/83 Ospedale Niguarda Ca' Granda - Milano Servizio Autonomo di Neurofisiopatologia. Accertamenti in patologia demielinizzante. B. D. Determinazione dei potenziali evocati visivi, acustici di tronco cerebrale, somato-sensoriali. Potenziali evocati visivi da pattern reversal Per stimolazione binoculare derivazione in OZ con riferimento CZ latente P100 85 msec., ampiezza 6 Micro V. Stimolazione in OS (occhio sinistro): valori sovrapponibili alla stimolazione binoculare. Per stimolazione in OD (occhio destro) non potenziali riconoscibili né sovrapponibili per medie successive. Riassunto: potenziali non riconoscibili al Vep per stimolazione in OD. Conclusioni: attualmente riscontrabili esiti di pregressa neurite ottica retrobulbare ds. (Non significative alterazioni delle vie uditive né delle vie lemniscali). (Dott. DU)
Ospedale Niguarda - Cà Granda - Milano Servizio Autonomo di Neurofisiopatologia Accertamenti: BD Anamnesi, obiettività neurologica, tecnica di esame: Dal 23.05.84 completa remissione dei sintomi. Obbiettività neurologica: negativa. Riassunto dell'esame: Potenziali evocati visivi da pattern reversai; frequenza spaziale 30 min. da arco, contrasto 50 per cento, 2 Hz. Derivazione occipitale in 01 e 02 con riferimento al vertice. Con stimolazione in OS: in regione occipitale ds latenza P100 87 msec, ampiezza 6 microV. in regione occipitale sn latenza P100 87 msec, ampiezza 7 microV. Con stimolazione in OD: in regione occipitale ds latenza PI00 92 msec, ampiezza 8 microV. in regione occipitale sn latenza PI00 90 msec, ampiezza 8 microV. Conclusione: potenziali evocati visivi nella norma.
(Dott. DU)
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
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Markus
Utente Junior
152 Messaggi |
Inserito il - 21 dicembre 2008 : 20:43:53
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scusa chick80, comunque l'ho preso da un altro sito internet, comunque scusa ancora |
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maddalena bertante
Nuovo Arrivato
84 Messaggi |
Inserito il - 29 dicembre 2008 : 00:39:04
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markus,ho letto tutto ciò che hai postato ,per me è difficile parlare di miracolo,la sclerosi multipla ha periodi di regressione,non sono riportate notizie dopo il 1984 la signora potrebbe dopo un periodo di benessere aver avuto una nuova riacutizzazione dei sintomi. ti posso assicurare che alcuni esami possono venire diversi a seconda del tecnico e dell'apparecchio o dell'ambulatorio che li esegue.Io ho una nipotina che è gravemente ipovedente le prime due PEV(potenziali evocati visivi) che ha eseguito in due laboratori diversi dicevano che doveva vedere10/10 una terza in un terzo laboratorio decreto che era praticamente ceca e purtroppo quella era la verità.La spiegazione può essere che i tecnici usavano metodi di valutazioni diversi, numero di elettrodi diversi o apparecchi mal tarati,oppure la metodica non ancora ben acquisita . In malattie molto complesse come le autoimmuni è difficile dare una risposta valida ,bisogna monitorizzare la malattia per lungo tempo.comunque si possono trarre conclusioni valide diverse a seconda delle proprie convinzioni,esiste anche l'effetto placebo psicologico. |
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matsche
Nuovo Arrivato
Prov.: PV/CA
Città: Pavia/Cagliari
23 Messaggi |
Inserito il - 29 dicembre 2008 : 13:01:16
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Quoto chick80 non prestar fede alle balle che vengono dette in giro, soprattutto sui luoghi di fede, nessuno smentisce che siano luoghi importanti e che uno possa sentirsi spiritualmente appagato in tali posti, per quanto riguarda la sclerosi come ti hanno già detto il problema stesso è il sistema immunitario che va a "consumare" i manicotti di mielina e quindi essendo la mielina un isolante, permette meglio la conduzione dei segnai nervosi, quest'ultimi hanno difficolta nella trasmissione. Le mirabolanti guarigioni non vorrei fossero dovute alle varie tipologie d'andamento della sclerosi, ovvero in un andamento vi può essere un picco della malattia e poi una fase "quasi" stazionaria lunghissima dove i peggioramenti quasi non si notano, vi può essere un andamento molto rapido, ove un decorso così drastico porta rapidamente alla morte, oppure ancora una fase a gradoni anch'essa rapida ma meno rapida della seconda; non vorrei appunto che le guarigioni fossero la prima fase stazionaria, ovvero ad esempio porto un mio caro a Lourdes subito dopo il picco di sclerosi, se egli ha la prima forma di sclerosi entrerà in quella fase "stazionaria" e si penserà subito ad una guarigione e tutti grideranno al miracolo, per guarigone si intende il ristabilimento della fase che si aveva prima dell'inizio della patologia non l'arresto della stessa. Per quanto riguarda il cancro non credo i luoghi di culto possano influire sulla deregolazione del ciclo cellulare ho sentito spesso parlare di improvvise gurigioni e sarebbe interessante studiare tali soggetti per vedere cos'è accaduto.. |
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Markus
Utente Junior
152 Messaggi |
Inserito il - 29 dicembre 2008 : 14:09:25
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Citazione: Messaggio inserito da maddalena bertante
markus,ho letto tutto ciò che hai postato ,per me è difficile parlare di miracolo,la sclerosi multipla ha periodi di regressione,non sono riportate notizie dopo il 1984 la signora potrebbe dopo un periodo di benessere aver avuto una nuova riacutizzazione dei sintomi. ti posso assicurare che alcuni esami possono venire diversi a seconda del tecnico e dell'apparecchio o dell'ambulatorio che li esegue.Io ho una nipotina che è gravemente ipovedente le prime due PEV(potenziali evocati visivi) che ha eseguito in due laboratori diversi dicevano che doveva vedere10/10 una terza in un terzo laboratorio decreto che era praticamente ceca e purtroppo quella era la verità.La spiegazione può essere che i tecnici usavano metodi di valutazioni diversi, numero di elettrodi diversi o apparecchi mal tarati,oppure la metodica non ancora ben acquisita . In malattie molto complesse come le autoimmuni è difficile dare una risposta valida ,bisogna monitorizzare la malattia per lungo tempo.comunque si possono trarre conclusioni valide diverse a seconda delle proprie convinzioni,esiste anche l'effetto placebo psicologico.
La sigonora in questione è ancora viva e sta benissimo |
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Markus
Utente Junior
152 Messaggi |
Inserito il - 29 dicembre 2008 : 14:16:08
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Citazione: Messaggio inserito da matsche
Quoto chick80 non prestar fede alle balle che vengono dette in giro, soprattutto sui luoghi di fede, nessuno smentisce che siano luoghi importanti e che uno possa sentirsi spiritualmente appagato in tali posti, per quanto riguarda la sclerosi come ti hanno già detto il problema stesso è il sistema immunitario che va a "consumare" i manicotti di mielina e quindi essendo la mielina un isolante, permette meglio la conduzione dei segnai nervosi, quest'ultimi hanno difficolta nella trasmissione. Le mirabolanti guarigioni non vorrei fossero dovute alle varie tipologie d'andamento della sclerosi, ovvero in un andamento vi può essere un picco della malattia e poi una fase "quasi" stazionaria lunghissima dove i peggioramenti quasi non si notano, vi può essere un andamento molto rapido, ove un decorso così drastico porta rapidamente alla morte, oppure ancora una fase a gradoni anch'essa rapida ma meno rapida della seconda; non vorrei appunto che le guarigioni fossero la prima fase stazionaria, ovvero ad esempio porto un mio caro a Lourdes subito dopo il picco di sclerosi, se egli ha la prima forma di sclerosi entrerà in quella fase "stazionaria" e si penserà subito ad una guarigione e tutti grideranno al miracolo, per guarigone si intende il ristabilimento della fase che si aveva prima dell'inizio della patologia non l'arresto della stessa. Per quanto riguarda il cancro non credo i luoghi di culto possano influire sulla deregolazione del ciclo cellulare ho sentito spesso parlare di improvvise gurigioni e sarebbe interessante studiare tali soggetti per vedere cos'è accaduto..
Infatti io parlo della intercessione di chi sta sopra noi uomini non del luogo di culto in se stesso.... Poi comunque stai tranquillo che nelle commissioni ci sono i miglior specialisti (appositamente scelti di tutti gli orientamente culturali).
"Chi crede ai miracoli lo fa perchè ha delle prove a loro favore. Chi li nega lo fa perché ha una teoria contraria ad essi" Gilbert K. Chesterlon
"E' un dito di Dio, che ammonisce e dirige" dottor Ludvik Stopar, psichiatra professore all'Università di Maribor (Slovenia), che ha curato le analisi sui veggenti di Medjiugorje e su tante guarigioni (da scerosi multipla, cecicità cancro in fase terminale ecc...)
Akexis Carrel, ex ultra-razionalista, che si convertì constatando alcune guarigioni a Lourdes " Cercate laggiù, A Lourdes succedono cose inverosimili"
Senza polemiche per carità |
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