ciao ragazzi! qualcuno di voi ha mai usato questa tecnica per misurare la concentrazione di calcio citosolica? faccio un po' fatica a capirla e on line non riesco a trovare qualcosa che mi aiuti. grazie
Il problema č che la fotolisi non č necessariamente usata per misurare il calcio, anche se vi puō essere applicata!
Un esempio č l'utilizzo del glutamato "caged" cioč "rinchiuso" in una struttura chimica che lo rende inattivo e che puō essere rotta in seguito a esposizione ad una determinata lunghezza d'onda.
Questo ti permette di andare a liberare glutamato (o qualsiasi sia la molecola caged) solo in una particolare zona di una cellula utilizzando un laser per fare l'uncaging. Se fai questa cosa durante un esperimento di calcium imaging puoi andare a misurare variazioni locali di calcio in seguito ad una stimolazione selettiva di una certa zona della cellula (es. un dendrita di un neurone).
sto leggendo un articolo che riguarda il legame tra omeostasi del Ca e i mitocondri. in un primo esperimento gli autori vanno a vedere la variazione della concentrazione di calcio in seguito all'aggiunta di ATP. Successivamente misurano la variazione della concentrazione usando l'UV flash fotolisi e il chelante per il Ca. l'unica cosa che mi viene in mente č che lo fanno per verificare l'effettiva concentrazione di Ca all'interno del citosol e del mitocondrio senza variazioni dovute a stimoli esterni...secondo te puō essere?
Allora, usano Ca-NPEGTA che č anche chiamato "caged calcium". In pratica il nitrofenil EGTA (NP-EGTA) č un chelante del calcio che in seguito a fotolisi lo libera.
Quindi quello che fanno č: 1) incubano le cellule con Ca-NPEGTA in condizioni in cui la maggior parte del composto va nei mitocondri 2) creano un picco di Ca2+ artificiale esponendole agli UV (che rompono la molecola di NP-EGTA liberando il Ca2+) 3) misurano il potenziale di membrana mitocondriale usando l'indicatore Rh123 nei wt e nei PINK KO
Non mi sono letto tutto l'articolo... quindi non so come finisce la storia!!!