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giovy87
Nuovo Arrivato
Città: napoli
39 Messaggi |
Inserito il - 11 settembre 2009 : 16:30:11
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Mi aiutate in questa domanda: Il cloro ed i suoi composti vengono usati nelle disinfezioni perchè: a)liberano ossigeno nascente b)sono forti riducenti c)inibiscono gli enzimi microbici d)alchilano alcuni gruppi funzionali
Grazie
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giovy87
Nuovo Arrivato
Città: napoli
39 Messaggi |
Inserito il - 11 settembre 2009 : 18:01:11
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mi aiutate per favore!!!!!!!!!!!!!è la c per caso |
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Neuroscience
Utente
659 Messaggi |
Inserito il - 11 settembre 2009 : 18:08:43
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"ossigeno nascente" ?
allora... il cloro è Cl2 quindi numero di ossidazione 0, mentre in altre forme ha un numero positivo -> dopo reazione è stabile a -1 si riduce, quindi è un potente ossidante escludi la b
i derivati del cloro, tipo la candeggina, non inibiscono proprio niente, il cloro ed i suoi derivati non riescono a legarsi a nulla poiché cambiano rapidamente il numero di ossidazione diventando -1, quindi sarebbe difficile inibire un enzima così, piuttosto distrugge gli enzimi tramite ossidazione. La risposta così come è scritta la intendo una inibizione tipo quella che fa il mercurio, altrimenti anche la tripsina sarebbe un 'inibitore' escludi c
non può essere alchilante poiché non ha gruppi alchilici escludi d
Sicuramente tutti i composti, compreso il cloro stesso se disciolto in acqua può liberare ossigeno non ricordo la reazione ma dovrebbe essere qualcosa del tipo Cl2 + H2O <-> 2 HCl + 1/2 O2 passando per un intermedio che francamente non ricordo idem per tutti i derivati del cloro, come il percloro etc etc durante le reazioni di ossidazione producono alte quantità di ossigeno... a questo punto l'ossigeno è un disinfettante? L'acqua ossigenata libera ossigeno ed è un ossidante, proprio per queste caratteristiche ha un effetto antibatterico, quindi evidentemente sì è possibile L'ossigeno infatti reagisce con le sostanze organiche causando modifiche permanenti tossiche per molti batteri.
tuttavia non so se si tratta di una liberazione di "ossigeno nascente", oppure un semplice "ossigeno molecolare".
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 11 settembre 2009 : 20:03:28
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Ma a questa ho risposto io ieri. Leggere i messaggi di risposta no, vero? Ovviamente non mi riferisco a neuroscience...
Ripeto, essendo un ossidante, inattiva gli enzimi microbici |
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
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GFPina
Moderatore
Città: Milano
8408 Messaggi |
Inserito il - 11 settembre 2009 : 23:43:51
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Beh dai visto che anche se è la stessa domanda è stata posta da due utenti diversi, magari semplicemente non è stata vista. In ogni caso hai fatto bene a linkarla.
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 12 settembre 2009 : 13:21:23
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Il topic in cui ho risposto era sotto un topic aperto da giovy87, quando sono andato a controllare chi avesse postato le domande ho avuto un frameshift... Comunque chiedo venia a giovy87. |
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kay30
Nuovo Arrivato
20 Messaggi |
Inserito il - 12 settembre 2009 : 14:59:07
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salve io avevo scritto per prima la domanda: ora però mi trovo con 2 risposte b non può essere perchè il Cl è forte ossidante per le altre risposte sono entrata in crisi qualcuno può motivare??? lunedì ho l esame grazie |
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Neuroscience
Utente
659 Messaggi |
Inserito il - 12 settembre 2009 : 17:02:12
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ti chiedo scusa 0barra1. sinceramente non avevo visto l'altra domanda e risposta citata nel link...
uhmm... Per quanto riguarda la risposta, sinceramente non saprei Se è lo stesso definire l'ossidazione e la denaturazione degli enzimi come inibizione enzimatica allora ha ragione 0barra1. Tuttavia, come ho già citato nella mia risposta, io non concordo con questa assunzione, poiché in realtà i batteri morirebbero per tantissimi altri meccanismi, come la rottura della parete batterica, l'ossidazione del DNA con rottura, denaturazione dei fattori trascrizionali ed anche degli enzimi etc etc. La candeggina infatti elimina anche le spore batteriche ed i virus che a quanto ne so non hanno enzimi funzionanti. La teoria per cui sia l'inibizione degli enzimi ad uccidere i batteri mi farebbe pensare ad altri meccanismi che non sono propri dei composti del cloro. Equivarrebbe a dire che il calore uccide i batteri poiché inibisce gli enzimi... uhmm... non credo sia una frase molto rappresentativa del fenomeno, anche se il calore effettivamente denatura le proteine e quindi 'inibisce' anche gli enzimi.
La risposta dell'ossigeno 'nascente' mi ha fatto molto ridere, e sembra proprio una risposta stupida, ma è anche noto che sia un blando antibatterico, soprattutto per quelli anaerobici. Nel dubbio mi è sembrata la riposta migliore.
Per essere chiari penso che i composti del cloro ossidano i batteri ed è quello il meccanismo che porta alla disinfezione. L'ossigeno ha un effetto molto più modesto (nell'ossidazione e quindi nella disinfezione).
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 12 settembre 2009 : 22:20:22
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Non ce l'avevo minimamente con te, figurati, capisco che nessuno può controllare tutte le domande del forum e poi è sempre un piacere leggere i tuoi interventi. La mia risposta piccata era rivolta all'utente, perché fuorviato da un mio errore di lettura reputavo essere il medesimo a cui avevo risposto in altra sede.
La mia risposta è dovuta al fatto che nel corso di microbiologia la professoressa ha venduto l'effetto antimicrobico degli alogeni, ivi incluso il cloro, alla loro azione di denaturazione degli enzimi, orientata in particolare sulla riduzione delle cisteine a cistine, con conseguente formazione di ponti disolfuro.
Circa all'ossigeno nascente ammetto la mia ignoranza, comunque l'effetto tossico dell'ossigeno mi sembra molto blando, almeno per gli aerobi, cosa molto positiva anche per noi.
Per quanto riguarda l'azione sulle spore hai ragione, mancando di attività metabolica non è possibile indurre morte cellulare mediante l'inattivazione di enzimi. Forse estendendo la definizione si può pensare alla denaturazione di proteine quali le SASP, e di glicoproteine di membrana necessarie all'adsorbimento nel caso virale.
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