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Valentina24424
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21 Messaggi |
Inserito il - 04 ottobre 2009 : 17:13:25
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Non riesco a capire bene il processo in base al quale l'aumento delle
resistenze periferiche comporta una riduzione della gettata cardiaca.
Ho un pò di confusione in alcuni punti.
In pratica, l'aumento delle resistenze periferiche determina --->
maggiore afflusso sanguigno verso gli organi interni ---> quindi
aumento pressione sistemica ---> ciò provoca aumento volume di sangue
nei ventricoli ---> quindi, in accordo con la legge di Starling,
aumenta la lunghezza delle fibre miocardiche e di conseguenza aumenta
la forza necessaria per espellere il sangue (postcarico) ---> qui
inizia la mia confusione ---> se aumenta la forza necessaria per
espellere il sangue, diminuisce il volume di sangue espulso ad ogni
sistole, quindi ogni volta che aumentano le resistenze periferiche
avrei una riduzione della gittata cardiaca.
Prima domanda:
Perchè accade questo? Perchè se il cuore pompa il sangue con più forza,
la velocità con il quale questo uscirà dal ventricolo sarà maggiore e
quindi il volume di sangue che entrerà nel ciclo successivo sarà
inferiore e dunque la gittata sistolica successiva diminuirà con
conseguente diminuzione della gittata cardiaca? E' corretto questo ragionamento?
Il discorso poi continua: vi è un meccanismo di compensazione atto a
ripristinare la gittata cardiaca ---> bisogna aumentare la
contrattilità e questo accade aumentando la frequenza cardiaca così che
la fase diastolica duri meno e questo è importante xkè attiva tutti
quei meccanismi molecolari (che ometto) atti a fare aumentare la
concentrazione di calcio intracellulare responsabile dell'aumento della
CONTRATTILITA'.
Spiegato in termini di frequenza cardiaca, riesco a capire xkè
aumentando essa stabilizza la gittata cardiaca, infatti:
GC=GS*FC
è semplice capire che se diminuisce la gittata sistolica, basta
aumentare la frequenza cardiaca x mantenere costante la gittata
cardiaca.
Quello che non riesco a fare è spiegare il fenomeno in termini di
CONTRATTILITA', perchè un aumento della contrattilità stabilizza la
gittata cardiaca? Se aumenta la contrattilità a causa della maggiore
disponibilità del calcio, ciò vuol dire che la forza di contrazione è
maggiore e quindi se il ventricolo si contrae maggiormente, con più
forza, sarà maggiore anche la gittata sistolica stabilizzando così la
gittata cardiaca. Seconda domanda: è giusto quest'ultimo ragionamento?
Ma io vado in confusione perchè prima la gittata sistolica era
diminuita a causa dell'aumento della forza di contrazione necessaria
per espellere il sangue(postcarico) e allora non dovrebbe diminuire
adesso la forza di contrazione per potere espellere il sangue meno
velocemente e quindi ristabilire la sistole? VI PREGOOO AIUTATEMI, SONO IN TOTALE CONFUSIONE :-(, come avviene
questo processo?
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Valentina24424
Nuovo Arrivato
21 Messaggi |
Inserito il - 04 ottobre 2009 : 17:35:28
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Forse mi sono confusa con il PRECARICO e ho stravolto tutto il ragionamento.
Il postcarico è la somma di tutte le resistenze che si oppongono allo svuotamento. Quindi se aumentano le resistenze periferiche aumenta il postcarico e il ventricolo non riesce a pompare tutto il sangue, dunque ho una diminuzione del volume di sangue ad ogni sistole (gittata sistolica). Quindi ho bisogno di aumentare la CONTRATTILITA', forza di contrazione, per potere così vincere le resistenze e riuscire a pompare il sangue dal ventricolo sx all'aorta e quindi stabilizzo la gettata sistolica e dunque la gettata cardiaca. Per far questo aumento la frequenza cardiaca in modo da ridurre i tempi di diastole e come conseguenza aumentare la concentrazione di calcio nel citosol per avere appunto questa maggiore forsza di contrazione.
PERFAVORE MI DITE SE QUESTA VOLTA E' CORRETTO? |
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