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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 07 ottobre 2009 : 19:13:57
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NOBEL Tre premi per la la chimica agli scopritori dei ribosomi Il riconoscimento a due scienziati americani e una israeliana. La motivazione: "Ricerche fondamentali per la vita di GIOVANNI SPATARO
IL premio Nobel per la chimica di quest'anno è andato a tre scienziati che hanno fatto luce sulla struttura e la funzione dei ribosomi, le microscopiche fabbriche di proteine che si trovano in ogni cellula di tutti gli organismi viventi, dai batteri agli esseri umani.
Venkatraman Ramakrishnan, dell'Università di Cambridge, nel Regno Unito, Thomas A. Steitz della Yale University, negli Stati Uniti, e Ada E. Yonath, del Weizmann Institute of Science di Rehovot, in Israele, hanno identificato la posizione esatta di ciascuno delle centinaia di migliaia di atomi che compongono un ribosoma, fornendo una mappa di questa piccola struttura cellulare con un livello di dettaglio mai raggiunto finora.
Si tratta di un traguardo importante nella conoscenza dei processi alla base della vita. Seguendo le istruzioni fornite dal DNA, i ribosomi assemblano le proteine, ovvero molecole fondamentali per il funzionamento degli organismi viventi. Tanto per fare qualche esempio, grazie al lavoro dei ribosomi possiamo contare sull'emoglobina, la proteina che trasporta l'ossigeno dai polmoni al resto del corpo, e sull'insulina, che controlla il livello dello zucchero nel sangue. Una volta ottenuta la mappa, Ramakrishnan, Steitz e Yonath hanno simulato al computer l'interazione tra ribosomi e antibiotici con l'obiettivo di ottenere nuovi farmaci con cui combattere le infezioni batteriche. Già oggi sono disponibili antibiotici che sconfiggono i batteri attaccando i ribosomi. Il problema però è che i batteri imparano a difendersi, e sono diventati resistenti alla maggior parte di questi medicinali. Dunque la mappa prodotta dai tre premi Nobel potrebbe aiutare la ricerca farmacologia a vincere questa nuova sfida.
C'è da sottolineare che per l'ennesima volta il premio Nobel per la chimica è stato assegnato a ricerche al confine tra biologia e chimica. Basta fare i conti e si nota che dal 2000 al 2009, sei Nobel per la chimica hanno riguardato studi nel campo della biochimica (tre negli ultimi cinque anni). Un segnale importante della crescita delle scienze della vita, che ormai pervadono ogni campo della conoscenza scientifica, non solo la chimica. Basta pensare agli strumenti matematici alla base della decifrazione del patrimonio genetico degli organismi. Oppure a tecniche di analisi impossibili da concepire e costruire senza l'apporto fondamentale della fisica. Ormai è chiaro a tutti gli scienziati del mondo. E forse a Stoccolma dovrebbero finalmente decidere di cambiare il premio da Nobel per la chimica in quello per la biochimica. Certo, i chimici "puri", ammesso che esistano, non la prenderanno benissimo. Ma forse dovrebbero iniziare a riflettere sul ruolo della chimica oggi e nel prossimo futuro. Ha ancora un'identità oppure è irrimediabilmente frazionata e dispersa in altre aree di ricerca? Basta andare a guardare ancora una volta la lista degli ultimi Nobel.
da Repubblica.it
Biochimica Rulez!
Dopo quelli per la biochimica, il numero più consistente di riconoscimenti riguarda ricerche con carattere industriale. Potremmo chiamarla entropia, ovvero la tendenza di un sistema a precipitare nel caos. Un concetto che i chimici, puri e non, conoscono fin troppo bene.
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zerhos
Utente Junior
Prov.: Pisa
Città: Pisa
421 Messaggi |
Inserito il - 13 ottobre 2009 : 23:45:32
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beh nn sn d accordo per nulla! la chimica mantiene la sua prorpia autonomia come materia scientifica di base,e potrebbe essere tranquillamente svincolata dalla biologia se nn fosse che oggi come oggi,le conoscenze accumulate sulla sintesi organica e non sn incentrate sullo studio di farmaci e processi biologici,perchè c è più giro di soldini,rispetto alla ricerca sulle vernici o sulle gomme. quindi è logico pensare che il 90% dei chimici si occupino di quel settore li piuttosto che di altri!
invece io quello che nn capisco,è perchè si insiste ancora a definire il premio nobel per la fisiologia e medicina come tale!e perchè nn lo si cambia effettivamente in p.N per la biologia o solo per la fisiologia,in quanto tutte le grandi ricerche premiate sn i grandi argomenti di scienza pura,che di medico in senso stretto hanno poco anche chi ha scoperto queste cose tanto da prendere il nobel,di medico hanno o hanno avuto ben poco,al max solo la laurea in medicina,ma se poi dedichi la tua vita alla ricerca e te ne esci nell essere insignito con un premio per la medicina,è un po paradossale :D,no?sopratutto se poil aricerca tu l hai condotta sui vermi(vedi l'RNAi del 2006) |
"l'unica differenza tra me e un pazzo è che io non sono pazzo!" Salvador.Dalì
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