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 low dose e acqua
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themian
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Inserito il - 18 novembre 2009 : 13:03:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di themian Invia a themian un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
buongiorno

sono in cerca di opinioni!


è da un pò che c'è fermento sul discorso "low dose", questa possibilità di utilizzare alcune molecole biologiche (interleuchine, anticorpi, ormoni ecc) a dosaggi fisiologici e quindi molto al di sotto d quelli considerati terapeutici, per risparmiare su effetti collaterali e costi mantenendo la stessa efficacia.

Da pubmed esce una certa sicurezza scientifica del funzionamento d questi nuovi farmaci/terapie e , oltretutto, ho assistito ad almeno un seminario dove clinici riportavano dati di trial abbastanza sbalorditivi.

Il problema rimane il meccanismo grazie al quale il gioco funziona. Il premio nobel Montagnier ha da poco rivelato che durante i suoi studi ha scoperto particolari proprietà dell’acqua, che sembrerebbero spiegare il funzionamento di questo meccanismo a patto di avvalersi della fisica quantistica. In più bisogna dire che si aprirebbero un ventaglio di opportunita per il futuro dei farmaci.

I fisici quantistici hanno ipotizzato che trattando in un certo modo le molecole biologiche d’interesse, per esempio un interleuchina, e possibile creare dei cluster d’acqua intorno ad esse in grado di proteggerle durante il tragitto fino al recettore e allo stesso tempo di trasmettere l’informazione elettromagnetica della molecola clusterizzata (ecco perché i fisici quantistici servono). All’arrivo quindi non ci sarebbe una normale interazione fisica tra ligando e recettore, che quindi cambiarebbe conformazione attivando il pathway, ma bensì una trasmissione di informazione elettromagnetica (e non chimica) attraverso un superconduttore: l’acqua (acqua coerente o acqua “biologica”).

Non ho grossi problemi fin qui se non fosse che storicamente si è sempre trovato che un ligando qualsiasi esso sia, di legasse (mica per nulla si chiama ligando) a un sito attivo ecc.
In questo caso non ci sarebbe nessun lega lega… ma solo una trasmissione mediata (la specificità verrebbe mantenuta perche ogni molecola ha una sua radiazione elettromagnetica… spiegato in breve).

Un legame d’altro canto non credo ci potrebbe essere a questo punto visto che un cluster d’acqua non sono proprio 4 molecole… e in più cambierebbe la polarità della molecola probabilmente anche qualcosa nella geometria... la risultante non sarebbe comunque il ligando originale

Quindi…?

chim2
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2110 Messaggi

Inserito il - 16 dicembre 2009 : 12:08:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chim2 Invia a chim2 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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buongiorno

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è da un pò che c'è fermento sul discorso "low dose", questa possibilità di utilizzare alcune molecole biologiche (interleuchine, anticorpi, ormoni ecc) a dosaggi fisiologici e quindi molto al di sotto d quelli considerati terapeutici, per risparmiare su effetti collaterali e costi mantenendo la stessa efficacia.

Da pubmed esce una certa sicurezza scientifica del funzionamento d questi nuovi farmaci/terapie e , oltretutto, ho assistito ad almeno un seminario dove clinici riportavano dati di trial abbastanza sbalorditivi.

Il problema rimane il meccanismo grazie al quale il gioco funziona. Il premio nobel Montagnier ha da poco rivelato che durante i suoi studi ha scoperto particolari proprietà dell’acqua, che sembrerebbero spiegare il funzionamento di questo meccanismo a patto di avvalersi della fisica quantistica. In più bisogna dire che si aprirebbero un ventaglio di opportunita per il futuro dei farmaci.

I fisici quantistici hanno ipotizzato che trattando in un certo modo le molecole biologiche d’interesse, per esempio un interleuchina, e possibile creare dei cluster d’acqua intorno ad esse in grado di proteggerle durante il tragitto fino al recettore e allo stesso tempo di trasmettere l’informazione elettromagnetica della molecola clusterizzata (ecco perché i fisici quantistici servono). All’arrivo quindi non ci sarebbe una normale interazione fisica tra ligando e recettore, che quindi cambiarebbe conformazione attivando il pathway, ma bensì una trasmissione di informazione elettromagnetica (e non chimica) attraverso un superconduttore: l’acqua (acqua coerente o acqua “biologica”).

Non ho grossi problemi fin qui se non fosse che storicamente si è sempre trovato che un ligando qualsiasi esso sia, di legasse (mica per nulla si chiama ligando) a un sito attivo ecc.
In questo caso non ci sarebbe nessun lega lega… ma solo una trasmissione mediata (la specificità verrebbe mantenuta perche ogni molecola ha una sua radiazione elettromagnetica… spiegato in breve).

Un legame d’altro canto non credo ci potrebbe essere a questo punto visto che un cluster d’acqua non sono proprio 4 molecole… e in più cambierebbe la polarità della molecola probabilmente anche qualcosa nella geometria... la risultante non sarebbe comunque il ligando originale

Quindi…?


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chim2
Utente Attivo

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Inserito il - 16 dicembre 2009 : 12:11:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di chim2 Invia a chim2 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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è da un pò che c'è fermento sul discorso "low dose", questa possibilità di utilizzare alcune molecole biologiche (interleuchine, anticorpi, ormoni ecc) a dosaggi fisiologici e quindi molto al di sotto d quelli considerati terapeutici, per risparmiare su effetti collaterali e costi mantenendo la stessa efficacia.

Da pubmed esce una certa sicurezza scientifica del funzionamento d questi nuovi farmaci/terapie e , oltretutto, ho assistito ad almeno un seminario dove clinici riportavano dati di trial abbastanza sbalorditivi.

Il problema rimane il meccanismo grazie al quale il gioco funziona. Il premio nobel Montagnier ha da poco rivelato che durante i suoi studi ha scoperto particolari proprietà dell’acqua, che sembrerebbero spiegare il funzionamento di questo meccanismo a patto di avvalersi della fisica quantistica. In più bisogna dire che si aprirebbero un ventaglio di opportunita per il futuro dei farmaci.

I fisici quantistici hanno ipotizzato che trattando in un certo modo le molecole biologiche d’interesse, per esempio un interleuchina, e possibile creare dei cluster d’acqua intorno ad esse in grado di proteggerle durante il tragitto fino al recettore e allo stesso tempo di trasmettere l’informazione elettromagnetica della molecola clusterizzata (ecco perché i fisici quantistici servono). All’arrivo quindi non ci sarebbe una normale interazione fisica tra ligando e recettore, che quindi cambiarebbe conformazione attivando il pathway, ma bensì una trasmissione di informazione elettromagnetica (e non chimica) attraverso un superconduttore: l’acqua (acqua coerente o acqua “biologica”).

Non ho grossi problemi fin qui se non fosse che storicamente si è sempre trovato che un ligando qualsiasi esso sia, di legasse (mica per nulla si chiama ligando) a un sito attivo ecc.
In questo caso non ci sarebbe nessun lega lega… ma solo una trasmissione mediata (la specificità verrebbe mantenuta perche ogni molecola ha una sua radiazione elettromagnetica… spiegato in breve).

Un legame d’altro canto non credo ci potrebbe essere a questo punto visto che un cluster d’acqua non sono proprio 4 molecole… e in più cambierebbe la polarità della molecola probabilmente anche qualcosa nella geometria... la risultante non sarebbe comunque il ligando originale

Quindi…?


cluster nn riesco a capire cosa intendi qui!io a chimica computazionale mi ricordo ke dopo aver fatto l' analisi conformazionale utilizzando la meccanica quantistica o la meccanica molecolare passo a minimizzare l' energia della molecola..poi siccom i conformeri posono essere tanti (i legami nn sono mai fissi contrariamente a quanto pensate voi biologi..)..poi si clasterizza cioè si cercano e i stabiliscono le famiglie di conformeri ke potrebbero eventualmente interagire cn n substrato.
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