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Nicoletta
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Inserito il - 04 giugno 2006 : 09:06:13
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http://www.explora.rai.it/online/doc_news.asp?news_id=201
venerdì 27 giugno 2003 SCOPERTE: dagli alcoli la molecola del profumo Chanel N. 5 Ricercatori dell’Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Palermo (ISMN–CNR) hanno scoperto nuovi catalizzatori solidi per convertire rapidamente gli alcoli in preziosi carbonili – composti con i quali l’industria della chimica fine ottiene farmaci, ormoni, vitamine e fragranze, tra le quali la molecola alla base del famoso profumo Chanel N. 5 – utilizzando semplicemente l’ossigeno a pressione atmosferica.
Una goccia di Chanel N. 5 può costare cara all’ambiente, visto che per ottenerla servono i carbonili, composti ricavati da processi chimici che sfruttano metalli rischiosi per la salute, come il cromo e il manganese, o reagenti organici come il dimetilsolfossido. I ricercatori dell’Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Palermo hanno tuttavia scoperto un nuovo metodo per ottenere in maniera pulita lo stesso risultato: nuovi catalizzatori solidi in grado di convertire rapidamente gli alcoli in carbonili – indispensabili anche per produrre farmaci, ormoni e vitamine – utilizzando semplicemente l’ossigeno a pressione atmosferica, vale a dire un reagente a basso costo, facilmente disponibile e che non dà alcun sottoprodotto a parte l’acqua. Per essere utilizzati nella conversione dei numerosissimi alcoli di interesse industriale occorre però che questi catalizzatori siano altamente attivi e selettivi ma anche versatili: ”Esattamente le caratteristiche dei materiali che abbiamo sviluppato – spiega Rosaria Ciriminna, la ricercatrice dell’ISMN–CNR che li ha ideati –. Utilizzando il processo sol-gel, siamo riusciti ad ottenere dei materiali nanoibridi, che hanno cioè allo stesso tempo natura organica ed inorganica su scala nanometrica, e che si sono rivelati catalizzatori aerobici molto più attivi della specie catalitica libera”. Proprio perché versatili questi catalizzatori sono disponibili sotto forma di polveri, di membrane o di film sottili, ideali per sintesi continue o per applicazioni come la chimica combinatoriale, utilizzata dall’industria farmaceutica per sintetizzare contemporaneamente molte molecole diverse. Al termine della reazione c’è una soluzione contenente soltanto il prodotto carbonilico, che può essere isolato rapidamente senza rischi per l’ambiente e la salute mentre il catalizzatore è pronto ad essere riutilizzato. ”I risultati sono a disposizione dell’industria – sottolinea Mario Pagliaro, dell’ISMN-CNR, che ha collaborato alle ricerche – e siamo sicuri che troveranno presto applicazioni pratiche utili sia da un punto di vista ambientale che da quello economico”. Fonte: CNR/Ufficio Stampa
mi piacerebbe sapere che hanno fatto
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kORdA
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Inserito il - 04 giugno 2006 : 12:13:32
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Premesso che il giornalista che ha scritto sta roba non credo sia proprio un giornalista scientifico!!! Ha fatto un minestrone di concetti che difficilmente sono riuscito ad interpretare...
Quello che credo volesse scrivere riguarda il fatto che al CNR sono riusciti ad utilizzare ossigeno gassoso per catalizzare la reazione di ossidazione di alcoli ad aldeidi o chetoni (???): il carbonile e' un gruppo C=O, le aldeidi e i chetoni sono classi di molecole caratterizzate da una propria reattività. Sicuramente le aldedidi sono molecole piuttosto reattive (basta vedere gli effetti sugli alcolizzati ), ma non rappresentano l'unica classe di molecole impiegate nella chimica di sintesi.
Non ho ben capito cosa intendo quando dicono Citazione: Utilizzando il processo sol-gel, siamo riusciti ad ottenere dei materiali nanoibridi, che hanno cioè allo stesso tempo natura organica ed inorganica su scala nanometrica, e che si sono rivelati catalizzatori aerobici molto più attivi della specie catalitica libera
La prima cosa che mi viene in mente sono i CLECs, enzimi cristallizzati e crosslinkati tra loro. Vengono impiegati nelle sintesi in fase organica. I vantaggi delle sintesi in fase organica sono effettivamente numerosi: in certi casi infatti la stereoselettività viene aumentata, altre volte addirittura l'ambiente idrofobico consente l'inversione della stereoselettivita'. Spesso l'attività enzimatica viene migliorata perche' nel cristallo l'enzima rimane "congelato" ad una conformazione tipica di un preciso pH. Al corso di chimica bioorganica ci avevano raccontato, ad es., di una lipasi pancreatica la cui attivita' con i CLECs veniva migliorata: l'enzima veniva immobilizzato in una conformazione tale da permettere l'ingresso dei ligandi. Anche la stessa selettivita' viene migliorata, in certi casi, in quanto il substrato viene selezionato dall'accessibilita' dei pori del cristallo. Comunque tutta sta roba riguarda enzimi interi: non so fino a che punto il ragionamento sia trasferibile a catalizzatori inorganici. Ad ogni modo, non vorrei essere offensivo, ma mi sembra la scoperta dell'acqua calda.
Infine, credo che se proprio si voglia puntare sull'impatto ambientale allora tanto vale buttarsi direttamente nell'industria delle fermentazioni. Il Clostridium che avevo citato altrove produce butanolo, butirrato, acetone, acetato ed etanolo. Se glielo chiedi gentilmente ti prepara pure caffe', toast e pizzette |
http://www.linkedin.com/in/dariocorrada |
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Nicoletta
Nuovo Arrivato
Città: Trieste
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Inserito il - 04 giugno 2006 : 15:16:08
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Forse sul sito del CNR si trova qualche notizia più dettagliata? Ehm di tutto quello che hai detto ne ho capito anche qualcosa...prima di questo esame non sarebbe successo evvivaaa :D
http://www.cnr.it/sitocnr/home.html |
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Nicoletta
Nuovo Arrivato
Città: Trieste
113 Messaggi |
Inserito il - 04 giugno 2006 : 15:42:03
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Scoperte: dagli alcoli la molecola del profumo chanel n.5
Una goccia di Chanel N. 5 può costare cara all’ambiente, visto che per ottenerla servono i carbonili, composti ricavati da processi chimici che sfruttano metalli rischiosi per la salute, come il cromo e il manganese, o reagenti organici come il dimetilsolfossido.
I ricercatori dell’Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Palermo hanno tuttavia scoperto un nuovo metodo per ottenere in maniera pulita lo stesso risultato: nuovi catalizzatori solidi in grado di convertire rapidamente gli alcoli in carbonili – indispensabili anche per produrre farmaci, ormoni e vitamine – utilizzando semplicemente l’ossigeno a pressione atmosferica, vale a dire un reagente a basso costo, facilmente disponibile e che non dà alcun sottoprodotto a parte l’acqua.
Per essere utilizzati nella conversione dei numerosissimi alcoli di interesse industriale occorre però che questi catalizzatori siano altamente attivi e selettivi ma anche versatili: "Esattamente le caratteristiche dei materiali che abbiamo sviluppato – spiega Rosaria Ciriminna, la ricercatrice dell’ISMN–CNR che li ha ideati –. Utilizzando il processo sol-gel, siamo riusciti ad ottenere dei materiali nanoibridi, che hanno cioè allo stesso tempo natura organica ed inorganica su scala nanometrica, e che si sono rivelati catalizzatori aerobici molto più attivi della specie catalitica libera".
dal sito http://www.lswn.it/node/303 le scienze.it questo mi sembra meglio |
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kORdA
Utente Attivo
Prov.: Milano
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Inserito il - 05 giugno 2006 : 10:39:09
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Al CNR hanno già depositato ben 4 brevetti a riguardo
http://www.ismn.cnr.it/cerca.asp?searchword=carbonili&submit=Cerca
nella descrizione dei brevetti c'è qualche info più sensata di quanto non possa trasparire dai comunicati stampa.
Rimango dell'idea che la ricerca di qualche sana biotrasformazione ( confido cecamente nella loro esistenza) sia una valida alternativa alla soluzione di problemi di ordine ecologico.
Il lavoro che hanno fatto all'ISMN è pregevole, ma francamente non so quanto sia spendibile (soprattutto per il modo con cui la microbiologia industriale in genere si è imposta - in ambiti che non siano prettamente sanitari o agroalimentari - da qualche decina di anni da questa parte).
E' un po' come lo sviluppo delle auto ad idrogeno. Belle belle (in linea di principio), ma da qui a vedere distributori d'idrogeno per le strade ne dovrà passare di acqua sotto i ponti... |
http://www.linkedin.com/in/dariocorrada |
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chick80
Moderatore
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Inserito il - 05 giugno 2006 : 13:30:04
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Citazione: E' un po' come lo sviluppo delle auto ad idrogeno. Belle belle (in linea di principio), ma da qui a vedere distributori d'idrogeno per le strade ne dovrà passare di acqua sotto i ponti...
Senza contare che poi per generare l'idrogeno si inquinerebbe piu' che con il petrolio... |
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