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casso89
Nuovo Arrivato
10 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2010 : 02:12:16
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Non so se avete sentito la notizia di un paio di giorni fa, quando l'Istituto Superiore di Sanità ha approvato il protocollo per l'inizio della sperimentazione di un nuovo vaccino antitumorale, sviluppato da 3 ricercatori dell'Università di Genova, vaccino definito dagli stessi "terapeutico" e non preventivo per il tumore a prostata e rene.. Sulle poche, frammentarie e contraddittorie notizie trovate sul web vi è scritto che il vaccino si basa sull'introduzione di frammenti di telomerasi (alcuni siti la scrivono pure sbagliata -.-) che inducano la produzione di anticorpi da parte del sistema immunitario, che poi si indirizzerà contro le cellule tumorali.. il fattore "discriminante" sarebbe dunque (da quanto capito dalle notizie sul web) la presenza di attività telomerasica nelle cellule tumorali..il mio dubbio è: la telomerasi è del tutto inattiva in cellule somatiche? se così non fosse, e in cellule somatiche vi sia una qualche scarsa attività telomerasica, non vi è il rischio che la terapia abbia risvolti "tipo" autoimmuni? oppure c'è un qualche altro modo di assicurare la specificità per le cellule tumorali(che ne so, che hanno un attività telomerasica molto più alta..)? grazie a tutti per le eventuali risposte :) ciao!
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2010 : 07:26:18
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Non ho letto la notizia, ma i vaccini contro le telomerasi sono generalmente diretti contro hTERT (human telomerase reverse transcriptase). Per rispondere alla tua domanda, sì in cellule adulte la telomerasi è generalmente repressa.
Non l'ho letta, ma credo questa review possa esserti utile: Telomerase in cancer immunotherapy. |
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casso89
Nuovo Arrivato
10 Messaggi |
Inserito il - 12 febbraio 2010 : 12:53:46
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grazie per la risposta e il link! molto utile :)
a questo punto la domanda sorge spontanea, anche se può risultare ovvia e banale (ma non lo è per me, ancora apprendista biotech :D): la cosidetta "senescenza replicativa" di cellule normali adulte è quindi interamente dovuta al progressivo ed inesorabile accorciamento dei telomeri? immagino a questo punto che ci siano altri meccanismi implicati per assicurare la diversa durata di vita di tipi cellulari diversi, se in questi la telomerasi è "spenta", o no? grazie ancora :) |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
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Dionysos
Moderatore
Città: Heidelberg
1913 Messaggi |
Inserito il - 16 febbraio 2010 : 14:08:26
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Io penso che il problema dell'aging si ponga soprattutto per quanto riguarda la cellule staminali adulte, che costituiscono una riserva da preservarsi a lungo. (diversamente dai tessuti labili, continuamente rinnovati)
I meccanismi di protezione per queste cellule sono sia cell-autonomi, cioè codificati dal genoma cellulare (ad esempio le pompe Ca-dipendenti per l'estrusione degli xenobiotici, conferenti fenotipo drug-resistent) che non cell-autonomi, cioè dipendenti dal microambiente nel quale sono preservate, la cosiddetta "nicchia" staminale che le mantiene giovani, immortali, indifferenziate, serene e coccolate :)
Per prevenire l'aging da accorciamento dei telomeri adottano due scelte: una è quella di proliferare in modo estremamente lento (ad es. una HSC entra in G1 1 volta ogni 1-2 mesi!) e l'altra è cercare di riattivare la telomerasi in modo epigeneticamente inducibile - cosa dimostrata solo in certe condizioni particolari - .
Sarebbe interessante capire se questo vaccino anti-telomerasi è in grado di rompere la tolleranza verso le nicchie staminali endogene: sarebbe un bel problemone...
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