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Inserito il - 06 marzo 2010 : 15:13:33
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CACCIA A MALTA: ULTIMI GIORNI PER FIRMARE LA PETIZIONE
CONTRO LA STRAGE DI RAPACI E ALTRE SPECIE PROTETTE
La petizione, che chiude lunedì 8 marzo, chiede lo stop al bracconaggio, alla caccia primaverile a Quaglia e Tortora e la piena applicazione
della direttiva comunitaria “Uccelli”
Migliaia di uccelli migratori uccisi ogni anno, aironi, rapaci e cicogne, tra cui specie rare come l’albanella pallida, l’aquila anatraia minore e il grillaio.
Ultimi giorni per firmare la petizione di BirdLife International (http://www.birdlifemalta.org), rilanciata dalla LIPU sul proprio sito web, con la quale si chiede al Primo Ministro di Malta Lawrence Gonzi la fine delle uccisioni illegali e una corretta applicazione della direttiva comunitaria “Uccelli”, largamente ignorata fin dall’ingresso di Malta nell’Unione Europea avvenuto nel 2004.
Con la petizione BirdLife International chiede inoltre che il Governo maltese si impegni affinché la stagione di caccia primaverile a Tortora e Quaglia non venga riaperta nell’isola.
“Le autorità maltesi – dichiara Angelo Caserta, Direttore BirdLife Europa - insistono nel minimizzare la reale dimensione del bracconaggio e non mettono in atto azioni efficaci per mettere fine a questa pratica. La caccia illegale a Malta costituisce invece per noi una seria preoccupazione a causa delle dimensioni delle attività illegali e alla mancanza di un’efficace azione governativa che la contrasti”.
Nella piccola isola maltese operano ben 12mila cacciatori, la più alta densità per chilometro quadrato in Europa. I cacciatori maltesi possono legalmente cacciare 32 specie in autunno e possono usufruire della più lunga stagione di caccia in Europa, che dura cinque mesi.
A causa della sua strategica posizione nella rotta di migrazione Europa-Africa, Malta vanta ben 389 specie di uccelli avvistate sul proprio territorio. Di queste, circa 170 vengono regolarmente osservate durante i periodi migratori e le popolazioni di molte di queste specie frequentano Malta in numeri significativi.
Studi scientifici hanno messo in evidenza come Malta sia frequentata da specie di uccelli provenienti da 48 Paesi (36 in Europa e 12 in Africa).
In autunno e primavera – sottolinea BirdLife - gli atti di bracconaggio a Malta sono molto diffusi. Nello scorso mese di settembre, i resti di circa 200 uccelli protetti sono stati ritrovati in una zona boscosa nel Nord dell’isola che è intensamente utilizzata dai cacciatori. I resti includevano specie come Falco di palude, Falco pecchiaiolo e Nitticora. Ad oggi nessuno è stato accusato di questi fatti e nessuna denuncia è stata fatta dalle autorità.
BirdLife Malta denuncia come migliaia di uccelli protetti, incluse specie rare di rapaci come l’Albanella pallida, l’Aquila anatraia minore e il Grillaio, così come aironi, cicogne altre specie protette di uccelli, siano abbattute ogni anno illegalmente.
Malgrado la recente condanna inferta a Malta dalla Corte di Giustizia europea per violazione della Direttiva Uccelli, il Governo maltese sta pensando di riaprire la caccia primaverile a Quaglia e Tortora, proprio il motivo che ha causato la condanna europea.
“Non ci sono le condizioni per un’altra stagione primaverile di caccia – spiega Joseph Mangion, Presidente BirdLife Malta – Ogni volta che il Governo allunga la stagione alle specie cacciabili, di fato la apre anche alle specie protette. E’ tempo che la politica si allinei definitivamente alla legge”.
Parma, 5 marzo 2010
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