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Discussione |
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atreliu
Amministratore
Prov.: Milano
Città: Milano
2484 Messaggi |
 Inserito il - 26 luglio 2006 : 22:30:04
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Insieme a Luis22, avevamo pensato ad una novità.
Ovvero:
Trasformare la sezione Elaborati in Contributi.. (anche se forse la dicitura andrebbe cambiata):
Potrebbe essere interessante poter inserire
- Elaborati (testi e pezzi ragionati su alcuni temi)
- Tesi (come elemento collegato al Curriculum Vitae)
- Relazioni
Inoltre anche per facilitare la lettura di lunghi elaborati/tesi sarà possibile spezzare un lungo "contributo" in più pagine, grazie ad un tag, tipo
[PAGINA=Titolo della seconda pagina]
Che inserito nel pezzo porterà a spezzarlo in due:
La prima parte identificata dal nome dell'elaborato, la seconda dal valore inserito nel Tag.
Cosa ve ne pare?
Può essere interessante?
Se non muoio prima... introduco entro brevissimo la pox di modificare i propri Elaborati.
Aspetto vostri commenti, e naturalmente suggerimenti su questa e per altre idee. 
Riccardo
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MolecularLab.it - Animazioni, News, didattica & Community su bioinformatica, biologia molecolare ed ingegneria genetica.
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Luis 22
Utente
Città: Bari
755 Messaggi |
 Inserito il - 26 luglio 2006 : 23:03:05
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Quello che penso io lo sai!  |
 
La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. (Arthur Schopenhauer)& |
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kORdA
Utente Attivo
Prov.: Milano
Città: Monza
1303 Messaggi |
Inserito il - 27 luglio 2006 : 09:19:22
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Io sono a favorissimo a riguardo delle tesi, anzi stavo giusto giusto per chiederlo io. Ma ci sarebbero due piccoli dettagli:
1 - Riformattare un elaborato dal può risultare relativamente semplice (in fondo si tratta di solo testo o quasi) ma una tesi e' piu' articolata: ci sono immagini, riferimenti incrociati per le bibliografie e i sommari, stili per titoli e sottotitoli. Se dovessi riformattare la mia per metterla sul sito sarebbe letale. Non sarebbe piu' comodo inserire solo degli abstract e allestire una libreria di PDF (formato quasi obbligato quando porti il lavoro in copisteria)???
2 - Ci sono dei limiti alla pubblicazione di tesi? Quali diritti si magnano le universita' su quello che hai fatto? Occorre informarsi bene prima di aprire una sezione del genere |
http://www.linkedin.com/in/dariocorrada |
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Luis 22
Utente
Città: Bari
755 Messaggi |
Inserito il - 27 luglio 2006 : 11:06:13
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Citazione:
Messaggio inserito da kORdA
Io sono a favorissimo a riguardo delle tesi, anzi stavo giusto giusto per chiederlo io. Ma ci sarebbero due piccoli dettagli:
1 - Riformattare un elaborato dal può risultare relativamente semplice (in fondo si tratta di solo testo o quasi) ma una tesi e' piu' articolata: ci sono immagini, riferimenti incrociati per le bibliografie e i sommari, stili per titoli e sottotitoli. Se dovessi riformattare la mia per metterla sul sito sarebbe letale. Non sarebbe piu' comodo inserire solo degli abstract e allestire una libreria di PDF (formato quasi obbligato quando porti il lavoro in copisteria)???
2 - Ci sono dei limiti alla pubblicazione di tesi? Quali diritti si magnano le universita' su quello che hai fatto? Occorre informarsi bene prima di aprire una sezione del genere
1) Io pensavo di metterla in word, cioè così come è stata fatta. Poi da quello che mi dici sul pdf, capisco quanto diverse siano le varie facoltà tra loro (mai necessitato del pdf). 
2) Da quello che so io (ma considera sempre che sono un comune mortale), siamo solo noi ad avere i diritti sulla nostra tesi. Ed infatti, si dovrebbe specificare il nosro copyright, una volta pubblicata. |
La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. (Arthur Schopenhauer)& |
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kORdA
Utente Attivo
Prov.: Milano
Città: Monza
1303 Messaggi |
Inserito il - 27 luglio 2006 : 14:45:56
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Il mio eleborato (fatto su Word) ha perso completamente la formattazione quando l'ho messo sul sito: e' stato un lavoro certosino ripristinarla con i vari tag (con infinita pazienza pure di Atreliu, che ringrazio profondamente).
Siccome Word e' un tumore maligno partorito dalla mente di Bill Gates da noi le copisterie consigliano caaaaldamente di convertire i lavori in PDF: per esperienza ti posso assicurare che su versioni di Word anche "poco" diverse tra loro puo' capitare che salti completamente l'impaginazione
D'altra parte se uno e' uno smanettone o ha tempo da perdere puo' scrivere direttamente in LaTex (che qui in lab da me sembra un must, anche se non mi attira piu' di tanto) |
http://www.linkedin.com/in/dariocorrada |
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dallolio_gm
Moderatore
Prov.: Bo!
Città: Barcelona/Bologna
2445 Messaggi |
Inserito il - 27 luglio 2006 : 23:14:10
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Citazione:
2) Da quello che so io (ma considera sempre che sono un comune mortale), siamo solo noi ad avere i diritti sulla nostra tesi. Ed infatti, si dovrebbe specificare il nosro copyright, una volta pubblicata.
Non ne sarei cosi' sicuro, anzi, credo di no. Di sicuro se fai la tesi presso un'azienda, parte dei diritti appartengono anche ad essa. Non so se anche l'universita' possa avere qualcosa da ridire. E poi, sotto quale licenza la pubblicheresti?
Forse la cosa migliore e' chiedere un po' consiglio a questi tizi: http://groups.google.it/groups/search?q=group%3Ait.diritto.internet+pubblicazione+tesi
Citazione:
1) Io pensavo di metterla in word, cioè così come è stata fatta. Poi da quello che mi dici sul pdf, capisco quanto diverse siano le varie facoltà tra loro (mai necessitato del pdf).
Solito brutta abitudine  quella di pubblicare in formato word. Non tutti hanno intenzione di comprarsi un licenza apposta per leggersi una tesi e poi probabilmente, nel giro di un paio d'anni sara' impossibile recuperare la formattazione corretta. Molto meglio il LaTeX o al massimo un formato standard, come odt o rtf. Peccato che nelle universita' italiane ci sia ancora cosi' tanta ignoranza... |
Il mio blog di bioinformatics (inglese): BioinfoBlog
Sono un po' lento a rispondere, posso tardare anche qualche giorno... ma abbiate fede! :-) |
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Luis 22
Utente
Città: Bari
755 Messaggi |
Inserito il - 27 luglio 2006 : 23:51:09
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Citazione:
Messaggio inserito da dallolio_gm
Citazione:
2) Da quello che so io (ma considera sempre che sono un comune mortale), siamo solo noi ad avere i diritti sulla nostra tesi. Ed infatti, si dovrebbe specificare il nosro copyright, una volta pubblicata.
Non ne sarei cosi' sicuro, anzi, credo di no. Di sicuro se fai la tesi presso un'azienda, parte dei diritti appartengono anche ad essa. Non so se anche l'universita' possa avere qualcosa da ridire. E poi, sotto quale licenza la pubblicheresti?
Forse la cosa migliore e' chiedere un po' consiglio a questi tizi: http://groups.google.it/groups/search?q=group%3Ait.diritto.internet+pubblicazione+tesi
Mah che dirti! Io conosco persone che hanno pubblicato la loro tesi online su http://www.tesionline.it/default/index.asp e non ci sono mai stati problemi con l'università.
Dopotutto la tesi è fatta con la fatica di chi l'ha scritta, di chi ha lavorato e ricercato materiale per scriverla.
Certo, io parlo sempre per tesi universitarie, poi non so! |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 28 luglio 2006 : 00:09:56
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Il lavoro che fai in tesi è proprietà dell'università, di questo ne sono certo.
Attenzione poi con se il lavoro è stato pubblicato, perchè lì ci sono anche problemi con il copyright del giornale. |
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AleXo
Moderatore
Prov.: Estero
Città: San Francisco, California
1550 Messaggi |
Inserito il - 28 luglio 2006 : 00:49:22
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forse varia fra le varie uni:
la seconda pagina della tesi da noi è l'autorizzazione alla consultazione della stessa da parte dell'autore, che come tale ne detiene i diritti con la seguente limitazione "to comply with the provisions of the host organisation relating to confidentiality and the protection of intellectual property – during and after the dissertation internship – relating to data, information or knowledge acquired within the ambit of the internship" che sono definite nell'agreement al momento di inizio di internato.
Cmq, generalmente, scrivendo e poi discutendo la tesi tutti i dati&co riportati perdono cmq il fattore della "segretezza" in quanto la dissertazione della tesi ha, nel caso,valore di pubblicazione (tralasciando il discorso di mascheramento tipo "la proteina X").
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Luis 22
Utente
Città: Bari
755 Messaggi |
Inserito il - 28 luglio 2006 : 01:33:44
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A questo punto credo che oltre a variare tra le varie università, forse dipende anche dal fatto se la tesi sia sperimentale o meno!
In molte facoltà, soprattutto ora post-riforma, la tesi del triennio non è quasi mai sperimentale, ma consiste nel "ripetere" scoperte già pubblicate! |
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atreliu
Amministratore
Prov.: Milano
Città: Milano
2484 Messaggi |
Inserito il - 28 luglio 2006 : 01:45:01
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Resta il fatto che starebbe alla responsabilità del singolo pubblicarla o meno.. :
Si potrebbe fare una premessa sul fatto che sulla tesi potrebbero esserci dei diritti riservati all'università e/o all'ente in cui è stata realizzata, e poi far fare la scelta all'utente: se pubblicare la versione originale, pubblicarne un riassunto non particolareggiato, o non pubblicarla..
Così la responsabilità non cadrebbe sul sottoscritto (o almeno credo)..
Sul fatto in sè, credo che se si tratta di una tesi sperimentale possa esser comprensivo questa forma di tutela: il lavoro svolto non è solo proprio ma di un team di ricerca che lavora stabilmente presso l'istituto in cui si è fatta la tesi. Inoltre probabilmente quel lavoro potrebbe esser parte non solo di un articolo, ma anche di un brevetto -magari non nel breve tempo, ma nel medio/lungo si- |
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kORdA
Utente Attivo
Prov.: Milano
Città: Monza
1303 Messaggi |
Inserito il - 28 luglio 2006 : 10:18:01
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Riguardo a LaTeX concordo che sia un ottima alternativa, ma non credo sia la scelta ottimale nel senso che non e' cosi immediato da utilizzare per ottenere gli stessi risultati (o perfino migliori) di un lavoretto da 5 minuti in Word. A meno che uno non sia gia' un po' smaliziato o abbia tempo da dedicarci non sono convinto che LaTeX sia la scelta migliore: in fondo uno che deve scrivere una tesi non necessariamente vuole addentrarsi nel mondo professionale dell'editoria. Tanto vale ricorrere ad alternative tipo OpenOffice e derivati: avere a disposizione strumenti e interfaccia grafica maggiormente intuibili (prestando attenzione comunque a mantenere una formattazione per quanto possibile "lungimirante").
In seconda battuta, forse anche per ovviare a questa babilonia di diritti, ripropongo per la sezione tesi di pubblicare sul sito solo un abstract ed eventualmente di offrire il download della versione integrale con tutte le limitazioni e gli avvisi del caso. In questo contesto credo che il PDF sia un formato leggero, con un discreto grado di protezione e di portabilita' buona; senza contare il fatto che si possono allestire PDF direttamente in quadricromia, cosi quando mandi in stampa i blu non diventano viola, i rossi accesi in porpora e via discorrendo... |
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atreliu
Amministratore
Prov.: Milano
Città: Milano
2484 Messaggi |
Inserito il - 28 luglio 2006 : 11:34:43
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Va bene, concordo con Korda per la questione Tesi.
Per quanto riguarda la possibilità di inserire altro materiale?
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