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Liv
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Inserito il - 15 agosto 2010 : 14:11:09
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Ciao a tutti .. vi scrivo per chiedervi un opinione .. ecco il problema .. io ho frequentato il primo anno di biotecnologie a Udine, solo che dal prossimo anno dovrò scegliere il curriculum di specializzazione ed io vorrei farlo in medicina.(gli altri 3 sono veterinarie, agrarie e computazionali). il problema è che per l'indirizzo medico ci sono solo 15 posti, che verranno assegnati con una graduatoria stilata sulla base degli esami fatti, e la mia paura è quella di non riuscirci. un'altra "bella" cosa è che nella nostra facoltà hanno tagliato un sacco di fondi al mio corso, di conseguenza moltissime cose cambieranno (le ore di laboratorio sono state dimezzate). Inoltre abbiamo fatto una riunione di facoltà in cui ci hanno detto che per i biotecnologi sarà difficilissimo trovare lavoro, perchè la ricerca ha sempre meno fondi. di conseguenza mi è venuto in mente che potrei tentare l'ingresso a medicina o come tecnico di laboratorio, e ripartire dal primo anno in un'altra facoltà. però avrei il fastidio di aver perso un anno(oltre ovviamente ai soldi della retta) e che dovrei lasciare una cosa che mi appassiona, che però non mi garantisce un lavoro. . è un bel dilemma ... perchè biotecnologie mi piace un sacco .. :( poi dal prossimo anno parte anche il nuovo ordinamento, quindi per gli iscritti al primo anno sarà tutto diverso .. migliore .. non so proprio .. mi era anche venuto in mente di ricominciare biotecnologie dal primo anno .. sono in confusione! è possibile che il mondo della ricerca sia così poco considerato? :(
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Utente Junior
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Inserito il - 16 agosto 2010 : 20:53:08
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dipende da cosa vuoi fare tu: la ricerca e la tua passione e saresti disposto anche a fare la valigia per andare dall'altra parte dell'oceano a fare il ricercatore? se si prova a fare il test.
se invece vuoi una strada più sicura che ti permetta di stare in ita, di guadaniare uno stipendio dignitoso che ti permetta di farti una familgia, allora vai a medicina.
se vuoi stare in un laboratorio tieni conto che TLB è la strada più giusta, anch'io volevo fare biotech, ma mi sono informato ed alla fine ho scelto di provare TLB e se non passo di tentare l'anno prox.
tu prova, a fare anche il test per medicina e poi ci ripensi. |
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 16 agosto 2010 : 20:55:52
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PS: purtroppo si: la ricera in ita non la c**a nesusno.
le uniche possibb sono: borsa di studio (preacrio) e dottorato (precario e molti non l'ho considerano neppure un esperienza lavoratovia, stipendio da fame se stai in ita) |
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior
Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2010 : 00:38:05
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SSSSSHHH!! Attenti, che se parlate di queste cose intervengono e vi dicono di smettere perché "non è astio, è noia". :)
A parte gli scherzi, io sarei sempre per la "passione". Nel senso che se biotecnologie ti piace così tanto e comunque ti permetterà (forse non in Italia) di operare nel settore che più t'aggrada e ti stimola, prosegui su questa strada. Il lavoro verrà... io mi sono informato presso una mia docente. Lei è laureata in scienze biologiche, dice che in Italia le cose non sono così disastrate come le classiche lamentele dei professori vogliono far credere. E' difficile, ovvio, ma con l'impegno e con la voglia di lavorare ci si riesce. Così ha detto lei, io ne so poco . |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2010 : 06:32:30
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Citazione: Messaggio inserito da Liv
Ciao a tutti .. vi scrivo per chiedervi un opinione .. ecco il problema .. io ho frequentato il primo anno di biotecnologie a Udine, solo che dal prossimo anno dovrò scegliere il curriculum di specializzazione ed io vorrei farlo in medicina.(gli altri 3 sono veterinarie, agrarie e computazionali). il problema è che per l'indirizzo medico ci sono solo 15 posti, che verranno assegnati con una graduatoria stilata sulla base degli esami fatti, e la mia paura è quella di non riuscirci. un'altra "bella" cosa è che nella nostra facoltà hanno tagliato un sacco di fondi al mio corso, di conseguenza moltissime cose cambieranno (le ore di laboratorio sono state dimezzate). Inoltre abbiamo fatto una riunione di facoltà in cui ci hanno detto che per i biotecnologi sarà difficilissimo trovare lavoro, perchè la ricerca ha sempre meno fondi. di conseguenza mi è venuto in mente che potrei tentare l'ingresso a medicina o come tecnico di laboratorio, e ripartire dal primo anno in un'altra facoltà. però avrei il fastidio di aver perso un anno(oltre ovviamente ai soldi della retta) e che dovrei lasciare una cosa che mi appassiona, che però non mi garantisce un lavoro. . è un bel dilemma ... perchè biotecnologie mi piace un sacco .. :( poi dal prossimo anno parte anche il nuovo ordinamento, quindi per gli iscritti al primo anno sarà tutto diverso .. migliore .. non so proprio .. mi era anche venuto in mente di ricominciare biotecnologie dal primo anno .. sono in confusione! è possibile che il mondo della ricerca sia così poco considerato? :(
Sono un biologo che si è specializzato in microbiologia a Udine. Diventa medico. In ricerca non ci sono possibilità, i biotecnologi afferiscono all'ordine dei biologi (tassi di disoccupazione altissimi e sotto occupazione). I tecnici di laboratorio, in Friuli, fino a 5 anni fa, trovavano lavoro facilmente, adesso credo meno (tagli alla sanità e aggregazioni di strutture sanitarie). Diventa medico. Se ti andasse male l'esame di ammissione, vai a lavorare e riprova l'anno dopo. Inutile studiare come un negro e magari specializzarsi alla facoltà di medicina per poi non poter fare un ***** (è così, un medico non specislista fa tutto quello che fa un biologo - compresa ricerca - e un milione di attivitò in più, stessi limiti per un biologo specialista - specialista = dottore magistrale e 5 anni alla facoltò di medicina). Con la normativa attuale diventare biologo o biotecnologo vuol dire rovinarsi la vita. Diventa medico, almeno ti garantisci un futuro. Parlo con estrema cognizione di causa. Non capisco nemmeno la logica del discorso "se ti piace la ricerca fai il biotecnologo" visto che i medici fanno tranquillamente ricerca (vai al dipartimento di scienze biomediche - era in piazzale Kolbe -) toverai gruppi formati solo da medici. I medici fanno meno ricerca perchè econonomicamente non gli conviene. |
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Caffey
Utente Attivo
Città: Perugia
1496 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2010 : 09:12:05
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C'è qualcuno che ha preso in considerazione cosa significhi studiare medicina senza avere un po' di passione? Magari sono esagerato io, ma io ci riesco grazie alla passione e se non ci fosse quella non combinerei nulla! Fare medicina solo perché c'è uno stipendio migliore dopo, non è la strada migliore, secondo me. Gli impatti cui si va incontro durante il corso di studi sono veramente pesanti rispetto a biotecnologie, TLB o scienze biologiche: mi riferisco al contatto con persone malate, con persone che muoiono, con persone che urlano di dolore, con pus, escrementi, urina, vomito, ferite, gangrene, fratture esposte, con cadaveri... Se ritieni di poter affrontare queste difficoltà, allora fai pure medicina e poi entra nel mondo della ricerca perché come dice hellas, è tranquillamente possibile, ma fallo solo se te la senti, perché studiare magari 5 anni e poi lasciare perché non si riesce ad andare avanti (anche se hellas non sarà d'accordo) è addirittura peggio che laurearsi in biologia, no? |
[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest non radii solis neque lucida tela diei discutiant, sed naturae species ratioque. [...]
Titus Lucretius Carus |
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior
Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2010 : 13:06:14
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Concordo pienamente con Caffey per quel che riguarda il percorso di studi, essendo anch'io un "futuro medico". A tal proposito, entrare nella ricerca dopo medicina com'è? Cioè, puoi dedicarti pienamente alla ricerca e allo stesso tempo alla clinica? Puoi coordinare tu i progetti di ricerca? Caffey potrebbe spiegarmelo sinteticamente, per favore? Thanks |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2010 : 14:19:09
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Citazione: Messaggio inserito da Caffey
C'è qualcuno che ha preso in considerazione cosa significhi studiare medicina senza avere un po' di passione? Magari sono esagerato io, ma io ci riesco grazie alla passione e se non ci fosse quella non combinerei nulla! Fare medicina solo perché c'è uno stipendio migliore dopo, non è la strada migliore, secondo me. Gli impatti cui si va incontro durante il corso di studi sono veramente pesanti rispetto a biotecnologie, TLB o scienze biologiche: mi riferisco al contatto con persone malate, con persone che muoiono, con persone che urlano di dolore, con pus, escrementi, urina, vomito, ferite, gangrene, fratture esposte, con cadaveri... Se ritieni di poter affrontare queste difficoltà, allora fai pure medicina e poi entra nel mondo della ricerca perché come dice hellas, è tranquillamente possibile, ma fallo solo se te la senti, perché studiare magari 5 anni e poi lasciare perché non si riesce ad andare avanti (anche se hellas non sarà d'accordo) è addirittura peggio che laurearsi in biologia, no?
Casomai la mia solidarietà va al paziente cittadino che si ritrova trattato male o mutilato dal medico a cui fregava nulla diventare medico. Comunque nulla vieta al medico che non ha la propensione a curare il malato di prendersi la laurea e poi svolgere attività che di medico hanno nulla, esempio: trattamenti estetici o iniezioni di botox, anatomo patologo, microbiologo, farmcologo, dietologo, medico legale. Il problema sono i medici a cui frega nulla curare le persone, diventano medico, gli unici posti liberi a scuola di specializzazione erano ad oncologia e poi fanno disastri.
D'altra parte chi può permettersi di studiare 5 o 10 qnni per poi fare un casso? Iniziate a domandarvi: ho la laurea magistrale in biologia, adesso devo iniziare a lavorare, magari sono a Udine dove ci sono 3 laboratori di numero e il clinical monitor manco sanno che casso sia. Devo portare i soldi a casa, come casso faccio? Se uno è medico per mal che vada: diete, botox, endermologia: non hai a che fare con malattia sofferenza e morte, e ti porti a casa un signor stipendio (e comunque applichi quello che hai studiato). Da biologo cosa fai? La cameriera? Per poi sentirti dire "che bravaaaa, ti sei adattata": tu hai buttato via la vita, i tuoi sono morti di crepacuore e professori universitari del casso hanno mantenuto una facoltà inutile che gli ha garantito stipendi e posti per i figli. Casso che figada, uau.
Sento degli studenti dire: "a parte la ricerca e l'insegnamento biologia non dà possibilità". Balle: per l'insegnamento ci vogliono i due anni alla ssis e le ssis sono state chiuse quindi,col casso che la laurea in biologia consente di insegnare,
Preso atto che le possibilità in ricerca sono 1 su 1000 ti rendi conto che stai studiando per essere disoccupata? Ma chi sei? La figlia di Montezemolo che può farsi mantenere a vita?
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior
Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2010 : 14:31:53
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Però se continuate così è logico che i moderatori ne abbiano piene le balle. |
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AleXo
Moderatore
Prov.: Estero
Città: San Francisco, California
1550 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2010 : 14:53:24
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buffo, la Montezemolo studiava (penso si sia laureata) proprio Biotech! |
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Caffey
Utente Attivo
Città: Perugia
1496 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2010 : 15:29:14
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Io non me la sentirei di dire che l'anatomo-patologo, il microbiologo o il medico legale svolgono attività che di medico non hanno nulla... |
[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest non radii solis neque lucida tela diei discutiant, sed naturae species ratioque. [...]
Titus Lucretius Carus |
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1123 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2010 : 15:34:37
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Citazione: Messaggio inserito da AleXo
buffo, la Montezemolo studiava (penso si sia laureata) proprio Biotech!
Ma chi, Clementina?? |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2010 : 17:12:25
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Citazione: Messaggio inserito da Caffey
Io non me la sentirei di dire che l'anatomo-patologo, il microbiologo o il medico legale svolgono attività che di medico non hanno nulla...
Il medico, di massima. vuole curare le malattie, non è un laboratorista. Il dottorato in tossicologia forense consente di fare perizie autoptiche per i tribunali anche a non medici. Conosco l'ambiente medico, aldilà della specializzazione: il problema non sono i morti o il sangue ma i vivi. I dati di laboratorio, o i preparati, li sa interpretare (e li deve saper interpretare) anche un biologo, tanto che per specializzarsi un microbiologo deve esegguire formulazioni diagnostiche e seguire l'iter di casi clinici, il medico sono ossa rotte, malattie, cancri, mutilazioni, demenze. Il punto è che il medico può guadagnare da medico senza fare il medico,senza entrare in contatto con la sofferenza umana. Ribadisco come la normativa attuale preveda che un biologo specialista debba saper interpretare gli esami di laboratorio (es, quando una proteinuria sia indicativa di danno renale reversibile o irreverseibile, le differenze, relativamente alla formulazione diagnostica, tra proteinuria e albuminuria, quando un soggetto diabetico debba fare i controlli della glicemia e che valori debba aspettarsi, gli standard formativo professionalizzanti delle scuole di specializzazione sono gli stessi. E non vuol dire fare il medico, io posso anche sapere e dire e scrivere che quel valore di proteinuria, in un soggetto iperteso, è solitamente associato a danni renali reversibili, questo non esula dall'accertamento dei danni eseguiti da un medico. Lo dico perchè lo ho fatto (visto che sono specialista) e lo faccio e i medici non mi hanno mai creato problemi, anzi. Tutto scritto rimbrato e firmato, comprese le rilevazioni della glicemia in soggetti prediabetici o diabetici. Tutto scritto e firmato anche perchè il soggetto possa portare tutto al medico specialista per evuentuali modifiche. Eppure i 50 biologi che costituiscono il nostro ordine hanno rifiutato la proposta del ministero della salute di essere inseriti tra le professioni sanitarie. E questo ci crea un sacco di problemi pratici. La maggior parte dei biologi che operano in sanità non ha problemi coi medici (che ti considerano un laureato loro pari, seppure non medico) ma coi biologi. Aldilà del fatto che devi saperlo fare per specializzarti il medico di reparto pretende l'nterpretazione del dato di laboratorio, percchè ha già un sacco di cose a cui pensare. Il problema dei biologi con lauree sanitarie o specializzazioni mediche è l'essere ancora una figura ibrida, per cui io sono un potenziale dirigente del ssn (con più anni alla facolltò di medicina che a quella di scienze) ma non sono una professione sanitaria (tanto per intendersi lo è un chiropratico). Non è colpa dei medici. Però E' e quindi non è consigliabile fare biologia. Perchè non si può investire una vita in una professione che non è definita. Questo è il problema di biologia. Per fare il ricercatore basta un biochimico. Non serve la laurea im biologia sanitaria. Noi abbiamo normative e lauree specialistiche (o specializzazioni mediche) da medici di laboratorio e siamo rimasti fermi a venti anni fa con il biologo un po' tecnico, un poco chimico, un poco ricercatore. Ormai questa linea è insostenibile stante le semplici lauree specifiche di settore.
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior
Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2010 : 19:41:16
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Citazione: Messaggio inserito da hellas
Citazione: Messaggio inserito da Caffey
Io non me la sentirei di dire che l'anatomo-patologo, il microbiologo o il medico legale svolgono attività che di medico non hanno nulla...
Il medico, di massima. vuole curare le malattie, non è un laboratorista.
Ma chi lo decide, scusa?! Io mi laureo in medicina e, se ne ho la possibilità, entro anche in laboratorio: perché dovrei precludermelo, quando la mia laurea me ne offre le competenze? Dai, finiamola, per favore, con queste affermazioni. Non nascondo che mi danno un po' fastidio: non credo che a decidere cosa debba o non debba fare il medico sia di nostra/vostra competenza. Un medico riceve una formazione che lo indirizza sia alla clinica, sia al laboratorio. Questi sono i fatti. |
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2010 : 19:47:58
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per dare più spazio ai biologi e ai biotech bisogna cominciare a cambiare qualche normativa, per lasciare meno spazio ai medici nel lab. il problema è semplice, peccato che nessuno ci pensa.
quello che conta è far capire a tutti che per il momento è meglio tenersi alla larga da certe facoltà, poi se uno è sicuro di quello che vuole fare... buon per lui. |
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior
Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2010 : 20:32:06
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Non credo che sia un mistero che le facoltà di biologia e biotecnologie siano quelle che, oggettivamente, offrono poco lavoro sul campo, è inutile "far capire a tutti" certe questioni. Chiunque intraprenda tali percorsi di studi è perfettamente consapevole di ciò a cui va incontro, anche solo per "sentito dire". |
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la_fra
Utente
750 Messaggi |
Inserito il - 18 agosto 2010 : 00:09:25
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Citazione: Messaggio inserito da Caffey
C'è qualcuno che ha preso in considerazione cosa significhi studiare medicina senza avere un po' di passione? Magari sono esagerato io, ma io ci riesco grazie alla passione e se non ci fosse quella non combinerei nulla! Fare medicina solo perché c'è uno stipendio migliore dopo, non è la strada migliore, secondo me. Gli impatti cui si va incontro durante il corso di studi sono veramente pesanti rispetto a biotecnologie, TLB o scienze biologiche: mi riferisco al contatto con persone malate, con persone che muoiono, con persone che urlano di dolore, con pus, escrementi, urina, vomito, ferite, gangrene, fratture esposte, con cadaveri... Se ritieni di poter affrontare queste difficoltà, allora fai pure medicina e poi entra nel mondo della ricerca perché come dice hellas, è tranquillamente possibile, ma fallo solo se te la senti, perché studiare magari 5 anni e poi lasciare perché non si riesce ad andare avanti (anche se hellas non sarà d'accordo) è addirittura peggio che laurearsi in biologia, no?
Bravo Caffey, conosco diversa gente che appena iniziato seriamente reparto ha mollato.. c'è qualcuno che poi si pone il problema se sia vero o meno che sti medici prendono i miliardi che dite? Che oltre ai discorsi "fai medicina perchè è l'asso pigliatutto" su questo forum l'altra tiritera è "fai medicina che hai il lavoro assicurato e lo stipendio da favola" http://www.repubblica.it/rubriche/piccolaitalia/2010/08/17/news/lettere_medici-6330567/?ref=HREC1-10
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Doctors are men who prescribe medicines of which they know little, to cure diseases of which they know less, in human beings of whom they know nothing (Voltaire) |
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n/a
deleted
1123 Messaggi |
Inserito il - 18 agosto 2010 : 12:28:08
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Non capisco il primo intervento del medico 36 enne con dottorato che prende "solo" 52 mila euro all'anno. Cioè 6 anni di medicina --> arriva a 25 anni 5 anni di scuola di specializzazione --> 30 anni 4 anni di dottorato -->34 anni Mettiamoci pure un anno in più tra esame di stato, ritardi vari ecc --> 35 anni
Cioè in pratica lavora oggettivamente di ruolo da SOLO un anno e si lamenta che prende solo 52 mila euro all'anno, facendo i week-end, che è diventato tutto routine ecc?? Cioè vi prego ditemi che ho capito male.............
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 18 agosto 2010 : 14:32:27
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Citazione: Messaggio inserito da Caivs.Ivlivs
Citazione: Messaggio inserito da hellas
Citazione: Messaggio inserito da Caffey
Io non me la sentirei di dire che l'anatomo-patologo, il microbiologo o il medico legale svolgono attività che di medico non hanno nulla...
Il medico, di massima. vuole curare le malattie, non è un laboratorista.
Ma chi lo decide, scusa?! Io mi laureo in medicina e, se ne ho la possibilità, entro anche in laboratorio: perché dovrei precludermelo, quando la mia laurea me ne offre le competenze? Dai, finiamola, per favore, con queste affermazioni. Non nascondo che mi danno un po' fastidio: non credo che a decidere cosa debba o non debba fare il medico sia di nostra/vostra competenza. Un medico riceve una formazione che lo indirizza sia alla clinica, sia al laboratorio. Questi sono i fatti.
Tu puoi fare quel che vuoi, è successo più di una volta che non ci fossero abbastanza medici a coprire i posti a concorso per le scuole di specializzazione in microbiologia o patologia clinica a Udine. Perchè, di massima, i medici nostri preferivano altre specializzazioni.
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 18 agosto 2010 : 14:53:28
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Citazione: Messaggio inserito da Caivs.Ivlivs
Non credo che sia un mistero che le facoltà di biologia e biotecnologie siano quelle che, oggettivamente, offrono poco lavoro sul campo, è inutile "far capire a tutti" certe questioni. Chiunque intraprenda tali percorsi di studi è perfettamente consapevole di ciò a cui va incontro, anche solo per "sentito dire".
La realtà è molto peggio del sentito dire. E sta peggiorando sempre di più per il fatto che; di medici ve ne è, giustamente una caterva e di posti in sanità sempre meno. Se un medico specialista ha il 90% di probabilità di essere assunto in ospedale, il biologo specialista ne ha meno del 505. Inoltre la nostra professioene non è definita: il farmacista sa quello che fa, lo psicologo sa quello che fa,il medico sa quel che fa (tutto quel che gli pare), il biologo è lì, ibrido a non poter nemmeno fare un prelievo (dopo 9 anni di università) se laboratorista a considerare un passo avanti l'indicazione al consumo di integratori se nutrizionista (un mio amico saldocarpentiere vende gli integratori, non solo li consiglia, per arrotondare lo stipendio). Non ai può studiare così tanto per fare due cazzate, e in più vedersi contestare la competenza a svolgere tali due competenze due un giorno sì e uno no. Ricordiamo che stiamo parlando di una professione ordinistica, che, per definizione, dovrebbe avere competenze definite ed esclusive, noi le abbiamo indefinite e le fanno tutti (l'apoteosi dello schifo è il farmacista che può eseguire i test di autodiagnosi e il biologo specialista no). Questo è all'origine della disoccupazione. Se i biologi dottori magistrali vanno alla ricerca di corsi post laurea per fare i nutrizionisti vuol dire che le iniversità formano zero, d'altronde non sanno nemmeno quale figura professionale devono formare. Solo in un paese come l'italia puoi attivare un ordine, laurre magistrali, specializzazioni e corsi ecm senza prima definire le competenze. Non è una vergogna, non è uno schifo, è un crimine perpetrato da cialtroni: stato, università, ordine.
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 18 agosto 2010 : 15:21:53
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Citazione: Messaggio inserito da la_fra
Citazione: Messaggio inserito da Caffey
C'è qualcuno che ha preso in considerazione cosa significhi studiare medicina senza avere un po' di passione? Magari sono esagerato io, ma io ci riesco grazie alla passione e se non ci fosse quella non combinerei nulla! Fare medicina solo perché c'è uno stipendio migliore dopo, non è la strada migliore, secondo me. Gli impatti cui si va incontro durante il corso di studi sono veramente pesanti rispetto a biotecnologie, TLB o scienze biologiche: mi riferisco al contatto con persone malate, con persone che muoiono, con persone che urlano di dolore, con pus, escrementi, urina, vomito, ferite, gangrene, fratture esposte, con cadaveri... Se ritieni di poter affrontare queste difficoltà, allora fai pure medicina e poi entra nel mondo della ricerca perché come dice hellas, è tranquillamente possibile, ma fallo solo se te la senti, perché studiare magari 5 anni e poi lasciare perché non si riesce ad andare avanti (anche se hellas non sarà d'accordo) è addirittura peggio che laurearsi in biologia, no?
Bravo Caffey, conosco diversa gente che appena iniziato seriamente reparto ha mollato.. c'è qualcuno che poi si pone il problema se sia vero o meno che sti medici prendono i miliardi che dite? Che oltre ai discorsi "fai medicina perchè è l'asso pigliatutto" su questo forum l'altra tiritera è "fai medicina che hai il lavoro assicurato e lo stipendio da favola" http://www.repubblica.it/rubriche/piccolaitalia/2010/08/17/news/lettere_medici-6330567/?ref=HREC1-10
Vero, ma un medico che non ha attitudini per il reparto si ricicla in libera professione: omeopata, agopuntore, dietologo, medicina estetica, megaclisteroni (idrocolon terapia). Un biologo che non molla rischia fortemente di restare disoccupato. Studiando più di un medico. Un biologo senza terze persone (padroni del laboratorio, università, industrie farmaceutiche) cosa può fare? Attualmente una unica attività il nutrizionista. Il medico cosa può fare? Un miliardo di attività. Quando crei lauree i cui dottori sono destinati a essere dipendenti da altri per lavorare al 90% avrai disoccupati o sotto occupati, tanto più in un paese clientelare come l'italia. Per questo si consiglia medicina: intanto ti prendi un lavor o che ti consente dei guadagni anche se sei solo (e guadagni buoni, basta avere un minimo di iniziativa), non si consiglia certo biologia e tantomeno chimica (o trovi il laboratorio o muori di fame). Aggiungi anche che la subcultura italiana (soprattutto da roma in giù) è quella di vivere di rendita (e gli ordini ne sono la massima espressione). Faccio un paio di esempi concreti: i farmacisti non possono elaborare diete ma, come chiunque, possono dare consgili nutrizionali. Il biologo è professionalmente competente a valutare tossicità e meccanismo d'azione dei farmaci. Io e molti altri collehi (e tutti i biologi che vogliono lavorare) saremmo più che favorevoli a un accordo con i farmacisti in questo senso: anche i farmacisti posono fare diete ma ai biologi si riconosca la possibilità di consigliare farmaci otc. Meglio che entrambi facciamo una cosa in più piuttosto che fare ognuno una cosa sola (come il culo). Sono anche un biologo che darebbe ai tecnici di laboratorio la possibilitò di firmare esami (non di interpretarli - attività consentita ai biologi, rif. formullazione diagnostica obbligatoria per gli specializzandi biologi), nè ho nulla in contrario al fatto che le dietiste possano farsi le loro diete in santa pace, senza bisogno della prescrizione medica (attivitò non consentita in base al parere css del 2009), perchè mi metto anche nei panni di persone che hanno investito i loro soldi in una laurea triennale, non hanno la disponibilità economica di acquisire la magistrale (senza lavorare) sono dottori e per lavorare devono pagare la tangente al medico perchè faccia la prescrizione. Come fanno a lavorare? Solo se hanno il marito dietologo. Molti colleghi hanno gioito per il limite enorme posto all'attività delle dietiste (che di fatto, per le libere professioniste non raccomandate per il posto all'ass, significa non poter applicare quello che hanno studiato e non poter lavorare). Fino a quando in italia ci sarà la mentalità cialtrona di lavorare non facendo lavorare gli altri resteremo sotto occupati e disoccupati. Stessa roba per del toma che scassa le palle ai biologi o per liti tra i biologi e i chimici sugli esami dell'acqua (ci vuol tanto? I chimici possono fare anche esami microbiologici e i biologi anche esami chimici), Per fortuna al nord c'è abbastanza rispetto per il lavoro per la persona e voglia di lavorare: nel mio paese, a 100 metri dal mio studio ci sono una pranoterapeuta e di fronte a lei un medico; mai nessun problema, collaboro con uno studio medico con un fisioterapista e un laureato in scienze motorie che fa il posturologo, nessun problema. Le leggi però sono quelle italiane, con tutti i loro limiti. Al nord abbiamo una necessità enorme di ampliare le competenze, ben venga la concorrenza, dagli ordini (meridionali, per personale e cultura) ci vengono posti limiti continui (no alla naturopatia, ad esempio). Ci facciamo adottare tutti dal Consigliere Calcatelli (probabile futuro presidente onb e maestro del no per principio) per poi essere assunti tutti all'enpab come sua figlia. Non si può, in Europa e in una fase di crisi economica avere la mentalità del lavorare poco e vivere di rendita. Fanculo l'itaglia,
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diablo
Nuovo Arrivato
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Inserito il - 18 agosto 2010 : 17:24:12
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Citazione: Messaggio inserito da hellas Comunque nulla vieta al medico che non ha la propensione a curare il malato di prendersi la laurea e poi svolgere attività che di medico hanno nulla, esempio: trattamenti estetici o iniezioni di botox, anatomo patologo, microbiologo, farmcologo, dietologo, medico legale.
L'anatomia patologica è una disciplina troppo seria per lasciarla in mano ai biologi..
Tant'è che se vai a vedere in qualunque università nessun professore in AP è biologo proprio per evitare che una volta fatti professori inizino a pretendere anche il diritto di poter fare diagnosi in laboratori privati...
Se anche vinci un dottorato di ricerca giustamente dopo due anni quando devono confermati guarda caso non sei più adatto e ti passa davanti un medico...perchè? Per questo motivo. Se sei professore in AP quasi sempre sei anche dipendente dell'ospedale. Se sei dipendente dell'ospedale devi fare diagnosi. Ma come puoi fare diagnosi se sei biologo? Ergo, nessuno diventerà mai professore tra i biologi.
E i biologi che fine facciamo loro fare? Li mandiamo a lavorare, dopo che hanno fatto il PhD, in laboratorio con la qualifica non di ricercatore o borsista ma tecnico di laboratorio biomedico. Certo, magari i biologi la vedono come un mandare a puttane le loro qualifiche professionali e i loro anni di sudato studio, ma alla fine tra disoccupazione e fare un lavoro che li comporta automaticamente a dequalificarsi preferiscono il secondo.
Credo, anzi sono sicuro, che presto anche le varie microbiologie virologie e farmacologie inizieranno ad attuare questo sistema.
Come giustamente mi hanno detto più e più volte durante le lezioni i biologi stanno bene ed è giusto farceli stare in laboratorio di ricerca di base. Non in ospedale, non in reperto e non ad insegnare materie quali patologia fisiologia o istologia a medicina.
Per quanto riguarda la domanda iniziale, molla tutto o laureati e vai a medicina. Visto che non mi sembri molto contenta di quello che fai almeno non finirai frustrata come alcuni biologi che non sanno come adattarsi. |
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Caffey
Utente Attivo
Città: Perugia
1496 Messaggi |
Inserito il - 18 agosto 2010 : 17:49:21
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Citazione: Vero, ma un medico che non ha attitudini per il reparto si ricicla in libera professione: omeopata, agopuntore, dietologo, medicina estetica, megaclisteroni (idrocolon terapia).
Se non hai attitudini per il reparto, medico non ci diventi proprio! Non è che il reparto lo frequenti solo dopo la laurea! E poi per fare la libera professione medica (e non omeopatia che non è medicina!!!) devi avere un po' di esperienza che guarda caso si costituisce proprio in ospedale! Per diventare specialista in medicina estetica ci vuole comunque la laurea in medicina e poi la specializzazione. Al resto non rispondo che Chick80 ha detto la stessa cosa in 200 conversazioni simili.
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[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest non radii solis neque lucida tela diei discutiant, sed naturae species ratioque. [...]
Titus Lucretius Carus |
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diablo
Nuovo Arrivato
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51 Messaggi |
Inserito il - 18 agosto 2010 : 18:16:18
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American Institute of Biological Sciences
http://www.aibs.org/careers/#1
What do biologists do? There are several career paths you can follow as a biologist, including these:
-Research: Research biologists study the natural world, using the latest scientific tools and techniques in both laboratory settings and the outdoors, to understand how living systems work. Many work in exotic locations around the world, and what they discover increases our understanding of biology and may be put to practical use to find solutions to specific problems.
-Health care: Biologists may develop public health campaigns to defeat illnesses such as tuberculosis, AIDS, cancer, and heart disease. Others work to prevent the spread of rare, deadly diseases, such as the now infamous Ebola virus. Veterinarians tend to sick and injured animals, and doctors, dentists, nurses, and other health care professionals maintain the general health and well being of their patients.
-Environmental management and conservation: Biologists in management and conservation careers are interested in solving environmental problems and preserving the natural world for future generations. Park rangers protect state and national parks, help preserve their natural resources, and educate the general public. Zoo biologists carry out endangered species recovery programs. In addition, management and conservation biologists often work with members of a community such as landowners and special interest groups to develop and implement management plans.
-Education: Life science educators enjoy working with people and encouraging them to learn new things, whether in a classroom, a research lab, the field, or a museum.
-Colleges and universities: Professors and lecturers teach introductory and advanced biology courses. They may also mentor students with projects and direct research programs. Primary and secondary schools: Teaching younger students requires a general knowledge of science and skill at working with different kinds of learners. High school teachers often specialize in biology and teach other courses of personal interest. Science museums, zoos, aquariums, parks, and nature centers: Educators in these settings may design exhibits and educational programs, in addition to teaching special classes or leading tours and nature hikes. New directions in biological careers: There are many careers for biologists who want to combine their scientific training with interests in other fields. Here are some examples:
-Biotechnology: Biologists apply scientific principles to develop and enhance products, tools, and technological advances in fields such as agriculture, food science, and medicine. Forensic science: Forensic biologists work with police departments and other law enforcement agencies using scientific methods to discover and process evidence that can be used to solve crimes. Politics and policy: Science advisors work with lawmakers to create new legislation on topics such as biomedical research and environmental protection. Their input is essential, ensuring that decisions are based upon solid science. Business and industry: Biologists work with drug companies and providers of scientific products and services to research and test new products. They also work in sales, marketing, and public relations positions. -Economics: Trained professionals work with the government and other organizations to study and address the economic impacts of biological issues, such as species extinctions, forest protection, and environmental pollution. -Mathematics: Biologists in fields such as bioinformatics and computational biology apply mathematical techniques to solve biological problems, such as modeling ecosystem processes and gene sequencing. Science writing and communication: Journalists and writers with a science background inform the general public about relevant and emerging biological issues. -Art: All the illustrations in your biology textbook, as well as in newspaper and magazine science articles, were created by talented artists with a thorough understanding of biology.
Farei modifica sul topic sopra ma non so come si fa.
Primo sito preso a caso quello sopra.
Io a questo punto credo che sia una distorsione del sistema italiano voler attribuire ai biologi competenze che nel corso di cinque anni di studio non hanno nemmeno mai sentito nominare e tutto perchè vogliono sentirsi quanto più simili ai medici non avendone neppur lontanamente le competenze. E mi fa ridere chi dice che come biologo non puoi fare nulla..Basta vedere sopra cosa si può fare!
Certo in America, ma qui mi sembra che le cose non siano tanto diverse! Se ai biologi fossero state lasciate le loro competenze senza aggiungere la possibilità di fare i nutrizionisti diagnosi e menate del genere, generate da invidia e frustrazione che non comprendo, sinceramente non saremmo arrivati a tutto questo astio.
Vi sono state fatte delle concessioni..ora non si chieda il braccio!!! |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 18 agosto 2010 : 18:39:42
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Come già promesso in precedenza chiudo questa discussione perchè è divenuta un'altra discussione su chi c'è l'ha più lungo. |
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