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Geeko
Utente
Città: Milano
1043 Messaggi |
Inserito il - 05 settembre 2010 : 14:26:10
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Ecco la situazione e alcuni timori (forse ingiustificati): ho appena finito il primo anno della triennale in scienze biologiche, e confrontando i corsi e relativi esami del secondo anno del vecchio e nuovo ordinamento (di cui faccio parte) ho notato che hanno smantellato tutta una serie di esami di laboratorio da 1 cfu ciascuno, tutti facenti parte di un unico modulo di attività pratiche in laboratorio. Ora, è vero che in altri corsi sarebbero comprese non solo lezioni frontali, ma anche esercitazioni pratiche. Quest'anno in alcuni corsi, come istologia o zoologia, abbiamo effettivamente svolto queste esercitazioni, ovvero dei riconoscimenti di campioni di vario tipo (tessuti per istologia, animali e preparati per zoologia). Il problema si è posto con chimica inorganica dato che anche questo corso prevedeva che parte dei crediti venissero assegnati con attività pratiche, e invece la prof. se ne esce alla prima lezione con "quest'anno non ci siamo organizzati" e siamo finiti per fare delle tristissime esercitazioni di stechiomentria. Il mio timore è di non aver visto un laboratorio o sapere, tantomeno saper usare, ciò che un lab offre prima del tirocinio del terzo anno quando dovrei essere affidato a un prof per sviluppare la tesi sperimentalmente (o almeno credo) Mi sapete dire se voi avete mai fatto attivià pretiche in lab (e non solo osservazioni passive) nel primo e secondo anno? Insomma, sono fondate o meno le mie preoccupazioni?
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Donde
Utente Junior
272 Messaggi |
Inserito il - 05 settembre 2010 : 15:34:48
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non ti preoccupare.. è normale che dalle esercitazioni didattiche si impari poco. arrivato al tirocinio ti insegneranno le tecniche di cui avrai bisogno, non credo proprio che si aspettino che tu sappia già tutto |
"DNA just is. And we dance to its music." |
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Geeko
Utente
Città: Milano
1043 Messaggi |
Inserito il - 05 settembre 2010 : 16:32:08
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Già, dopotutto dovrebbero essere loro a darci i mezzi per imparare... Se comunque fosse una questione di fondi (come sicuramente penso che sia) allora preferisco che riducano un po' le ore di didattica classica e aumentino quelle di pratica. Un libro, sebbene la spiegazione del docente sia importante, me lo studio anche da solo, ma in casa un laboratorio (al di fuori del mio microscopio ) non ce l'ho hehehe. |
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Donde
Utente Junior
272 Messaggi |
Inserito il - 05 settembre 2010 : 19:47:13
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è un problema generale delle università italiane, credo, quello di fare molte ore di lezione frontale e poca pratica. è un modo di insegnare in cui si tende a riempire gli studenti di nozioni e nozioni senza quasi mai applicarle.. questo deriva sicuramente da un problema di fondi, ma secondo me dipende anche dalla mentalità e dall'impostazione dell'insegnamento.
recentemente parlavo di questo con la mia prof. di zoologia. le dicevo che secondo me l'università dovrebbe essere impostata in modo diverso, cioè dovrebbe essere organizzata in modo che gli studenti possano avere accesso ai laboratori se hanno un loro progetto da portare avanti. insomma si dovrebbe lasciare più spazio ai ragazzi per fare pratica e sperimentare le nozioni che imparano a lezione, anche in modo indipendente e fuori dall'orario accademico. inoltre alcuni corsi secondo me dovrebbero essere impostati in modo che gli studenti per superare gli esami debbano organizzarsi, portare avanti una ricerca in laboratorio, e poi presentare i risultati. la prof. mi rispose che un sistema del genere implicherebbe il dover assumere del personale per stare dietro agli studenti mentre sono in lab, e che l'università sarebbe costretta a dedicare più spazi a queste attività. insomma sarebbe principalmente un problema di fondi. però io penso che "volere è potere" e che la mia idea di università non sia un'utopia |
"DNA just is. And we dance to its music." |
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Geeko
Utente
Città: Milano
1043 Messaggi |
Inserito il - 05 settembre 2010 : 21:18:00
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Condivido a pieno! Una soluzione che non vada ad incidere profondamente a livello economico la si troverebbe senza dubbio, basterebbe guardare un po' più al futuro e un po' meno alle consuetudini. Forse la verità è che non si ha voglia (o meglio, non hanno voglia) di cambiare le cose. Anzi, una cosa per come l'hai proposta tu darebbe maggior valore e visibilità all'università che ipoteticamente l'adottasse. |
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Geeko
Utente
Città: Milano
1043 Messaggi |
Inserito il - 14 settembre 2010 : 14:33:30
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Qualcun'altro magari può portare quella che è stata la propria esperienza a riguardo di questo argomento? |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 14 settembre 2010 : 15:40:48
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personalmente a ctf ho 4 lab semestrali di analisi e questi per legge gli hanno dovuti fare,invece per altri lab come biochimica applicata,microbiologia(solo 2 esercitazioni ho fatto) e quelli di sintesi pratica neanche l'ombra..invece una mia amica in erasmus a porto ne aveva anche troppi tanto che alcuni lab di chim farmaceutica non ci è andata perchè c'erano sostanze pericolose e esplosive che in italia non ha maneggiato e una pratica di chimica che non aveva affrontato prima |
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chim2
Utente Attivo
2110 Messaggi |
Inserito il - 14 settembre 2010 : 16:05:16
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Citazione: Messaggio inserito da Donde
è un problema generale delle università italiane, credo, quello di fare molte ore di lezione frontale e poca pratica. è un modo di insegnare in cui si tende a riempire gli studenti di nozioni e nozioni senza quasi mai applicarle.. questo deriva sicuramente da un problema di fondi, ma secondo me dipende anche dalla mentalità e dall'impostazione dell'insegnamento.
recentemente parlavo di questo con la mia prof. di zoologia. le dicevo che secondo me l'università dovrebbe essere impostata in modo diverso, cioè dovrebbe essere organizzata in modo che gli studenti possano avere accesso ai laboratori se hanno un loro progetto da portare avanti. insomma si dovrebbe lasciare più spazio ai ragazzi per fare pratica e sperimentare le nozioni che imparano a lezione, anche in modo indipendente e fuori dall'orario accademico. inoltre alcuni corsi secondo me dovrebbero essere impostati in modo che gli studenti per superare gli esami debbano organizzarsi, portare avanti una ricerca in laboratorio, e poi presentare i risultati. la prof. mi rispose che un sistema del genere implicherebbe il dover assumere del personale per stare dietro agli studenti mentre sono in lab, e che l'università sarebbe costretta a dedicare più spazi a queste attività. insomma sarebbe principalmente un problema di fondi. però io penso che "volere è potere" e che la mia idea di università non sia un'utopia
è una balla,in lab quando c'è l'esercitazione c'è sia il prof (che può mancare) i tecnici e altri dottorandi che aiutano il prof a guardare gli studenti..è solo un discorso di organizzazione!non c'è bisogno di assumere nessuno,ma come sempre la nostra Italy è mal amministrata |
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