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M111
Utente
Prov.: Lucca
Città: Guamo
838 Messaggi |
 Inserito il - 30 novembre 2010 : 23:15:17
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Voglio parlare a chi è oggi studente, voi come vedete il vostro futuro?
OGGI io vedo un po' minato il mio futuro....ragazzi voglio esser sincero, io a casa mia sto bene, perchè devo per forza rassegnarmi all'emigrazione per ottenere un riconoscimento, sia culturale sia economico....io non vorrei, ed invece OGGI più che mai vedo il mio futuro lontano da Lucca e da questo paese; non chiedo mica tanto, vorrei poter creare ricchezza in Italia col mio lavoro e poter portare magari il passeggino alla domenica mattina sulle Mura di Lucca, vivendo con tranquillità anche economica la futura quotidianità.....mi basterebbe questo, e per farlo forse mi toccherà nasconder la Laurea e tirar fuori il diploma di ragioniere (non ho mica la pretesa di aver la villa....vorrei solo la prospettiva della normalità), è assurdo, OGGI i miei sogni si sono allontanati un pochino.
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0barra1
Utente Senior
Città: Paris, VIIème arrondissement
3847 Messaggi |
Inserito il - 01 dicembre 2010 : 01:56:21
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Contando su un po' di fortuna, un curriculum eccellente e tanta forza di volontà, futuro oltreoceano.
Con la speranza di portare con me chi amo, e con il senso di colpa di lasciare qui i miei cari.
Per tante ragioni partire: non tanto per la mera caccia allo stipendio più lauto, che non guasta ma in fondo non credo che nessuno tra coloro che posta qui regolarmente voglia sopra ogni cosa davvero diventare ricco sfondato, quanto per la Stabilità in sé, la quale trascende il portafoglio. La stabilità che nasce dalla libertà di poter semplicemente fare ricerca e non dover
-sempre scendere in piazza (o salire sui tetti  );
-protestare contro i vari governi che alla fine sono sempre lo stesso;
-preoccuparsi della miriade di tagli, dei mille mila regolamenti, commi, paragrafi, punti, della sfrenata settorializzazione/compartimentalizzazioni dei nostri lavori che fa sì che ormai tra medici ricercatori (pochi), biotecnologi, biologi, ctf i santi moderatori del forum siano prossimi al burn out;
-sospendere gli esperimenti perché mancano i fondi e dunque i reagenti/macchinari;
-respirare quell'aria di disfattismo e abbattimento che in certi dipartimenti ti riempie le narici e si insinua sino ai più reconditi alveoli;
-soccombere al nepotismo;
-per chi cova un po' di (megalomane) ambizione, lavorare in quello che ormai è, non me ne vogliate, un polo di second'ordine (e si che in Italia si fa ancora dell'ottima ricerca, nonostante tutto, ma credo che la sua bontà sia in qualche modo proporzionale anche al grado di multi-etnicità delle menti coinvolte, e l'appeal di cui l'Italia gode all'estero è tale da attirare praticamente solo persone, formatesi nei pochi paesi messi peggio di noi;
-una mattina guardarsi allo specchio e scorgere i tratti di qualche Dubliners...
E poi, lo ammetto sadicamente, uscire per poi un giorno vedere crollare tutto questo sistema che si regge in piedi sfidando la gravità e pensare: ve la siete cercata.
La pagherò vivendo una vita da esiliato, lo so. |
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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 01 dicembre 2010 : 10:35:59
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Dai ragazzi, io sono abbattuta quanto voi per l'approvazione del ddl...ma non credo sia giusto rassegnarsi così, e già pensare a emigrare all'estero.
infondo l Italia è il NOSTRO paese, e bisogna continuare a lottare per poterlo difendere e poterci vivere e lavorare.
Incrociamo le dita perkè il Senato non lo approvi, e che il 14 dicembre venga tolta la fiducia a questo governo disfattista.
il ddl mette al centro la "meritocrazia"...bene...speriamo venga applicata anke alla valutazione di questo governo, che di meritocratico ha solo il fatto di aver gettato letame sui suoi giovani.
TENIAMO DURO!!!!
ciaoooo |
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M111
Utente
Prov.: Lucca
Città: Guamo
838 Messaggi |
Inserito il - 01 dicembre 2010 : 14:54:51
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| La riforma al senato passerà....la speranza è quella dei decreti attuativi, o meglio dire la quasi certezza.... |
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tesla
Utente
752 Messaggi |
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Geeko
Utente
Città: Milano
1043 Messaggi |
Inserito il - 01 dicembre 2010 : 22:57:14
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Anch'io parlo da studente, e il mio futuro lo vedo difficile, talvolta deludente, paurosamente vicino (anche se sono solo al secondo anno), in parte ignoto, anche destabilizzante, ma lo vedo anche come qualcosa che mi porterà a fare ogni giorno qualcosa che mi piace e affascina e per cui ho studiato.
Oggi non è uno dei migliori giorni per chiedere del proprio futuro dato che quattro docenti/ricercatori non daranno la disponibilità a tenere i loro corsi del secondo semestre, così non so se potrò seguire quei corsi e dare i relativi esami (dato che non verranno sostituiti), e l'idea di magari ritardare la laurea di un anno con tutto l'impegno che ci sto mettendo mi spaventa. Sono comunque con i ricercatori e con chi protesta dato che è proprio la ricerca il mio obiettivo...  |
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