Bè, io penserei al problema in termini evoluzionistici. Penserei alle condizioni in cui ci siamo evoluti. Condizioni nelle quali l'inconstanza dell'apporto nutritivo quotidiano spingevano a sostenere periodi di digiuno più o meno lunghi, ma anche condizioni in cui si dovevano fronteggiare adeguatamente rischi immediati e situazioni di stress acuto(basti pensare all'effetto ipergligemizzante dell'adrenalina). Dover mantenere costante la glicemia a fronte di scarsità di introiti alimentari era un esigenza precipua ai fini dell'adattamento, da qui il prevalere di ormoni iperglicemizzanti rispetto alla sola insulina come ormone ipoglicemizzante.
Forse, ci sono più ormoni ipergligemizzanti perchè gli organismi che ne avevano pochi, se sviluppavano qualche mutazione nel sistema globale che regolava quei pochi, morivano e senza replicarsi. Forse i danni provocati dall'assenza di un adeguata quantità di "pappa nel plasma" provoca danni più gravi che invece in organismi che si devono preoccupare di eliminarne un eccesso. Naturalmente parilamo di meno-peggio ....