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terzazona
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Inserito il - 22 giugno 2011 : 12:31:03
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Salve ragazzi,sto preparando patologia ma ho un dubbio sull'attivazione dell'infiammazione(so tutte le varie fasi ecc ecc) ma non so come viene attivata la risposta infiammatoria ad esempio quando penetra un batterio i primi a riconoscerlo sono i magrofagi giusto,poi per attivare la vasodilatazione e quindi favorire la degranulazione dei mastociti cosa accade? vengono rilasciate citochine dai macrofagi? mentre cosa succede nel caso in cui l'infiammazione sia attivata da radiazioni o raggisolari? si ha per caso necrosi tissutale e quindi ovviamente attivazione della risposta infiammatoria?grazie mille!!!
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terzazona
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Inserito il - 24 giugno 2011 : 20:11:26
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nessuno sa aiutarmi :( |
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Lucaleo
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Inserito il - 24 giugno 2011 : 22:28:17
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ciao terzazona, quello che spesso di dimentica è che le a captare stimoli in grado di indurre risposte infiammatore (biologici, chimici, fisici) non sono necessariamente cellule del sistema immunitario, ma potenzialmente ogni tipo cellulare è in grado di innescare una risposta infiammatoria. Poi è chiaro che il richiamo e l'attivazione differenziale di cellule dell'immunità condurranno ad all'amplificazione della risposta e alla sua caratterizzazione. Basti pensare che l'espressione di PRR (Pattern Recognition Receptors)e la secrezione di citochine sono funzioni proprie di praticamente ogni tipo cellulare. Per quanto riguarda l'esposizione ad agenti fisici: l'irradiazione con UV può non condurre a necrosi, ma di certo osserverai negli epidermociti un aumento dell'attivazione di NfKb e di AP1 (c-fos e c-jun), che spingono alla produzione di citochine proinfiammatorie. Lo stesso vale per lo shock termico imposto alle cellule. Così un danno pre-necrotizzante può comunque attivare l'infiammazione. Ovviamente tutto ciò che porta a necrosi e a rilascio di allarmine e detriti cellulari agisce come agente proimfiammatorio. Basti pensare che una pancreatite acuta può portare a febbre e persino a sepsi. |
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terzazona
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Inserito il - 24 giugno 2011 : 23:42:52
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grazie mille... quindi in sintesi ogni cellula presenta il Prr e una volta attivato permette il rilascio di citochine che attivano le altre cellule(i macrofagi e mastociti ad esempio?? ) grazie mille|| |
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Lucaleo
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Inserito il - 25 giugno 2011 : 12:28:56
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Diciamo che ogni cellula presenta "i" PRR (ricordati che sono tanti e vari, dai Tall like receptors, agli scavenger receptors, ai recettori per i peptidi formilati, ai recettori per il mannosio, fino ai recettori citoplasmatici come NOD nel complesso dell'inflammosoma e quant'altro). Per rendere ancora più chiaro il concetto: il nome "cito-chine" è stato preferito al nome "linfo-chine" proprio perché ci si rese conto di quanto questa modalità di signalling paracrino fosse presente in tutti i tessuti e fosse propria di ogni tipo cellulare e non solo delle cellule dell'immunità. Basti pensare agli epiteli monolayer batiprismatici delle mucose, che sono in grado di produrre INF-alpha in risposta ad un infezione virale o di batteri intracellulari. Ovviamente il cross-talk con cellule dell'immunità, come i macrofagi residenti e i mastociti, è essenziale per amplificare e perpetrare la risposta.
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terzazona
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Inserito il - 25 giugno 2011 : 12:33:41
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ok ora mi è chiaro..perchè sul mio libro tratta direttamente la vasodilatazione,ma non com'è mediata!! grazie ancora ..un altro piccolo dubbio,l'edema che si forma in seguito alla vasodilatazione ha queste due funzioni: 1) evitare l'ingresso del patogeno nel sangue formando da cuscinetto 2) comprimere i vasi per favorire ancora la diapedesi ? o ce ne sono altre di funzioni?grazie |
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Lucaleo
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Inserito il - 25 giugno 2011 : 13:32:26
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Diciamo che l'edema è più che altro una conseguenza collaterale della stasi ematica, della vasodilatazione e dell'aumento della permeabilità, tutti fenomeni atti a favorire massimalmente la diapedesi. Se proprio vogliamo vederci un funzione ci metterei anche l'apertura dei capillari linfatici a causa dello stiramento delle fibre della ECM, fenomeno fondamentale per far incanalare antigeni, patogeni, citochine, APC e altre cellule dell'immunità nella circolazione linfatica. Questo fenomeno è fondamentale perché permette un attivazione quanto più rapida possibile dell'immunità specifica. L'incontro tra antigeni e linfociti infatti è un fenomeno che se avvenisse casualmente e non in siti specifici (come i linfonodi), sarebbe davvero poco probabile. |
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terzazona
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Inserito il - 26 giugno 2011 : 01:40:02
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ok grazie mille!!! |
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