Per le altre tecniche non ti so dire... ma il minisequencing è una delle tante applicazioni dei chip. In pratica supponi di avere una sequenza di 100bp e sapere che la 30a base è una G, ma esiste una mutazione in cui è una A. Tu fissi su di un chip la sequenza da 1 a 29 e fai ibridare il DNA del tuo campione con questa sequenza: in questo modo tutto il DNA di interesse, mutato o no, si legherà al chip. Ora metti a incubare il tutto con citosina e timina marcate con 2 fluorofori diversi (es. la C con un fluoroforo rosso e la T con uno verde). Se il DNA del tuo campione è wt vedrai fluorescenza rossa, se è mutato omozigote vedrai verde, se invece è eterozigote vedrai giallo (o cmq la somma dei due colori). Ovviamente la marcatura si può fare anche in modi diversi.