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FrostingSprinkle
Nuovo Arrivato
Città: Roma
8 Messaggi |
Inserito il - 05 luglio 2011 : 14:00:18
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Ciao! Sto cercando per libri ed online informazioni sul ruolo della vitamina K nella coagulazione del sangue, ma nulla mi sembra abbastanza soddisfacente. Segnalate pure se vi sono errori nel quadro che mi sono fatta: la vitamina K (ma qual'è la forma attiva?) è il cofattore della gamma glutamil carbossilasi la quale converte l'acido glutammico in acido gamma carbossiglutammico (utilizzando CO2?). Il fattore X della coagulazione e la protrombina vengono massimamente attivati allorquando i residui di Glu sull'estremità N-terminale vengono convertiti in Gla. La cosa carina è che si tratta di una carbossilasi che non utilizza la biotina come cofattore, come succede "di norma". Tutto questo però è molto nozionistico e non mi basta: vorrei almeno uno schema sommario del funzionamento biochimico della vitamina K come cofattore. Un'altra cosa che non ho ben compreso è: la vitamina K è strettamente necessaria o senza di lei la cascata della coagulazione va avanti lo stesso? Se sì, segue la stessa via?
P.S. metto la mani avanti e ammetto di non aver mai avuto la necessità di approfondire nel dettaglio le vie coagulative, quindi alle ultime due domande (che potrebbero essere anche candidamente scemotte) va benissimo una risposta molto sommaria.
Grazie a tutti
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Pipps
Utente Junior
244 Messaggi |
Inserito il - 06 luglio 2011 : 19:59:50
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Ciao! Da quel che mi ricordo la vitamina K esiste sottoforma di vari vitameri derivati dal naftochinolone. La vitamina K3 detta menadione è un prodotto sintetico liposolubile privo di catena laterale il cui derivato è idrosolubile e assorbibile a livello intestinale. La forma attiva è l'idrochinone KH2 (si forma per opera di una reduttasi). La reazione di carbossilazione che hai ben descritto procede se contemporaneamente avviene epossidazione della stessa vitK idrochinone da parte della carbossilasi stessa. La forma epossido della vitK è poi riconvertita a idrochinone da una epossido reduttasi (ciclo della vitK). La vitK è importante per la completa sintesi di alcuni fattori della coagulazione.Una carenza si presenta con diminuzione della protrombina e aumento del tempo di coagulazione. Le cause sono per lo più malassorbimento, colestasi, carenze alimentari, alterazione della flora intestinale. In tutti questi casi sono quindi molto probabili eventi emorragici. Al contrario in casi di trombosi venosa si utilizzano antagonisti della vitK. Su tutti il warfarin. |
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mirea
Nuovo Arrivato
4 Messaggi |
Inserito il - 08 ottobre 2011 : 12:32:44
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aiutatemiiiiiiii, sto scrivendo una tesi di laurea sulle interazioni tra la terapia tao e la vitamina k ....sono nel pallone! |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
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mirea
Nuovo Arrivato
4 Messaggi |
Inserito il - 08 ottobre 2011 : 13:42:33
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salve, più precisamente cerco come spiegare con termini scentifici questa immagine
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mirea
Nuovo Arrivato
4 Messaggi |
Inserito il - 08 ottobre 2011 : 13:51:35
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scusatemi nuovamente, ma è la prima volta che entro in questa piattaforma e non ci sto capisco come funziona ! |
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mirea
Nuovo Arrivato
4 Messaggi |
Inserito il - 08 ottobre 2011 : 13:56:06
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 08 ottobre 2011 : 14:04:21
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Non ti preoccupare. Questo è un forum quindi la tua domanda resterà lì e quando qualcuno degli utenti sarà connesso ed avrà una risposta da darti potrà aggiungerla. A volte bastano poche ore a volte bisogna aspettare giorni :) |
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DocFrenk
Nuovo Arrivato
5 Messaggi |
Inserito il - 02 novembre 2016 : 13:23:49
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Allora, anche se a distanza di anni rispondo perché mi imbattei nella stesso quesito senza trovarvi risposta.
La vitamina K si ritrova in differenti forme (K1 --> fillochinone, K2 --> menachinone, K3 --> menadione); la forma attiva che a noi interessa è l' idrochinone (o vitamina KH2), questa si ottiene grazie ad una reazione di riduzione catalizzata nel fegato dalla chinone reduttasi (utilizza il NADPH, fare riferimento alla figura sopra). La forma biologicamente attiva della vitamina K è un coenzima che partecipa nelle reazioni catalizzate dalle gamma-carbossilasi dipendenti dalla vitamina K, queste reazioni aggiungono un gruppo carbossilico (COOH) al carbonio in posizione gamma di un residuo di acido glutammico (l' enzima utilizza come substrato la CO2). La reazione trasforma il residuo di acido glutammico (Glu) in un residuo di gamma-carbossi-glutammato (Gla). Questo amminoacido modificato (che reca in posizione gamma due gruppi carbossilici ionizzati COO-) si comporta da chelante per lo ione Calcio. Prima di procedere con il ragionamento è opportuno sottolineare che le proteine che vengono modificare dalle gamma-carbossilasi dipendenti dalla vitamina K sono: diversi fattori della coagulazione tra cui il fattore II (protrombina), fattore VII, IX, X; proteine citoplasmatiche di regolazione coinvolte nella coagulazione tra cui la proteina S e la proteina C; osteocalcina. Il calcio associato a questi residui amminoacidici modificati permette l' associazione di queste proteine ai fosfolipidi anionici che compaiono sulla superficie delle piastrine attivate in sede di danno tissutale; questo meccanismo permette di concentrare efficacemente i fattori e le proteine della coagulazione nel sito dove contestualmente è presente il danno tissutale (il sito dove è necessario ripristinare la continuità vasale).
Tornando alla figura vediamo che la catalizzazione della reazione delle gamma-carbossilasi trasforma la vitamina K in un epossido. Per tornare a svolgere la sua funzione biologica l' epossido deve essere convertito nuovamente in idrochinone e ciò avviene grazie ad un epossido reduttasi. Questa reazione può essere inibita competitivamente da un farmaco anticoagulante che è la Warfarina. Questo farmaco inibisce la reazione di recupero dell' idrochinone e ne riduce la disponibilità biologica portando ad un abbassamento della velocità alla quale i fattori della coagulazione vengono gamma carbossilati. |
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