simostef
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Inserito il - 06 novembre 2011 : 14:10:05
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Sto leggento un articolo nel quale è spiegato come èstato effettuato il saggio, mediante spettrofotometro dell'attività della PFK1. Dopo aver prelevato il tessuto (muscolo) ed eseguito le opportune omogenizzazioni-centrifugazioni, è stata ottenuta una sospensione. Quest'ultima inserita in un mezzo formato con: MgCl2, kcl, glucosio-6-fosfato, ATP, AMP, BSA, NADH+H, KCN, (pH finale 8.2). 2 ml di mezzo sono stati messi in ogni couvetta ed ad ognuna sono stati aggiunti: fosfoglucosio isomerasi, aldolasi, triosofosfato isomerasi, a-glicerofosfato deidrogenasi e 10microlitri di campione (contenente la PFK1). Alla fine è scritto che viene misurata l'ossidazione del NADH+H mediante spettrofotometro.
ma: - le condizioni nella couvetta riproducono le condizioni nelle quali possono avvenire le tappe 2-3-4-5-6 della glicolisi e durante l'ultima non avviene l'ossidazione del NADH+H a NAD bensì l'inverso.. se io volessi vedere se la PFK è attiva, non dovrei dunque osservare la risduzione del NAD a NADH+H? e quindi perchè aggiungono NADH+H e non NAD alla soluzione??? -inoltre perchè è aggiunto KCN che è un inibitore dell'ossidazione del NADH+H??
spero possiate aiutarmi a capire... grazie
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