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labo
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 Inserito il - 12 giugno 2012 : 21:18:55
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Salve a tutti. Ho cercato parecchio su internet per capire il significato di questo rapporto, cioè il rapporto tra pressione parziale di ossiegeno nel sangue arterioso (valore ottenibile con emogasanalisi) e frazione inalata di ossigeno (anche se qualcuno parla di flusso..) che corrisponde praticamente alla frazione di ossigeno presente nell'aria (21%: 78 % è azoto etc)..se questo rapporto è minore di 300 significa che c'è insufficienza respiratoria..ma mi chiedo perchè utilizzare questo rapporto e non utilizzare direttamente la PaO2 dato che l'unica variabile nel rapporto è la FiO2 (questa ovviamente non cambia...non possiamo modificare la percentuale di ossigeno nell'aria!)..una semi risposta l'ho trovata: tale rapporto è infatti utile nell'ossigeno terapia dove è possibile controllare la frazione di ossigeno nell'aria inspirata..però a tal punto mi chiedo..se aumento la FiO2(cosa che si fa appunto nei pazienti con insufficienza respiratoria..il rapporto - dato che la FiO2 è a numeratore - non dovrebbe diminuire? e allora che senso avrebbe?
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cesco
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Inserito il - 29 settembre 2013 : 18:33:21
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Questo rapporto infatti si usa per valutare e monitorare il grado di IR.
Se ad es hai una PaO2 di 60 e la dividi per una FiO2 del 21% si ottiene un certo valore, che ti dice se il soggetto è in IR e il grado di tale insufficienza, così se si ha un valore minore di 300 siamo nella cosiddetta condizione di ALI (Acute Lung Injury) mentre se è minore di 200 siamo in ARDS (Acute Distress Respiratory Syndrome). Il rapporto è PaO2/FiO2 (quindi FiO2 sta al denominatore) e prende il nome di indice di Siegel.
Dimenticavo se aumenti la frazione di O2 inspirato, cioè stai somministrando al paziente ossigeno supplementare, aria arricchita di O2 (cosa che fai perchè appunto il soggetto è in IR), si presume che aumenti anche la PaO2, questo è infatti lo scopo dell'ossigeno terapia. Se invece ti accorgi che la PaO2 resta inchiodata a 60 o sale di poco, siamo in ipossiemia refrattaria all'ossigeno terapia eciò ti porta a fare delle considerazioni sulla diagnosi (sulla quale non mi addentro). Spero di aver chiarito un pò i dubbi. |
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cesco
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Inserito il - 29 settembre 2013 : 18:39:21
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Questo rapporto infatti si usa per valutare e monitorare il grado di IR.
Se ad es hai una PaO2 di 80 e la dividi per una FiO2 del 21% si ottiene un certo valore, che ti dice se il soggetto è in IR e il grado di tale insufficienza, così se si ha un valore minore di 300 siamo nella cosiddetta condizione di ALI (Acute Lung Injury) mentre se è minore di 200 siamo in ARDS (Acute Distress Respiratory Syndrome). Il rapporto è PaO2/FiO2 (quindi FiO2 sta al denominatore) e prende il nome di indice di Siegel. |
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luigi guardati
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Inserito il - 22 giugno 2015 : 13:31:57
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INDICE DI CARRICO ovvero pO2/FiO2.Ecco un esempio sul suo uso. pz sano. respira in aria ambiente. pO2 100. pO2/FiO2 4OO. pz in coma. intubato. respira O2 al 100%. pO2 ancora 100. Carrico adesso pero' e' 100. il pz va in rianimazione.
quindi Carrico e' un modo numerico di rapportare la pO2 all'O2 respirato. l'apparecchio dell'EGA,non essendo un rabdomante, se non ha informazioni, calcola il rapporto dando per scontato che il pz respira in aria ambiente. ecco perche' bisogna sempre comunicare se il pz effettua ossigenoterapia |
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luigi guardati
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Inserito il - 22 giugno 2015 : 13:41:47
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| questo numerino e' assai importante in area critica. ad esempio, nel Sofa-score, facciamo riferimento ad esso |
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luigi guardati
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Inserito il - 01 febbraio 2016 : 09:24:12
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indice di Carrico ci permette di classificare la gravita' dell'insuff. respir. come segue
PO2/Fi02 > 400 valore normale.
P02/Fi02 400-300 ipossiemia lieve
P02/Fi02 300-200 ipossiemia moderata
P02/Fi02 < 200 ipossiemia severa.
per gli amanti delle sigle, ricordo inoltre la seguente sigla
Aa D02 non e' una formula in uso tra gli stregoni dell'amazzonia,ma serve a identificare il gradiente alveolo-arterioso dell'02.
ne parlero', se interessa, la prossima volta |
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fisiologia respiratorio PaO2- Fio2
