Quanto è utile/interessante questa discussione:
Autore |
Discussione |
|
stefanken
Nuovo Arrivato
39 Messaggi |
Inserito il - 11 luglio 2012 : 11:55:06
|
Buongiorno! ho sempre pensato che per comparare le curve di incidenza cumulativa si potesse usare il log rank test. In fondo sono delle Kaplan Meier rovesciate che si generano calcolando per ogni timepoint una probabilità di 1-probabilità calcolata con KM. Nel mio lavoro comparo le incidenze cumulative di risposta in gruppi stratificati per alcuni parametri biologici. Vorrei evidenziare che i pazienti che hanno un particolare marcatore hanno delle risposte migliori. Ebbene, ben 2 revisori dicono che dovrei considerare un "competitore". Nello specifico, un revisore dice "In the calculation of cumulative incidence, what was the competitor?". L'altro dice: "Does the cumulative incidence procedure imply considering death a competing risk? Incidences should be compared using the Gray test." Suggerimenti? Stef
|
|
|
chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 11 luglio 2012 : 13:36:26
|
Interessante... io avrei fatto come te, vediamo se uno dei nostri superstatistici ci sa dire qualcosa di più preciso... |
Sei un nuovo arrivato? Leggi il regolamento del forum e presentati qui
My photo portfolio (now on G+!) |
|
|
stefanken
Nuovo Arrivato
39 Messaggi |
Inserito il - 11 luglio 2012 : 13:48:56
|
Grazie mille, intanto vorrei aggiungere qualche dettaglio: il parametro biologico su cui effettuo la stratificazione è una grandezza ordinale (piccolo, medio, grande) definita da linee guida. Su "Gichang e Vach del 2005" leggo che:
In comparing cause specific hazard functions between groups for one specific cause, we can use the well known log rank test, just applying as above the trick to regard failures due to other causes also as censoring events. One can show that the log rank test is indeed a test for equality of hazard functions. However, the log rank test lacks power if the assumption of proportional hazards among the groups is heavily violated. So especially if the hazard functions for one cause are crossing, the log rank test may result in non significant p-values in spite of drastic differences.
quindi, se non ho capito male, nel mio caso in cui ho una singola causa specifica (il parametro biologico) dovrei starci dentro con il log-rank test.... o no? |
|
|
TMax
Utente Junior
Prov.: BG
Città: Capriate
270 Messaggi |
Inserito il - 12 luglio 2012 : 09:46:31
|
Ciao, la questione dei rischi competitivi è un pò complessa. Anzi direi molto complessa. Bisogna rifletterci su prima della raccolta dei dati e della successiva analisi, chiedendosi quali fattori possono 'competere' con quello in studio nel determinismo dell'evento tempo-dipendete ( outcome) che si sta studiando. Ad esempio se si studia il rischio di morte, il fatto che i soggetti possano immigrare comporta una distorsione ( se non se ne tiene conto in fase di analisi) della stima del rischio di morte....(spero di aver fatto l'esempio giusto, vado a memoria) Quindi stabiliti a priori quali possono essere 'rischi competitivi' , questi vanno presi in considerazione in fase di raccolta dati e l'analisi statistica deve prevedere il trattamento di questi particolari dati. Non ho molta esperienza pratica a riguardo, magari Stefano, se passa e legge ti sa dire qualcosa di più visto che ha trattato dei casi di analisi di sopravvivenza con rischi competitivi. Le curve di KM hanno più che altro una funzione descrittiva. Non permettono di gestire studi di una certa complessità. In termini molto pratici, per rispondere ai referee, ti conviene buttarla sul fatto che hai messo su uno studio 'pilota' e che quindi in prima battuta hai preferito non preoccuparti della questione dei rischi competitivi, e magari se ci rifletti un pò su ne parli nelle discussioni, dicendo quali potrebbero essere potenziali rischi competitivi che andrebbero considerati in successivi studi.
|
|
|
Glubus
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 13 luglio 2012 : 09:37:57
|
L'applicazione dello stimatore di Kaplan-Meier (e il log-rank test associato) per la stima della sopravvivenza configura, in situazioni di rischio competitivo, una violazione della assunzione fondamentale di indipendenza fra la distribuzione dei tempi all'evento e dei tempi di censura. Se le distribuzioni dei tempi degli eventi competitivi fossero indipendenti ciò signicherebbe che in qualsiasi momento il rischio per l'evento di interesse in un dato individuo possa essere ritenuto lo stesso per i soggetti che hanno sperimentato l'evento competitivo e per quelli che invece sono ancora in osservazione, mentre se un soggetto è stato censurato a causa di un evento competitivo non potrà sicuramente sviluppare alcun altro evento. In queste situazioni l'uso della stima naive di Kaplan-Meier condurrà ad una sovrastima della probabilità di fallire e quindi ad una sottostima della probabilità di sopravvivere, in particolare se la competizione fra eventi è forte e cioè quando il rischio degli eventi competitivi è elevato. La censura che si ha con l'intervento di un evento competitivo è molto diversa da quella che si verica ad esempio per una perdita al follow-up o per la fine dello studio. In questi casi infatti il soggetto potrebbe ancora sviluppare l'evento di interesse in qualche istante successivo.
Credo che questo fosse il senso del commento del referee.
Ti consiglio sull'argomento: M. Pintilie. Competing Risks, a Practical Perspective. John Wiley & Sons Ltd, Chichester, UK, 2006.
Citazione: Messaggio inserito da TMax
Ciao, la questione dei rischi competitivi è un pò complessa. Anzi direi molto complessa. Bisogna rifletterci su prima della raccolta dei dati e della successiva analisi, chiedendosi quali fattori possono 'competere' con quello in studio nel determinismo dell'evento tempo-dipendete ( outcome) che si sta studiando. Ad esempio se si studia il rischio di morte, il fatto che i soggetti possano immigrare comporta una distorsione ( se non se ne tiene conto in fase di analisi) della stima del rischio di morte....(spero di aver fatto l'esempio giusto, vado a memoria) Quindi stabiliti a priori quali possono essere 'rischi competitivi' , questi vanno presi in considerazione in fase di raccolta dati e l'analisi statistica deve prevedere il trattamento di questi particolari dati. Non ho molta esperienza pratica a riguardo, magari Stefano, se passa e legge ti sa dire qualcosa di più visto che ha trattato dei casi di analisi di sopravvivenza con rischi competitivi. Le curve di KM hanno più che altro una funzione descrittiva. Non permettono di gestire studi di una certa complessità. In termini molto pratici, per rispondere ai referee, ti conviene buttarla sul fatto che hai messo su uno studio 'pilota' e che quindi in prima battuta hai preferito non preoccuparti della questione dei rischi competitivi, e magari se ci rifletti un pò su ne parli nelle discussioni, dicendo quali potrebbero essere potenziali rischi competitivi che andrebbero considerati in successivi studi.
|
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Quanto è utile/interessante questa discussione:
MolecularLab.it |
© 2003-18 MolecularLab.it |
|
|
|