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Tassia
Nuovo Arrivato
29 Messaggi |
Inserito il - 14 ottobre 2012 : 14:13:36
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Sarei felice di capire perchè i farmaci beta-bloccanti vengano usati nello scompenso cardiaco. Insomma, questi farmaci servono per contrastare l'effetto tachicardizzante dovuto ad un'eccessiva concentrazione di catecolamine circolanti (e ciò a sua volta è dovuto ad una risposta copensatoria da parte dell'organismo) e fin qui ci siamo. Ma studiando l'insufficienza cardiaca mi è sembrato di capire che una caratteristica peculiare di tale patologia è proprio la diminuzione della gittata cardiaca che quindi, non verrebbe esaltata con i farmaci beta bloccanti?
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Caffey
Utente Attivo
Città: Perugia
1496 Messaggi |
Inserito il - 14 ottobre 2012 : 16:11:56
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Infatti i BB vengono dati solo per la terapia cronica perché si è dimostrato sono in grado di prolungare la sopravvivenza. Questo è probabilmente legato al fatto che riducendo la contrattilità e quindi lo sforzo che il miocardio deve fare, rallentano la progressione della malattia. Inoltre riduce il rischio di angina (legata alla riduzione della gittata).
In fase di scompenso acuto, invece, in genere si somministrano inotropi positivi e diuretici per favorire lo smaltimento dell'eccesso di volume e ricompensare il paziente, dopodiché si inizia una terapia con BB e si continua il diuretico, sempre per evitare sovraccarico.
NB: tutto ciò è in linea di principio e di massima. Come immaginerai la cosa è molto più complessa e soprattutto ogni paziente è diverso!
Ma una curiosità: siccome fai domande di anatomia, fisiologia, patologia e farmacologia tutte insieme mi chiedo... che studi?
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[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest non radii solis neque lucida tela diei discutiant, sed naturae species ratioque. [...]
Titus Lucretius Carus |
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Tassia
Nuovo Arrivato
29 Messaggi |
Inserito il - 14 ottobre 2012 : 16:30:55
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Bene in corso di terapia cronica invece quel'è la migliore combinazione di farmaci invece? |
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Caffey
Utente Attivo
Città: Perugia
1496 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2012 : 10:36:34
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Dipende molto dal paziente, dalla gravità della sintomatologia, da eventuali comorbidità e dal tipo di scompenso (diastolico o sistolico) ma in generale usiamo beta-bloccante, diuretici tiazidici o loop (a volte in alternanza con risparmiatori di potassio), ACE-inibitore per ridurre il postcarico e abbassare l'iperattività del sistema RAA, digossina (se serve e con una attenzione estrema per aumentare la gittata).
Poi ovviamente potrebbe essere necessario aggiungere, togliere e cambiare farmaci in base alle condizioni. Es: se il paziente ha un infarto del miocardio oltre ad aggiungere un antiaggregante potrei pensare di inserire un vasodilatatore coronarico (come un nitrato) al posto dell'ACE-inibitore o riducendone la dose, o aggiungerlo proprio. Poi se uso ACE-inibitore cerco di evitare il risparmiatore di potassio. Etc. etc. etc...
Mi sa che non sono stato molto bravo a spiegare questa cosa ma capisci che è veramente complesso... Quindi chiedi se non è chiaro!
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[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest non radii solis neque lucida tela diei discutiant, sed naturae species ratioque. [...]
Titus Lucretius Carus |
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Tassia
Nuovo Arrivato
29 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2012 : 10:30:43
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Già, in effetti la materia è complessa. Grazie |
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