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Armida
Nuovo Arrivato
88 Messaggi |
Inserito il - 12 maggio 2013 : 08:51:06
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Qualcuno ha un'idea sul perchè si preferisce, nella tecnologia del DNA ricombinante, utilizzare le cellule eucariote più di quelle procariote? O almeno questo in quali circostanze? Secondo voi qual'è la motivazione? Paradossalmente non dovrebbe essere più facile usare una cellula procariota, più semplice da maneggiare? Aspetto le vostre riflessioni, grazie.
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 12 maggio 2013 : 11:30:36
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Dipende da cosa intendi per "tecnologia del DNA ricombinante". Dipende da cosa devi fare, i procarioti sono molto utilizzati in alcuni campi... |
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Geeko
Utente
Città: Milano
1043 Messaggi |
Inserito il - 12 maggio 2013 : 11:45:48
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L'esempio più ovvio è che se volessi esprimere una proteina eucariotica ricombinante con tanto di modificazioni post-traduzionali dovrai usare un sistema eucariotico. |
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Armida
Nuovo Arrivato
88 Messaggi |
Inserito il - 12 maggio 2013 : 14:35:19
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Citazione: Messaggio inserito da Geeko
L'esempio più ovvio è che se volessi esprimere una proteina eucariotica ricombinante con tanto di modificazioni post-traduzionali dovrai usare un sistema eucariotico.
Io comunque ho parecchia confusione in testa. Se devo per esempio clonare un gene eucariota (per verificare l'espressione della proteina codificata) e lo ricombino con il mio vettore per trasferirlo poi all'interno del batterio, il gene che sistema usa per replicarsi? Si replicherà come il vettore, giusto? supponiamo che sia un plasmide!
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Geeko
Utente
Città: Milano
1043 Messaggi |
Inserito il - 12 maggio 2013 : 14:43:38
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Se usi un plasmide, a scanso di eventi di ricombinazione col cromosoma dell'ospite, il gene verrà replicato ogni volta che il plasmide si replica, e questo varia a seconda del tipo di plasmide e del ceppo batterico che usi. Ci sono vettori plasmidici che si replicano in sincronia alla replicazione del cromosoma e altri che si replicano più volte durante ogni ciclo di divisione cellulare...in questo caso avrai copie multiple del tuo gene per ciascuna cellula.
Ma con "verificare l'espressione della proteina codificata" cosa in intendevi? |
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Armida
Nuovo Arrivato
88 Messaggi |
Inserito il - 13 maggio 2013 : 12:58:40
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Intendevo semplicemente "osservare o studiare l'espressione" comunque ho capito bene cosa volevi dire, in effetti ci sono plasmidi ad elevato numero di copie e plasmidi a basso numero di copie (questi si replicano molto più frequentemente rispetto al genoma batterico). Avrei però un'altra domanda: La replicazione del frammento di Dna esogeno dipende solo da come si replica il vettore? Cioè, è il vettore che "decide" o controlla la replicazione del Dna esogeno? Ovviamente anche il tipo di organismo ha infulenza sulla replicazione del Dna, poichè se un gene eucariota viene trasferito in una cellula batterica non si avrà modo di applicare le dovute modifiche post-traduzionali visto che manca l'apparato di Golgi. Giusto? |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 13 maggio 2013 : 13:12:39
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Citazione: Intendevo semplicemente "osservare o studiare l'espressione"
In generale in quel caso utilizzerai del tessuto nativo, non ti servirà clonare il gene.
Es. vuoi vedere in che regioni del cervello è espressa la proteina XYZ: prendi un cervello e fai dell'immunoistochimica o del Western blot o della PCR o dell'ibridazione in situ etc etc. |
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Armida
Nuovo Arrivato
88 Messaggi |
Inserito il - 13 maggio 2013 : 16:32:07
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Allora il clonaggio/tecnologia del dna ricombinante in questo senso serve solo per produrre copie di Dna? O eventualmente di proteine che si saranno formate dal gene espresso, no?
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