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einsteniano
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Inserito il - 05 giugno 2013 : 18:56:20
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Salve, sono nuovo del forum. Spero sia il posto giusto per questa domanda...La questione riguarda il calcolo dei valori energetici indicati sulle confezioni degli alimenti..In teoria la vedo una cosa complicata. Si parla di energia, dunque suppongo sia associata ai legami molecolari della sostanza. Ma non basta. Una volta entrata nell' organismo viene soggetta a varie reazioni e in ultima analisi assorbita da corpo. Ma la vedo una cosa soggettiva da valutare perchè non tutti gli individui assorbono allo stesso modo le sostanze ingerite (mi scuso per il inguaggio poco tecnico ma sono un fisico...). Probabilmente i campioni sono sottposti a una sorta di "simulazione" della digestione in laboratorio. Volevo capire che tipo di test vengono fatti e com'è possibile poi comparare i risultati alle reazioni dell'organismo umano..
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einsteniano
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einsteniano
Nuovo Arrivato
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Inserito il - 05 giugno 2013 : 19:13:03
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Si che è semplice. A questa pagina http://www.progettogea.com/gea/energia/energia3.2.htm si legge:
"Il prodotto della combustione è anidride carbonica (CO2 ) e acqua (H2O) che sono le stesse sostanze prodotte dalle reazioni chimiche nel corpo umano per cui l'energia che viene determinata è la stessa che si sviluppa nel corpo."
Ma davvero? vengono prodotti solo anidride carbonica ed acqua? Se è cosi il cerchio si chiude, perchè il fatto che vengano prodotte le stesse sostanza mi fa pensare alla legge di Hess (primo principio della termodinamica).
Dunque la domanda è diventata: vengono prodotte solo anidride carbonica e acqua nella digestione? |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 05 giugno 2013 : 19:31:57
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CO2 e H2O sono prodotte nei processi di sintesi dell'ATP, ovvero quello per cui serve il cibo, ma dire che dalla digestione vengono prodotti solo questi è sbagliato. In ultima analisi, qualunque cosa noi mangiamo dà energia sotto forma di ATP, ma nella digestione rimangono inalterati gli aminoacidi, i grassi vengono assimilati come acidi grassi, gli zuccheri vengono scissi fino al glucosio... Più che di digestione parlerei di sfruttamento. Poi probabilmente la bomba calorimetrica sovrastima il reale consumo energetico, d'altro canto ogni libro di biochimica dà la resa, in termini di ATP e di entalpia, delle varie macromolecole |
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einsteniano
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5 Messaggi |
Inserito il - 05 giugno 2013 : 19:34:28
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Mentre mi scrivevi ho trovato questo link http://www.vivailfitness.it/metabo.htm dove spiega esattamente quello che hai detto. Sapevo che c'erano delle semplificazioni, ma ero interessato al "modello base" (facciamo cosi anche in fisica quando approssimiamo una nava a un punto materiale :-)
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Insider
Nuovo Arrivato
32 Messaggi |
Inserito il - 06 giugno 2013 : 21:18:51
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Non sono un esperto, ma secondo me non serve fare test di laboratorio necessariamente per capire il valore energetico di un alimento, si può calcolare "teoricamente". Inoltre, digerirlo in vitro non ci direbbe il suo valore energetico, perché le reazioni che daranno energia sono quelle che avvengono intracellularmente, non nel lume degli organi digestivi. Ad ogni modo, per sapere l'energia di un alimento si considera, da quel che penso, che l'alimento venga utilizzato del tutto per produrre energia, non in parte immagazzinato o sfruttato per altri scopi. Quindi dapprima si individuano le percentuali relative delle sostanze di cui è fatto l'alimento, poi, tramite questo, con una semplice proporzione se ne calcola il peso relativo. Dopodichè, sapendo il PM di ciascuna sostanza, se ne calcolano le moli contenute e da qui, tramite il numero di avogadro, il numero di molecole. Sapendo infine il numero di molecole,,e gli atomi di carbonio contenuti in ogni molecola, se ne ricava quante molecole di acido acetico ne possano venir fuori da una sua ossidazione. Da qui si ricava il numero di NADH e FADH2 che ne deriveranno (che equivalgono a 2,5 e 3 molecole di ATP) e da qui, considerando che ogni ATP libra circa 30 KJ/mole, si potrà calcolare l'energia prodotta, dopo averla convertita in calorie. |
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