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Inserito il - 30 giugno 2013 : 17:21:52
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Il lavoro cardiaco, come è noto, è dato dall'espressione:
L= pV + mvquadro/2g
Essendo sulla Terra g costante, immagino che nel determinare gli effetti sul cuore dalla variazione di uno o più di questi parametri g sia ininfluente. Tuttavia, per un astronauta, sottoposto a forza g minore, o per un ipotetico colonizzatore di un mondo a gravità superiore, sottoposto quindi a forza g superiore, come cambierebbe questa variazione il cuore del soggetto? Nel primo caso immagino che il lavoro aumenti, portando ad ipertrofia, mentre nel secondo diminuisca, portando ad ipotrofia, anche se non ho mai sentito parlare di ipotrofia cardiaca. Lo pensate anche voi?
So che sono solo speculazioni, ma mi aiuterebbero a capire bene il concetto. Grazie
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