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A.l.e.
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Inserito il - 24 ottobre 2014 : 16:51:16
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Salve, ho spulciato tra le varie discussioni in merito alla libera professione di Biologo Nutrizionista, ma non sono riuscito a chiarirmi le idee su un punto. Quest'anno mi specializzerò in Scienza dell'Alimentazione e ho deciso di iniziare a lavorare da solo (dopo un lungo tirocinio in un ambulatorio di terapia dell'obesità, malnutrizione e sindrome metabolica). Poiché non so come andranno le cose e non so se questo sarà il mio futuro lavoro volevo chiedervi se, in questa fase iniziale, potrò rilasciare una classica ricevuta fiscale tra privati senza partita iva. Ho un amico psicologo che esercita nella propria abitazione e che rientrando in un fatturato di 5000 euro annui, rilascia questa ricevuta (che è un apposito modulo)nella quale ci sono gli estremi dello specialista e del paziente. Ciò vale anche per un biologo nutrizionista? Ovviamente è sottintesa l'iscrizione all'albo, ma nel caso dell'ENPAB mica scatta l'iscrizione obbligatoria anche in questo caso?
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Giuliano652
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A.l.e.
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Inserito il - 24 ottobre 2014 : 21:07:26
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Citazione: Messaggio inserito da Giuliano652
perché vuoi fare meno di 5000 euro annui? Nemmeno nel mio primo anno ho fatto così poco... Comunque sì, si può fare, se il "cliente" non è lo stesso si tratta di lavoro occasionale e se non mi sbaglio non necessita né di apertura della p. IVA né di iscrizione all'enpab
Eheeh...Giuliano, il mio progetto è rendere quello del nutrizionista il mestiere della mia vita, ma so che la competizione è spietata. Quello dei 5000 euro è riferito al tetto massimo per le prestazioni occasionali, poi è ovvio che se dovessi ingranare alla grande e riuscissi a rientrare dignitosamente con le spese di partita iva ed ENPAB farei il grande passo. Comunque grazie |
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giotox
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Inserito il - 25 ottobre 2014 : 13:51:40
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Ciao A.I.e., a inizio anno mi sono trovato nella stessa situazione. Comunque l'iscrizione all'Enpab è obbligatoria per il semplice fatto che qualsiasi attività che richieda l'iscrizione ad un albo non rientra e non può rientrare nel sistema delle prestazioni occasionali. Quindi è obbligatoria la partita iva e l'iscrizione all'Enpab....questo è quanto mi è stato detto da due commercialisti che ho consultato a inizio 2014. Premetto che altri commercialisti mi hanno detto ben altro, ma erano fermi alle normativa pre-riforma di Biagi. Quindi vige l'obbligo di p.iva e Enpab, a meno che il tuo non sia un lavoro dipendente.
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A.l.e.
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7 Messaggi |
Inserito il - 25 ottobre 2014 : 14:44:19
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Ciao Giotox e grazie della risposta...certo, se così fosse, sarebbe una disposizione criminale visto che sto solo cercando di capire se ci so fare in quest`ambito e trovo assurdo che un mio tentativo mi debba costare così tanto. Tra l`altro sto cercando di capire se esiste un`alternativa fiscale anche perchè un mio collega ha dovuto chiudere partita iva per disperazione e mi diceva che il suo errore è stato proprio quello di aver subito fatto iscrizione enpab e partita iva (visto che non era riuscito a farsi un parco pazienti dignitoso).
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giotox
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32 Messaggi |
Inserito il - 25 ottobre 2014 : 19:11:44
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Citazione: Messaggio inserito da A.l.e.
Ciao Giotox e grazie della risposta...certo, se così fosse, sarebbe una disposizione criminale visto che sto solo cercando di capire se ci so fare in quest`ambito e trovo assurdo che un mio tentativo mi debba costare così tanto. Tra l`altro sto cercando di capire se esiste un`alternativa fiscale anche perchè un mio collega ha dovuto chiudere partita iva per disperazione e mi diceva che il suo errore è stato proprio quello di aver subito fatto iscrizione enpab e partita iva (visto che non era riuscito a farsi un parco pazienti dignitoso).
Io sono in regime dei minimi, che scomparirà il prossimo anno, e credo che non ci siano regimi fiscali alternativi. Credo che la quota Enpab sia correlata all'età, ovvero ci sono delle agevolazioni per i più giovani, per questo ti consiglio di consultare il loro sito. Comunque confermo, io sono sotto di qualche migliaio di euro, sia perché l'enpab mi ha chiesto oltre 700 euro di contributi anticipati un mese dopo l'iscrizione, sia per l'acquisto delle attrezzature (sono costi solo in parte recuperabili). In ogni caso occorre non mollare, l'inizio di qualsiasi attività è dura per tutti!!!
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 25 ottobre 2014 : 19:46:28
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Citazione: Messaggio inserito da giotox
Io sono in regime dei minimi, che scomparirà il prossimo anno, e credo che non ci siano regimi fiscali alternativi.
Ci sarà il nuovo regime dei minimi (15% invece di 5%), ma chi è in questo e può continuare a starci può scegliere, a quanto ho capito
Citazione: Credo che la quota Enpab sia correlata all'età, ovvero ci sono delle agevolazioni per i più giovani, per questo ti consiglio di consultare il loro sito.
sotto i 30 anni si versa un terzo del minimo per tre anni, le quote non versate possono essere comunque versate successivamente (per aumentare il montante)
Citazione:
Comunque confermo, io sono sotto di qualche migliaio di euro, sia perché l'enpab mi ha chiesto oltre 700 euro di contributi anticipati un mese dopo l'iscrizione, sia per l'acquisto delle attrezzature (sono costi solo in parte recuperabili).
Quanto si versa il primo anno dipende da quanti mesi si lavora. Sul sito dell'enpab, nelle faq, c'è una tabellina che fa vedere quanto si deve versare di minimo se si lavora 1 mese, 2 mesi e così via, nell'arco dell'anno solare. A me ad esempio hanno chiesto mi pare 250 euro.
Citazione:
In ogni caso occorre non mollare, l'inizio di qualsiasi attività è dura per tutti!!!
confermo. E grazie per la precisazione sui lavoratori iscritti agli albi professionali |
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A.l.e.
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Inserito il - 27 ottobre 2014 : 13:19:12
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Ragazzi ho parlato questa mattina con una commercialista che mi ha detto che secondo lei l'alternativa della ricevuta fiscale per un introito annuale che non superi i 5000 euro è valida. Sul discorso partita iva, mi ha detto che comunque eventualmente ricadrei in regime dei minimi, che ha durata di cinque anni, e di pensare effettivamente a quest'ultima strada...ma sarebbe comunque un bagno di sangue iniziale. A questo punto non so a chi altro rivolgermi, perché il dubbio che la commercialista a cui mi son rivolto non fosse ben informata ce l'ho. Ad ogni modo io i soldi per partire già con una partita iva non li ho, soprattutto dopo aver acquistato una parte delle attrezzature necessarie all'attività... Francamente considero queste disposizioni criminogene, perché in tal modo il nero è incentivato. |
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Serotonina
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36 Messaggi |
Inserito il - 27 ottobre 2014 : 14:06:29
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Sono interessata anche io alla discussione! Sto iniziando ad informarmi ora sul da farsi...ho sostenuto l'abilitazione a luglio ma aspettavo l'anno nuovo per l'iscrizione all'albo.. Sperando di riuscire inizalmente a fare qualcosa senza aprire la p.iva per farmi conoscere, e poi quando ho un pò di giro la aprirò. Ma quello che non mi è chiaro è l'enpab. Io devo iscrivermi in ogni caso, anche se non ho p.iva? non posso fare consulenze occasionali facendomi una assicurazione personale?
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AndreaS.
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33 Messaggi |
Inserito il - 27 ottobre 2014 : 14:49:11
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Ma avete meno di 30 anni? Nel caso i contributi sono molto agevolati... conviene aprire partita iva per usufruire della "promozione" secondo me... passati i 30 si pagherebbero i contributi al 100% e non so quanto sia conveniente temporeggiare |
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A.l.e.
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7 Messaggi |
Inserito il - 27 ottobre 2014 : 15:33:43
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Scritto da MolecularLab Mobile
Io ho più di trent'anni. Considera che sto per finire una scuola di specializzazione durata cinque anni e che mi sono voluto concentrare su quest'ultima, nella convinzione di arrivare alla professione col massimo livello di preparazione....ora col cacchio che la rifarei... |
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france28
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32 Messaggi |
Inserito il - 27 ottobre 2014 : 15:45:19
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Ciao a tutti, anch'io ho dei dubbi pre-inizio attività e vorrei approfittare della vostra esperienza per non cadere in errore ed avere utili consigli.In particolare mi chiedevo quali adempimenti è tenuto a fare il biologo nutrizionista al momento della visita. Avevo sentito parlare di stipulare un contratto o una lettera di incarico con il paziente (non so se c'è differenza tra le due cose), ed un consenso informato per la privacy. Tali adempimenti vanno fatti per iscritto o possono essere fatti anche oralmente? Cosa deve essere riportato? In quante copie va fatto? Sul vademecum non c'è molto su questo. Avevo visto on-line alcuni modelli di contratto professionale in cui venivano menzionati: compenso scorporato in voci, polizza assicurativa, obblighi del committente, rescissione contrattuale, ecc...ma erano tutti per altri tipi di prestazioni professionali e non so se si addicono alla prestazione di carattere sanitario fornita dal biologo nutrizionista. Ho provato anche a chiedere a qualche altro libero professionista che opera in sanità ma non mi hanno saputo dire molto su questo argomento, aumentando ancora di più la mia confusione. Infatti alcuni di loro dicevano che per legge non è obbligatorio farlo per iscritto visto che a parer loro redigere e far firmare un contratto di 2 pagine rischierebbe di spaventare una persona (che vedendo, rescissioni, obbligi ecc..potrebbe pensare di vincolarsi in qualcosa), mettendo solamente l'informativa della privacy appesa nella sala d'attesa ed informando oralmente il paziente su stato assicurativo e compenso. Altri invece fanno firmare solo il consenso informato per la privacy. Inoltre mi chiedevo nel caso in cui il professionista operi in un centro polispecialistico dove il compenso viene preso dal centro e poi il biologo fattura a quest'ultimo, chi è che fa firmare il contratto e soprattutto tra chi deve essere stipulato?
Grazie a tutti quelli che mi dedicheranno il loro tempo, sono veramente in difficoltà. |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 27 ottobre 2014 : 17:07:27
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le cose sono due: o si può o non si può lavorare con consulenze occasionali sotto i 5000 euro. Risolto questo dilemma (che se non ci si fida del commercialista non so proprio a chi altro potrei suggerire di chiedere... a un avvocato? A un finanziere?) allora abbiamo due strade: 1) nel caso si possa, si comincia gradualmente e si smette di lavorare raggiunti i 5000. Se si superano, credo ci siano 30 giorni di tempo dalla data della fattura per aprire la p. IVA. 2) se non si può, allora è obbligatorio anche iscriversi all'ENPAB. Volutamente non sto considerando l'idea di lavorare in nero.
Col paziente c'è bisogno di fare la privacy e di fare un contratto per i prezzi e per informarlo della propria assicurazione. Personalmente ho i miei prezzi in pubblico (sul mio sito - non so se basta, sinceramente) e ho inserito l'assicurazione nel modulo privacy. Non so sinceramente se c'è un modello adatto al nostro lavoro, altrimenti. Ce n'è uno generico, ma è di 20 pagine, se devo proporre una cosa del genere la gente crede che io stia vendendo qualcosa e dubito che la rivedrei. In teoria questo contratto dovrebbe essere obbligatorio per tutti i professionisti, medici compresi. Nel mio centro polispecialistico, quando ho chiesto come regolarmi, mi hanno guardato più o meno così . Nessun medico, infermiere o altro ha mai accennato a questa cosa e gliela stavo comunicando io per la prima volta. Amen. |
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giotox
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32 Messaggi |
Inserito il - 28 ottobre 2014 : 02:03:31
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Confermo quanto scritto sopra a proposito delle prestazioni occasionali...se volete approfondire vi segnalo la normativa: DLGS n.276/2003 nello specifico l'art 61 punto 3 che cito:
"Sono escluse dal campo di applicazione del presente capo le professioni intellettuali per l'esercizio delle quali è necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali, esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo........."
il link è questo: http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/03276dl1.htm
Ricordo che quella del biologo nutrizionista rientra tra le professioni intellettuali (come riporta il vademecum pubblicato sul sito dell'ONB).
L'informativa sulla privacy è obbligatoria...mentre gli estremi della polizza professionale possono essere comunicati anche solo dietro richiesta del paziente.
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france28
Nuovo Arrivato
32 Messaggi |
Inserito il - 28 ottobre 2014 : 18:43:17
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Per quanto riguarda la questione delle prestazioni occasionali, avendo chiesto notizie in merito, confermo quanto detto da giotox. Inoltre per poter esercitare la libera professione, c'è bisogno anche della polizza assicurativa,che non penso (correggetemi se sbaglio) possa essere fatta senza una partita iva (a meno che non si è dipendenti). Inoltre per chi apre la partita iva al di sotto dei 35 anni, ad oggi (come già detto) esiste un regime contributivo agevolato: il regime dei minimi. Infatti tale regime prevede che il reddito imponibile dell' attività sia soggetto ad una tassazione sostitutiva Irpef del 5% per 5 anni. Per quanto concerne l'iscrizione all'enpab, per coloro che si iscrivono per la prima volta all’ente prima di aver compiuto il 30° anno di età, il contributo soggettivo minimo si riduce a 1/3, e ciò per l’anno solare di iscrizione e per i due anni successivi, fino alla somma di € 3.680,00. Per i redditi superiori a €3.680,00, si applica comunque l’aliquota tempo per tempo vigente. Per la questione del contratto professionale, non sono proprio sicuro che sia come dice giotox, in quanto un amico ieri ha portato alla mia attenzione il nuovo codice deontologico, in cui si parla di contratto professionale (art.23 e 24): http://www.onb.it/2014/10/27/nuovo-codice-deontologico-della-professione-di-biologo-attuativo-dal-16-settembre-2014/ Volevo un vostro parere. Grazie |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 28 ottobre 2014 : 19:52:04
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Citazione: Messaggio inserito da france28
Inoltre per chi apre la partita iva al di sotto dei 35 anni, ad oggi (come già detto) esiste un regime contributivo agevolato: il regime dei minimi. Infatti tale regime prevede che il reddito imponibile dell' attività sia soggetto ad una tassazione sostitutiva Irpef del 5% per 5 anni.
In effetti conviene aprirla entro il 2014, perché così si può mantenere questo regime, che cambierà nel 2015 e prevederà il 15%, non il 5% http://ilmanifesto.info/freelance-beffati-e-tartassati-dal-nuovo-regime-dei-minimi/
Citazione:
Per la questione del contratto professionale, non sono proprio sicuro che sia come dice giotox, in quanto un amico ieri ha portato alla mia attenzione il nuovo codice deontologico, in cui si parla di contratto professionale (art.23 e 24): http://www.onb.it/2014/10/27/nuovo-codice-deontologico-della-professione-di-biologo-attuativo-dal-16-settembre-2014/ Volevo un vostro parere. Grazie
Il mio parere è che l'Ordine dovrebbe anche farci avere un fac simile da usare IN PRATICA, e non una roba generica che, secondo loro, dovrebbe essere usata dai nutrizionisti, dagli ambientali e da chi fa qualità (e tutto il resto) |
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A.l.e.
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Inserito il - 29 ottobre 2014 : 11:01:49
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Scritto da MolecularLab Mobile
Beh, a questo punto sembra non ci siano dubbi sul percorso da seguire anche se mi colpisce il fatto che ci siano commercialisti non ancora aggiornati sulla questione. Volevo però chiedervi un`ultima cosa: nel caso in cui il gestore di una palestra volesse mettermi a disposizione la sala medica, esisterebbe un escamotage contrattuale che mi facesse comparire come dipendente della struttura e risparmiare il calvario iniziale della partita iva?
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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giotox
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32 Messaggi |
Inserito il - 29 ottobre 2014 : 14:03:21
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Citazione:
Per la questione del contratto professionale, non sono proprio sicuro che sia come dice giotox, in quanto un amico ieri ha portato alla mia attenzione il nuovo codice deontologico, in cui si parla di contratto professionale (art.23 e 24): http://www.onb.it/2014/10/27/nuovo-codice-deontologico-della-professione-di-biologo-attuativo-dal-16-settembre-2014/ Volevo un vostro parere. Grazie
Ciao france28, riguardo al contratto professionale io non ho scritto nulla perché sinceramente questo punto non lo conosco. Ho scritto, più sopra, dell'informativa sulla privacy e della polizza professionale che, tra l'altro, è obbligatoria ...Per gli interessati aggiungo che l'Onb sottoporrà l'iscritto al Consiglio di Disciplina (vedere pag 76 della rivista Biologi Italiani, Luglio_Agosto 2014).
Il Regime fiscale dei minimi si applica a qualsiasi età.....non esiste il limite dei 35 anni. Le eccezioni riguardano chi ha già aperto una partita iva, poi chiusa e poi di nuovo aperta (intendere: prosecuzione di altra attività precedentemente svolta, anche sotto forma di dipendente). Il discorso dei 35 anni riguarda un'altro aspetto. Quando si inizia dopo i 35 anni il regime agevolato non può superare i 5 anni, se invece si comincia, per esempio, a 28 anni, il regime si prolunga sino al raggiungimento dei 35 anni, quindi in questo esempio sono 8 anni di agevolazioni. Tutto questo riguarda la norma varata nel 2012 ancora in vigore. A breve cambierà tutto, come ha scritto Giuliano; l'imposta passerà dal 5 al 15%, gli under 35 avranno nuove agevolazioni.Per i dettagli occorre sbirciare nella legge di Stabilità 2015. |
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france28
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32 Messaggi |
Inserito il - 29 ottobre 2014 : 17:31:46
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Ciao Giotox, confermi quanto detto da me, cioè che l'assicurazione professionale è obbligatoria per chi svolge l'attività di biologo (Il Biologo iscritto all'ordine che non esercita la professione è esonerato da tale obbligo, ma è tenuto a comunicarlo all'onb).
Infatti visto che l'assicurazione professionale è obbligatoria, considerato le riduzioni dell'enpab al di sotto dei 30 anni e per somme non superiori a 3680 euro, e visto l'attuale regime dei minimi, il mio parere è che forse conviene fin da subito aprire partita iva piuttosto che fare prestazioni occasionali (dove fosse stato concesso).
Per quanto riguarda il contratto professionale se qualcuno nei prossimi giorni ha più notizie a riguardo ci fa sapere? Grazie |
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A.l.e.
Nuovo Arrivato
7 Messaggi |
Inserito il - 29 ottobre 2014 : 18:53:42
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Citazione: Messaggio inserito da france28
Ciao Giotox, confermi quanto detto da me, cioè che l'assicurazione professionale è obbligatoria per chi svolge l'attività di biologo (Il Biologo iscritto all'ordine che non esercita la professione è esonerato da tale obbligo, ma è tenuto a comunicarlo all'onb).
Infatti visto che l'assicurazione professionale è obbligatoria, considerato le riduzioni dell'enpab al di sotto dei 30 anni e per somme non superiori a 3680 euro, e visto l'attuale regime dei minimi, il mio parere è che forse conviene fin da subito aprire partita iva piuttosto che fare prestazioni occasionali (dove fosse stato concesso).
Per quanto riguarda il contratto professionale se qualcuno nei prossimi giorni ha più notizie a riguardo ci fa sapere? Grazie
Beh, France, permettimi di dire che tutta sta convenienza ad aprire partita iva ecc sin dall`inizio io non la vedo. Non so tu a che punto della professione sei ma ti assicuro che il settore nutrizionale, soprattutto nelle grandi città, è spietatissimo sul piano della competizione...competizione nella quale,tragicamente,rientrano figure professionali dubbie, cone istruttori di sala, dietisti ecc. E molti di questi hanno successo, x quanto abusivi. Tutto questo per dirti che per crearsi un nome ed una clientela di tutto rispetto occorrono anni, almeno in una metropoli come la mia. Per quanto mi riguarda il regime dei minimi è vantaggioso solo in parte. Considera che un mio collega di specializzazione quest`anno uscirà fuori dai termini e la partita iva ha deciso di chiuderla. Francamente credo che si dovrebbe permettere a chi inizia di carburare un po'senza svenarsi... |
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france28
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32 Messaggi |
Inserito il - 29 ottobre 2014 : 20:30:51
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A.l.e io come te sono all'inizio della mia attività. Hai ragione quando dici che il settore della nutrizione è spietatissimo sul piano della competizione ma non più e non meno di qualsiasi altro settore, anche sanitario. Oggi c'è concorrenza per qualsiasi attività. Non capisco però perchè gli abusivi potrebbero avere successo x quanto abusivi e tu che sei titolato no. Poi è normale che per crearsi un nome ci sia bisogno di un po' di tempo ma è anche vero che tutti hanno iniaziato così. E' vero anche quando dici che si dovrebbe permettere a chi inizia di carburare un po'senza svenarsi, però purtroppo la situazione è questa e quindi dobbiamo muoverci con i mezzi che abbiamo a disposizione (che nel nostro caso corrispondono al regime dei minimi). |
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Serotonina
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36 Messaggi |
Inserito il - 29 ottobre 2014 : 21:01:29
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Io ho meno di 30 anni e infatti avevo pensato inizialmente al regime dei minimi (anche se non mi sono ancora informata molto in merito). Però è anche vero che per "iniziare l'attività" io non intendo aprirmi uno studio...quello che ho pensato di fare inizialmente, considerando che attualmente lavoro anche come biologa in una azienda, è di fare qualche consulenza in un centro estetico o centri simili, coordinandomi con l'estetista. Farmi conoscere insomma. Perchè ora come ora non ho proprio le possibilità di affittarmi uno studio. Tutto al più potrebbe essere una soluzione quella dello studio polispecialistico che pago a percentuale su quello che fatturo. Ma anche in questo caso all'inizio i pazienti saranno zero finchè non si sarà sparsa la voce. Sinceramente non so come muovermi per fare le cose più precise possibile e non svenarmi |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 29 ottobre 2014 : 23:40:30
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raga, l'attività, almeno per i primi due anni, salvo botte di fortuna, è in passivo. Poi si comincia a galleggiare un po'. Tutto sta a resiste all'inizio, che è il momento più duro, e cercare di farsi conoscere con qualunque mezzo. Soprattutto puntate su internet, che è a costo zero o quasi, perché davvero fa miracoli. |
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giotox
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32 Messaggi |
Inserito il - 30 ottobre 2014 : 00:50:02
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Concordo con Giuliano, non si può pensare di guadagnare da subito e non occorre aver timore di aprire p.iva, enpab ecc...se si aspetta sempre per farlo o perlomeno sino a che non si guadagna bene allora non si farà mai. Qualsiasi attività da gestirsi in chiave imprenditoriale richiede un minimo di investimento iniziale che verrà colmato dopo un paio di anni, forse più, difficile stabilirlo a priori. In ogni caso, ripeto, occorre sempre prevedere un passivo, farsene un ragione e cominciare. Del resto, l'alternativa di partire a costo zero non è fattibile.
Per france28, si si confermo, l'ass. professionale è obbligatoria; riguardo al contratto professionale ho letto i due art (23 e 24) del nuovo Codice Deontologico pubblicato sull'ultimo numero della rivista dell'Onb arrivata proprio oggi. Se ho ben capito, pare sia obbligatoria la stesura di tale contratto da sottoscrivere da ambo le parti (art. 24 punto 1)comprensivo di ogni dettaglio. Attendo altri pareri....!!!
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france28
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32 Messaggi |
Inserito il - 03 novembre 2014 : 11:59:30
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Ciao a tutti, avrei bisogno di un altro consiglio in merito all'assicurazione professionale. Stavo vedendo un po' i vari tipi di assicurazione (quelle convezionate con ordine, enpab, ecc..) ma vedo che sono tutte in claims made, alcune senza tacito rinnovo. A me questa cosa preoccupa un po' in quanto leggevo che in regime di claims made, le domande di risarcimento rivolte all’assicurazioni in un periodo postumo al contratto (cosa che potrebbe verificarsi nel caso in cui essa si rinnova anno per anno con un numero di polizza differente e quindi un nuovo contratto), nonostante l’errore sia commesso durante il periodo di operatività della copertura assicurativa, esse vengono rigettate. Che consiglio mi date? Quali altre compagnie mi consigliate di vedere? |
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