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isi
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Città: italy
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Inserito il - 06 settembre 2007 : 17:53:31
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ho cominciato oggi il mio stage.... ancora una volta tra gente insoddisfatta di lavoro e stipendio... mi sono chiesta...saro l unica che ha ancora aspettative da biotecnologie?? vabe cmq... sapete se con la laurea in biotec si possa poi lavorare nei lab ospedalieri di diagnostica?? grazie mille....
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Dearg-Due
Utente
Prov.: Firenze
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Inserito il - 06 settembre 2007 : 19:24:50
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Non è importante la laurea, quanto la qualifica professionale. Se possiedi la Laurea in Biotecnologie e superi l'Esame di Abilitazione alla Professione di Biologo e ti specializzi, puoi entrare anche in un laboratorio di una ASL o di un'Azienda Ospedaliera. Altrimenti, solo con la laurea, no.
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nadya22
Nuovo Arrivato
Città: Pavia
25 Messaggi |
Inserito il - 06 settembre 2007 : 19:43:26
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Ciao Isi, potrei chiederti dove stai facendo lo stage? Anche io sono laureata in biotecnologie e mi piacerebbe fare uno stage in azienda. Ma al momento non sono riuscita a trovare niente... |
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n/a
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Inserito il - 07 settembre 2007 : 07:33:29
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La sola laurea/abilitazione non consente l'assunzione in una ASL o in un ospedale (e, in generale, in una struttura sanitaria pubblica medica) è necessario essere in possesso del "diploma di specializzazione" (volgarmente noto come "specializzazione"). Il diploma di specializzazione è un titolo che si ottiene (post- laurea magistrale ed abilitazione) dopo avere frequentato una scuola di specializzazione (attivata presso la facoltà di medicina) di durata minima quadriennale (per lavorare nella sanità pubblica). Ad esempio uno specialista in microbiologia (= biologo con diploma di specializzazione in microbiologia) è una persona che: - ha acquisito la laruea MAGISTRALE in scienze biologiche; - ha superato l'esame di abilitazione alla professione di biologo; - ha superato l'esame di ammissione alla scuola di specializzazione in microbiologia; - si è fatto quattro anni di specializzazione alla facoltà di medicina ottenendo il diploma. Totale: 9 anni di università. La scuola di specializzazione prevede il superamento di esami annuali, lo svolgimento di attività pratica e l'elaborazione di una tesi finale. Siamo sottoposti alla stessa normativa dei medici: tutti i medici assunti in ospedale sono medici specialisti (in oncologia, pediatria, ecc). Stessa cosa per i biologi: un biologo che lavori in un reparto di microbiologia o analisi cliniche non è solo un laureato in biologia abilitato alla professione ma ha anche un diploma di specializzazione (in microbiologia, patologia clinica, ecc.). Un biologo specialista può essere assunto nel SSN solo in settori inerenti la sua specializzazione (es. un biologo specializzato in scienza dell'alimentazione non può concorrere per un posto in un laboratorio di analisi cliniche, allo stesso modo uno specialista in microbiologia non può concorrere per un posto in un reparto di dietologia; la stessa normativa vale per i medici: un medico specialista in oncologia non può cooncorrere per un posto da pediatra, ecc.). Le scuole di specializzazione hanno la stessa durata per medici e non medici (biologi, farmacisti ecc.) sono generalmente organizzate in due indirizzi (uno per i medici e uno per i non medici), generalmente i primi due anni sono comuni nel terzo e nel quarto cambiano alcune "materie". Le attuali scuole di specializzazione comunque prevedono gli stessi "standards formativo professionalizzanti" per medici e biologi (ad esempio la stessa, identica,attività pratica, lo stesso numero di ore di attività teorica, ecc.). In definitiva la normativa attuale (europea) prevede che la formazione, per legge, sia sostanzialmente la stessa. Tanto che sul diploma di specializzazione non compare l'indirizzo ma solo la qualifica. Esempio: dottor Rossi specialista in microbiologia. Quali sono le fregature: - il titolo di specialista incrementa di ZERO le competenze del biologo. Ad esempio uno specialista in microbiologia non può prescrivere antibiotici o esami di microbiologia: ha le stesse competenze di un "biologo semplice". - Purtroppo la formazione, in molte scuole di specializzazione, è assolutamente insufficiente. - I biologi specializzandi, a differenza dei medici specializzandi, NON sono retribuiti con borsa di studio durante il periodo di specializzazione. - La possibilità di essere assunti nel SSN è bassa (come dichiarato dallo stesso ONB, congresso nazionale Bellaria 2005- le parole esatte furono: "ci sono scarsissime prospettive per i biologi in campo sanitario stiamo battendoci per diventare i << medici dell'ambiente>>). Per questo non conviene diventare biologi: un biologo specialista studia quanto un medico specialista (al massimo un anno meno ma non è detto, esempio: un biologo specialista in patologia clinica studia 10 anni - 5 alla facoltà di biologia e 5 alla scuola di specializzazione, cioè tanto quanto, ad esempio, un medico specialista in oncologia) per niente (in sostanza) perchè, non solo ha meno competenze di un medico non specialista (cioè di una persona con 6 anni di università che in libera professione può far tutto - prescrivere esami farmaci, eseguire interventi di chirugia estetica, fare il fitoterapeuta, l'agopuntore, il dietologo ecc.) ma incrementa di zero le sue competenze rispetto ad un biologo non specialista. La truffa è tutta lì. Possibile che non ve l'abbiano detto prima di iscrivervi a biologia?
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Dearg-Due
Utente
Prov.: Firenze
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Inserito il - 07 settembre 2007 : 10:58:24
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Carissima isi, ricordati una cosa: qualunque sia la tua aspirazione, non dare retta a nessuno, e vai avanti per la tua strada.
Se aspiri ad entrare nel SSN la strada la sai... laurea specialistica, poi l'iscrizione all'Ordine dei Biologi, scuola di specializzazione e poi avrai tutte le carte in regola per poterlo fare. Questo è il percorso inevitabile.
Ma se anche tu scegliessi di seguire altri percorsi devi agire nello stesso modo: impegnarsi contro tutto e tutti La nostra è una professione difficile, e risente di una mancanza di identità professionale dovuta anche alla lassità degli organi preposti alla nostra tutela.
In molti posti, pubblici o privati, diciamolo senza ipocrisia, si entra o per raccomandazioni o per manifeste capacità. I posti disponibili sono storicamente pochi, per cui altrettanto pochi sono gli eletti che riescono ad avere un posto consono alla loro formazione. E ricordati che ci sono persone con una laurea triennale che spaccano letteralmente, e persone con 10 anni di università che valgono meno di sacchetto di patatine vuoto. I "pezzi di carta" sono requisiti imprescindibili, ma immediatamente dopo devono per forza subentrare le capacità del singolo, sennò è facile rientrare nella categoria delle "braccia rubate all'agricoltura".
Assolte queste formalità sta solo alla tua forza e determinazione riuscire ad arrivare dove vuoi. Nulla casca dall'alto, men che meno per noi Biologi. E senza piangerci sempre addosso per carità. In bocca al lupo!
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n/a
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488 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2007 : 12:24:07
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Appunto: per lavorare nel campo della medicina umana (laboratori di analisi ospedalieri, reparti di dietologia, reparti di farmacologia - i biologi possono accedere alla scuola di specializzazione in farmacologia-) E' OBBLIGATORIO PER LEGGE essere in possesso di diploma di specializzazione. -Tale titolo incrementa di zero le competenze del biologo in libera professione (è un fatto non è una lamentela). - In Italia la raccomandazione è "legge"(http://liberoblog.libero.it/attualita/bl6021.phtml; http://liberoblog.libero.it/attualita/bl6514.phtml; http://www.ateneopalermitano.it/6107/art04.htm; http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/scuola_e_universita/famibari/famibari/famibari.html) - Un medico, con la sola laurea ha, in libera professione, la possibilità di svolgere tutte le attività svolte da un biologo più molte altre (causa leggi assurde). Per cui se da una parte è giusto affermare che "una persona deve fare ciò che gli piace". Dall'altra bisogna anche dirle chiaramente quale sia la situazione in Italia di modo che ella possa valutare entrambe le cose. Riportare le cose non vuol dire lamentarsi soprattutto se quanto riportato è una anomalia rispetto a tutto il resto del mondo: - è anomalo che un laureato con 6 anni di università (il medico) possa svolgere più attività (e quindi guadagnare di più) di un laureato con 10 anni di università (biologo specialista). Anzi è una porcheria (che non riguarda solo i biologi). - E' una porcheria che il Presidente della Repubblica raccomandi il figlio ad un concorso (e se lo porti a lavorare in casa - pagato da noi-). Per porcherie molto inferiori a queste nelle altre nazioni europee ci si dimette, qui è normale.
Se la raccomandazione è regola significa che i migliori o se ne vanno o muoiono di fame, siccome la raccomandazione riguarda il settore pubblico sanitario, come cittadino, non mi va tanto bene che ad operare nella sanità o nella ricerca ci vada un raccomandato al posto di uno bravo.
Allora ha una logica dire ai ragazzi: guardate che le possibilità di essere assunti nel settore sanitario publbico sono quasi zero (non lo dico io, dichiarazione di Bellaria, congresso ONB 2005 - senza contare gli articoli sulla rivista nazionale dell'ordine-), studiate 10 anni (di cui la metà per niente), le aziende private propongono retribuzioni che sono la metà di quelle previste per i dipendenti a tempo indeterminato (e lo dico fatture alla mano): iscrivetevi a medicina e poi, per mal che vada, potrete comunque effettuare un numero di attività ("per conto vostro") sufficiente a garantirvi uno stipendio dignitoso. E' una portcheria che un biologo debba lavorare 10 e guadagnare 0,1 e un medico o un raccomandato lavori 0,1 per guadagnare 10 - o 20-. Perchè il minore guadagno va ad influire sulla qualità della vita (e non si parla di crociere alle Mauritios) ma di: spese sanitarie, di avere la possibilità di metter su famiglia ecc.
Se qualcuno va in motorino (raccomandato), qualcuno in bicicletta (medico) e qualcuno a piedi con un due sacchi di cemento sulle spalle (a parotà di titoli di studio) "quello del cemento" va avvisato. Nota: putroppo non mi funizionano i link (a parte uno).
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Dearg-Due
Utente
Prov.: Firenze
1104 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2007 : 12:38:56
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Hai ragione, ma io ti ripeto che non è una questione di anni o di parità di titoli e/o durata degli anni di studio. E' una questione di ruolo. Non importa quanto abbiano studiato gli uni o gli altri. Di biologi c'è meno bisogno, per cui la strada è tutta in salita. Se anche i medici liberassero la parte che ci hanno letteralmente rubato, non è che si renderebbero liberi centinaia di migliaia di posti di lavoro per i biologi, ma poche centinaia. Il nocciolo della questione dei Biologi è la mancanza di professionalità, poichè la laurea in scienze biologiche non è professionalizzante, per cui sia pur con l'iscrizione all'Ordine, esistono ben poche attribuzioni di esclusiva pertinenza del biologo. Se non si cambia la formazione (cosa che la riforma universitaria non ha fatto) e non si cambia il profilo professionale del biologo, istituendo attribuzioni e mansioni esclusivamente a lui competenti, le cose non cambieranno mai, e ci sarà sempre qualcuno che potrà fare anche la nostra parte. E questo è indipendente dagli anni di studio. E i medici con 6 anni possono fare di tutto di più perchè hanno tutt'altra rilevanza sociale. L'ambito clinico è di loro esclusiva competenza, per cui non importa se hanno studiato 3 o 4 o 6 o 10 anni. L'importante è che rimangano nel seminato. Ed invece spesso sconfinano, molto spesso ai nostri danni. Ma gli anni di studio non c'entrano nulla. E so anche che è frustrante avere studiato 9 anni e non poter far nulla, ma non sempre la colpa è dei medici. E' colpa delle Leggi assurde e di chi le ha fatte. E di chi dovrebbe tutelare la professione e non lo fà.
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CignoNero
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Città: Genova
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Inserito il - 07 settembre 2007 : 12:59:23
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A parte che trovo inutile continuare a ricordare cosa fanno i medici, visto che siamo Biologi e dovremmo pensare a cosa facciamo noi, credo che - per lavorare in ospedale nei laboratori (da quelli delle analisi del sangue a quelli di anatomia patologica dove i biologi sono ammessi) - un biologo abbia bisogno di una Specializzazione. Forse sono l'unica (ma non credo proprio), ma pur avendo studiato in una delle università più importanti d'Italia per la Biologia (Milano), io NON SO fare nulla nel campo laboratoriale (ma anche nelle analisi microbiologiche). E' vero che ci sono Specialità un po' "fasulle", ma è anche vero che non bisogna mai andare alla cieca e cercare fino a quando si trova la formazione che collima con le nostre aspettative. Per quanto sia facile puntare il dito contro i medici (che si fanno un c*** così), bisognerebbe pensare a quello che facciamo noi e portare avanti le nostre idee. Gli Specializzandi in Medicina hanno un gruppo molto affiatato e piuttosto "rivoluzionario", i Biologi no. Se i biologi sanno solo mugugnare senza fare nulla di sensato, la colpa è esclusivamente nostra. Inoltre, per concludere, stimo totalmente inutile mettere in ogni topic in cui si parli di lavoro la polemica ai medici perchè agli utenti che pongono la domanda sul lavoro o su dove lavorare, come ha fatto isi, delle occupazioni dei medici non frega una mazza e nel caso fossero interessati basta guardare altri topic in cui questo argomento è stato affrontato più volte, per altro senza una conclusione costruttiva.
Isi, non ti deprimere e continua per la tua strada. Un biologo se vuole arriva dove vuole arrivare: è chiaro che ci vuole sacrificio e una grande volontà. Se vuoi entrare in ambito sanitario devi fare la specialità - o specializzazione, chiamala come vuoi - (e non tutte le specialità richiedono l'esame di stato). Io a gennaio/febbraio farò il concorso per Patologia Clinica, mi sono informata su come fnziona la scuola, sono andata a parlare con diversi professori... e ti confesso che sono eccitatissima (sia di cominciare la scuola che di lavorare con dei medici!)
Un bacio. |
Il vero ero si diverte da solo.
MA SARA' VERO?? |
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Dearg-Due
Utente
Prov.: Firenze
1104 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2007 : 13:24:32
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Ben detto CignoNero. Questo è parlare sensato. Qui finisce che anche se uno chiede "che ore sono?" salta fuori che la colpa dell'alta marea è dei medici... In c*** alla balena per la tua Specializzazione, è la gente come te che va avanti nella vita.
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n/a
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488 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2007 : 13:28:23
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[quote]Messaggio inserito da CignoNero
A parte che trovo inutile continuare a ricordare cosa fanno i medici, visto che siamo Biologi e dovremmo pensare a cosa facciamo noi,
Il problema è che se attività che nulla hanno di medico (per esempio il calcolo di un BMI) diventano atti medici influiscono su quello che possiamo o non possiamo fare, se un biologo ha una specialistica in biologia sanitaria dovrà per forza di cose lavorare in campo medico (stessa cosa per la neurobiologia), ecc. Se un rappresentante nazionale dell'ONB mi dice "lei non può indicare la quantità di integratore da far assumere ad una persona perchè non è medico" a me cadono le braccia (gli integratori sono classificati, legalmente, come "prodotti alimentari" non come farmaci) e nel nostro ordinamento è prevista la valutazione dei bisogni nutritivi (è chiaro che gli integratori possono essere indicati da un biologo, anzi..). Ti assicuro che molti biologi pensano a quello che possono fare, soprattutto quelli che lavorano in libera professione e non hanno strutture sanitarie con medici alle spalle. Cioè la maggioranza dei biologi.
credo che - per lavorare in ospedale nei laboratori (da quelli delle analisi del sangue a quelli di anatomia patologica dove i biologi sono ammessi) (..)
La specializzazione in anatomia patologica non è aperta ai biologi. Stessa cosa per la specializzazione in ematologia.
Secondo me non è che i biologi non facciano nulla (sicuramente non fanno gruppo come lo fanno i medici) è che molto spesso non sono informati. Molti studenti non sanno nemmeno che è obbligatoria la specializzazione per lavorare in ospedale, oppure pensano che un biologo specialista abbia le stesse competenze di un medico specialista.
Adesso "isi" può per esempio: 1) cercare di acquisire la specialità (minimo altri 4 anni di università - ed entrare non è facile, da noi c'era un posto all'anno per i biologi e due per i medici-) per poi, probabilmente, NON lavorare in ospedale. 2) Iscriversi a medicina, farsi 6 anni di università ma essere tranquilla.
Comunque dovrebbe essere l'ordine ad intervenire perchè non si può dichiarare che mon vi sono prospettive in sanità per i biologi e poi attivare specialistiche in neurobiologia e biologia sanitaria.
E' stata attivata una riforma universitaria senza prima prepararne il terreno (come con la riforma Basaglia del 1978 si "aprirono i manicomi" senza preparare adeguate strutture alternative). E su questo il singolo biologo c'entra nulla. I medici non è che siano dei rambo delle rivendicazioni: semplicemente gli era già consentito tutto prima (non hanno nulla da rivendicare). In più sono state aperti corsi di laurea come biotenconologie che parevano "medici laboratoristi" e invece sono biologi (tanto da iscriversi all'ordine dei biologi e non a quello dei medici). La stessa universitè si è comportata con un profilo etico inferiore a quello di "Do Nascimiento".
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CignoNero
Nuovo Arrivato
Città: Genova
62 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2007 : 13:46:24
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Citazione: credo che - per lavorare in ospedale nei laboratori (da quelli delle analisi del sangue a quelli di anatomia patologica dove i biologi sono ammessi) (..)
Facendo Patologia Clinica si può lavorare durante il tirocinio (e se c'è la possibilità anche dopo) nei lab di Anatomia Patologica, perchè Patologia Clinica include anche questo. Non so dove tu ti sia laureato, ma probabilmente dovresti guardarti un po' in giro, conoscere gente e TROVARLE le opportunità, invece di leggere solo leggi e decreti.
INOLTRE, Isi, può farsi 4 anni di specialità e nel frattempo trovarsi una borsa di studio o attinente al ramo che ha scelto o esterna e così facendo si guadagnerebbe da vivere. Mentre se facesse medicina, mi sa che non riuscirebbe a mantenersi e a studiare contemporaneamente.
Le opportunità per i Biologi ESISTONO. Certo, ce ne sono di più all'estero, ma se un ragazzo ha voglia di fare e voglia di cercare professori, fissare appuntamenti con loro finchè non trova qualcuno che è disposto a insegnare e a farlo crescere, può farcela senza continuare a paragonarsi con un universo del quale noi non facciamo parte.
Da qui in poi non ho più nessuna intenzione di scrivere altro. Mi pare che le cose siano abbastanza chiare da essere capite da qualsiasi persona adulta. |
Il vero ero si diverte da solo.
MA SARA' VERO?? |
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n/a
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488 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2007 : 13:50:03
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[quote]Messaggio inserito da ancelkeys
[quote]Messaggio inserito da CignoNero
A parte che trovo inutile continuare a ricordare cosa fanno i medici, visto che siamo Biologi e dovremmo pensare a cosa facciamo noi,
Il problema è che se attività che nulla hanno di medico (per esempio il calcolo di un BMI) diventano atti medici influiscono su quello che possiamo o non possiamo fare, se un biologo ha una specialistica in biologia sanitaria dovrà per forza di cose lavorare in campo medico (stessa cosa per la neurobiologia), ecc. Se un rappresentante nazionale dell'ONB mi dice "lei non può indicare la quantità di integratore da far assumere ad una persona perchè non è medico" a me cadono le braccia (gli integratori sono classificati, legalmente, come "prodotti alimentari" non come farmaci) e nel nostro ordinamento è prevista la valutazione dei bisogni nutritivi (è chiaro che gli integratori possono essere indicati da un biologo, anzi..). Ti assicuro che molti biologi pensano a quello che possono fare, soprattutto quelli che lavorano in libera professione e non hanno strutture sanitarie con medici alle spalle. Cioè la maggioranza dei biologi.
credo che - per lavorare in ospedale nei laboratori (da quelli delle analisi del sangue a quelli di anatomia patologica dove i biologi sono ammessi) (..)
La specializzazione in anatomia patologica non è aperta ai biologi. Stessa cosa per la specializzazione in ematologia.
Secondo me non è che i biologi non facciano nulla (sicuramente non fanno gruppo come lo fanno i medici) è che molto spesso non sono informati. Molti studenti non sanno nemmeno che è obbligatoria la specializzazione per lavorare in ospedale, oppure pensano che un biologo specialista abbia le stesse competenze di un medico specialista.
Adesso "isi" può per esempio: 1) cercare di acquisire la specialità (minimo altri 4 anni di università - ed entrare non è facile, da noi c'era un posto all'anno per i biologi e due per i medici-) per poi, probabilmente, NON lavorare in ospedale. 2) Iscriversi a medicina, farsi 6 anni di università ma essere tranquilla.
Comunque dovrebbe essere l'ordine ad intervenire perchè non si può dichiarare che non vi sono prospettive in sanità per i biologi e poi attivare specialistiche in neurobiologia e biologia sanitaria.
E' stata attivata una riforma universitaria senza prima prepararne il terreno (come con la riforma Basaglia del 1978 si "aprirono i manicomi" senza preparare adeguate strutture alternative). E su questo il singolo biologo c'entra nulla. I medici non è che siano dei rambo delle rivendicazioni: semplicemente gli era già consentito tutto prima (non hanno nulla da rivendicare). In più sono stati aperti corsi di laurea come biotenconologie che parevano "medici laboratoristi" e invece sono biologi (tanto da iscriversi all'ordine dei biologi e non a quello dei medici). La stessa università si è comportata con un profilo etico inferiore a quello di "Do Nascimiento".
Questo è il problema: "dovremmo preoccuparci di quello che possiamo fare noi", quello che possiamo fare noi: - deve essere inerente ciò che si studia (e non è così): - dipende da quello che fanno i medici (gli attacchi di del toma ai biologi nutrizionisti non sono un caso ma una manovra per toglierci competenze). L'ordinanaza Sirchia che ha tolto, di fatto, ai biologi specialisti la possibilità di eseguire prelievi (dopo che il TAR del Lazio) gliela aveva assegnata l'ha fatta un medico. L'elenco è altro che lungo. Chiedete allo SNABI l'unico sindacato che ha riunito gli scienziati (chimici, fisici e biologi) dirigenti sanitari. Purtroppo tutela solo i dipendenti pubblici (sennò mi sarei iscritto al volo). Intanto avvisiamo e diciamo quale sia la situazione, poi vedremo.
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n/a
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Inserito il - 07 settembre 2007 : 14:02:31
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Facendo Patologia Clinica si può lavorare durante il tirocinio (e se c'è la possibilità anche dopo) nei lab di Anatomia Patologica, perchè Patologia Clinica include anche questo.
La specializzazione in anatomia patologica non è aperta ai biologi.
Non so dove tu ti sia laureato, ma probabilmente dovresti guardarti un po' in giro, conoscere gente e TROVARLE le opportunità, invece di leggere solo leggi e decreti.
Mica sono disoccupato, ho lavorato anche un pochino più di te, e ho studiato anche un pochino più di te.
INOLTRE, Isi, può farsi 4 anni di specialità e nel frattempo trovarsi una borsa di studio o attinente al ramo che ha scelto o esterna e così facendo si guadagnerebbe da vivere.
Se la scuola di specializzazione è fatta come da regolamento (cioè con oltre 1000 esami all'anno, seguire l'iter di 100 casi clinici ecc.) non hai la possibilità di lavorare a tempo pieno da un'altra parte. Ci sono scuole di specializzazione che violano tutti i regolamenti e vanno avanti a colpi di tesine (peccato che non impari una mazza). Inoltre non è che ci siano tutti questi laboratori ad aspettarti e per lavorarci dentro devi aprire partita IVA (con studi di settore annessi). La collega che ha rifiutato un incarico di laboratorio da 700 euro/mese non era una fannullona o una "ipoeccitata" ha fatto, tragicamente i conti, come li deve fare una persona responsabile.
Le opportunità per i Biologi ESISTONO.
Mica ho detto che non esistono.
Certo, ce ne sono di più all'estero, ma se un ragazzo ha voglia di fare e voglia di cercare professori, fissare appuntamenti con loro finchè non trova qualcuno che è disposto a insegnare e a farlo crescere,
Mah, che un laureato possa "fissare appuntuamenti con dei professori che lo facciano crescere" non mi risulta. E' vero che in taluni casi alcuni specializzandi trovano incarichi dentro all'università grazie all'appoggio dei professori. Li trovai anche io all'epoca (due incarichi di ricerca forniti dal primario) o addirittura grazie ai tecnici di laboratorio (anche questo mi accadde) ma non è una regola. Inoltre corri il rischio di lavorare a singhiozzo. Mettiamoci nei panni di tutti. Un conto è essere coperti per 4 anni altro conto è dover sperare ogni volta nel prof di turno (che, ripeto, non è detto che ci sia). Alcune colleghe hanno trovato l'aiuto del primario donandosi anche fisicamente (me lo disse chiaramente una collega: "certe volte non hai scelta"). Questo chiaramente non significa che sia una regola.
Da qui in poi non ho più nessuna intenzione di scrivere altro. Mi pare che le cose siano abbastanza chiare da essere capite da qualsiasi persona adulta.
Vabbè, amen.
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Dearg-Due
Utente
Prov.: Firenze
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Inserito il - 07 settembre 2007 : 14:15:19
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Citazione: Mah, che un laureato possa "fissare appuntuamenti con dei professori che lo facciano crescere" non mi risulta.
Questo è uno degli errori più macroscopici che si possano commettere. La laurea non è un'investitura divina, un'assurgere al ruolo di depositario di chissà quale Verità Assoulta, ma la semplice certificazione di aver completato un ciclo di studi. Se sei un'idiota, idiota resti con o senza laurea. E troppi dimenticano che la laurea è un punto di partenza e non di arrivo e che non apre automaticamente le porte del mondo del lavoro. Ed è imperativo desiderare di crescere professionalmente acquisendo sempre maggiori conoscenze, ovviamente affidandosi a persone più esperte e qualificate. E rimboccarsi le maniche senza aspettare la manna dal cielo.
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n/a
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488 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2007 : 14:38:51
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Guarda che non ho scritto che la laurea sia la fine del lavoro (anzi, basta pensare ai corsi di perfezionamento ai master o ai corsi ECM che ho fatto e che fanno in molti - i corsi ECM, poi sono obbligatori-): non ho rilevato "professori che ti facessero crescere" (come funziona? Ti sei laureato e telefoni a un tuo EX professore e gli dici "guardi, ho bisogno di crescere, mi dà una mano?). A noi dicevano chiaro: ragazzi, finita la specializzazione vi dovete arrangiare perchè qui non ci sono possibilità". Da questo punto di vista furono onesti. Poi dipende anche dal posto in cui vivi: noi in friuli abbiamo un corso di laurea in scienze biologiche in tutta la regione e due scuole di specializzazione (genetica medica a Trieste e patologia clinica a Udine). Non voglio dare indicazioni generiche a una persona ("fai ciò che ti piace", "se ti dai da fare trovi lavoro") queste cose penso che Isi le sappia (non ha due anni). Il punto è: 1) come posso lavorare in ospedale? Ti ci vogliono 4 anni di specializzazione (e ripeto da noi c'era un posto all'anno per i biologi e minimo 1 anno di volontariato gratuito); 2) Quante probabilità avrò di essere assunta nel SSN? Pochissime, basta vedere i concorsi pubblicati in gazzetta ufficiale. 3) Ci sono opportunità per i biologi? Sì costruendoti il lavoro da solo (in libera professione). Però informare che un medico studia 1 per guadagnare 100 e un biologo studia 100 per guadagnare 1 non è un reato ma un suggerimento a valutare la possibilità di farsi 6 anni a medicina. Soprattuitto per il lavoro in laboratorio di analisi cliniche. Dove sono tutti 'sti laboratori di analisi cliniche privati? E stando attenta alle "opportunità", tipo ACSIAN (presente tra l'altro in Toscana). Vd mail inviata da collega:
Cari colleghi, come al solito riunisco in una unica mail biologi incontrati ai diversi eventi formativi. L'oggetto della presente è l'associazione ACSIAN (acronimo di Associazione Centro Studi delle Intolleranze Alimentari e della Nutrizione - rif. link: http://www.acsian.it/). Premetto che risposi, via mail ad un loro annuncio su internet (es. link: http://www.cuoriesu.it/cuoriesu/annunci/11_09_06.htm) che riportava "cercasi biologo per conduzione studio nutrizionistico". Racconto di seguito quello che è successo: 1) ricevetti una mail per appuntamento sede ACSIAN a Cascina (PI) oltre ad un folder informativo sulla loro attività. 2) Lì mi recai ieri; 3) fui ricevuto da una persona che mi spiegò come si svolgeva l'attività. Il biologo deve: - avere partita IVA; - essere iscritto all'Albo; - avere un proprio studio; - reperire da solo un centro in cui si effettui il prelievo di sangue (da notare che il biologo si presenta al direttore del centro non a nome proprio ma a nome dell'ACSIAN - quindi in pratica trova un centro per l'ACSIAN); - organizzare all'interno del proprio studio una sezione di laboratorio in cui eseguire il test citotossico per la rilevazione delle intolleranze alimentari. A dire del responsabile ACSIAN non vi sarebbero problemi, è sufficiente: separare la parte dello studio dall'area dedicata al laboratorio, piastrellare tale area anche sulle pareti, munirsi di una superficie lavabile e disinfettabile, di un microscopio e stipulare un contratto con una ditta per lo smaltimento del sangue. Non sarebbe nemmeno necessario dare comunicazione all'ASS o al Comune. E' necessario anche un frigo in cui collocare i campioni di sangue su cui eseguire il test citotossico. Tali informazioni sono in netto contrasto con quelle in mio possesso. So per certo che un macellaio con un laboratorio di preparazione salumi deve dare comunicazione all'ASS, al fine di ottenere regolare licenza, ma, oltre a superfici piastrellate, pavimento lavabile e disinfettabile deve collocare un lavabo con apertura non manuale. L'ACSIAN mi dice che una persona si apre un laboratorio in casa (in cui maneggia sangue che può essere infetto) senza darne comunicazione all'ASS (???????). - trovarsi da solo i clienti - l'ACSIAN fornisce "folder personalizzati" - stile Goglia, per chi ha fatto il corso FIP-. - Il biologo firma una sorta di contratto di collaborazione con cui si impegna (per almeno un anno) ad utilizzare, per eseguire il test, ESCLUSIVAMENTE il test citotossico fornito dall'ACSIAN (non è prevista una quota minima di test da ordinare). - Il biologo deve inviare all'ACSIAN i risultati dei test e l'"anamnesi" eseguita sui pazienti (l'ACSIAN utilizza i dati per il proprio studio - infatti è una associazione che studia le intolleranze-). Per prima cosa mi è stato dato un foglio con i potenziali guadagni, cito: "1° mese 1200 euro (ricavo lordo) - 2 test per settimana- 2° mese - tre test a settimana- ricavo lordo 1800 euro/mese; 3° mese - 25 test al mese- 4625 euro di ricavo lordo mensile. Da notare che loro fissano anche una serie di spese: 2325 euro/mese (di cui 1750 euro di "materiale e consumi"). Dopodiché eseguono il seguente calcolo: 4625 - 2325 = 2300 euro di ricavi netti a partire dal terzo mese. Detto che, sulla base del mio lavoro attuale, non ritengo assolutamente possibile un balzo da 12 test/mese a 25 al mese tra il secondo e il terzo mese, le spese del biologo sono: - corso per imparare a gestire lo studio e ad eseguire il test (2000 euro, corso individuale di 5 giorni a Pisa): - materiale (bioimpedenziometro - akern che rilascia dei bellissimi fogli colorati con tutti i diagrammi della massa magra, grassa, ecc.): circa 3000 euro. Il materiale può essere anche acquistato in proprio (ma il bioimpedenziometro deve avere gli effetti speciali). Il lavoro si svolge in questo modo: 1) il biologo viene contattato telefonicamente e spiega al cliente in cosa consiste il test citotossico (l'ACSIAN fornisce un foglio in cui spiega cosa dire); 2) il cliente si reca nel centro prelievi in cui è sottoposto al prelievo di sangue dopodiché si reca dal biologo che gli dice a cosa è intollerante e gli fornisce dei consigli nutrizionali per iscritto (dei prestampati prodotti da un software fornito dall'ACSIAN durante il corso da 2000 euro). Il biologo, in questa prima visita esegue anche la bioimpedenzometria. Il tutto (visita, test intolleranza, bioimpedenzometria) costa al cliente 150 euro. Facciamo i conti della serva: - il test costa al biologo 60 euro; - poi c'è il costo del prelievo (credo che meno di 10 euro il prelievo non costi). - Il costo per i rifiuti speciali (200 euro/mese, se va bene, circa 7 euro/giorno). Il biologo dalla prima visita guadagna netto 150 - 60 - 10 = 80 euro (cioè esattamente quanto chiedo attualmente per una prima visita) - e tralascio il costo del pagamento dei rifiuti- I controlli sono previsti 1 volta/mese, al costo di 35 euro (io ne chiedo 60, e me li danno). Il controllo dura 35 minuti, durante il controllo il biologo: ripete il test bioimpedenzometrico e fornisce indicazioni per la dieta (sempre prestampati forniti da software ACSIAN). Il primo controllo è gratuito. Quindi la prima visita ha il prezzo di 45 euro. Inoltre, se voi andate sul sito ACSIAN non è assolutamente indicato il nominativo dei biologi che gestiscono i diversi studi (rif. link: http://www.acsian.it/Dove%20siamo.html) i contatti con i clienti sono gestiti dalla sede ACSIAN in Toscana.
Quindi non è che il mondo sia pieno di gente che "è disposta a farti crescere" secondo me invece si sta sviluppando un "mercato" di persone che giocano moltissimo sulla paura, sulla mancanza di lavoro, proponendosi come dei salvatori ma in realtà guadagnandoci molto. Vd corso FIP al link:http://www.fipnutrizione.org/ in cui si afferma "Tutti i partecipanti che hanno seguito il MASTER in Nutrizione Umana svolgono, con profitto, attività di consulenza o libero professionale."
Non è proprio così: con 3 mesi di corso, paf, diventi nutrizionista e risolvi i problemi economici. Diciamo anche che il master non è un vero master e costa circa 2000 euro? Diciamolo, diciamolo.... Da notare che nè l'acsian nè la fip svolgono attività illegali, solo che: - quando si legge: "cercasi biologo per conduzione studio nutrizionistico" si immagina che vi sia una azienda che seleziona personale per la conduzione di uno studio, non che il biologo trovi la sede, compri i kit. paghi il corso, fornisca i dait e lavori sottoprezzo; - analogamente per il corso Goglia. Facciamo una gara di corsa in due (io e Tizio) io perdo e scrivo: "gara di corsa: ancelkeys secondo, Tizio penultimo".
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silone
Nuovo Arrivato
1 Messaggi |
Inserito il - 15 settembre 2007 : 15:39:10
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Ciao, non vorrei andare fuori tema ma qualcuno mi sà dire dove trovare un mansionario del Biologo impiegato nella sanità pubblica nel lab.analisi? Ringrazio anticipatamente
silone |
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i_bio
Nuovo Arrivato
Città: bari
85 Messaggi |
Inserito il - 15 settembre 2007 : 18:32:03
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Nemmeno io vorrei intromettermi ma vorrei dire la mia...quando mi sono iscritta a biologia a Bari (precisamente la mia facoltà s chiama Scienze Biosanitarie) nessuno mi disse che con la laurea triennale (quindi uscendo come biologo junior) io non avrei potuto far niente (e dico niente!)...la "bella" notizia è arrivata al 3 anno (cioè all'ultimo) quando praticamente sei a un passo dal laurearti...vi lascio immaginare lo sconforto...uno si fa 3 anni ed è come se non avesse fatto niente perchè tanto non troverà mai lavoro dopo, "nessuno assume un biologo junior" disse la mia prof...allora io mi chiedo...a che serve fare una laurea triennale se poi io devo comunque continuare x almeno altri 2 anni??!! che poi non è detto che si trovi lavoro anche dopo questi come avete detto anche voi...Per cui le alternative restano 2...continuare su sta strada (x passione, nn x altro!)o buttare sti 3 anni e prenderne un'altra!... scusate lo sfogo...è che le cose andrebbero dette così come sono così uno avrebbe le idee + chiare...avrei voluto "conoscervi" prima...magari oggi non sarei così sconsolata e confusa! |
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nutritionvalley
Nuovo Arrivato
Città: Perugia - Roma
18 Messaggi |
Inserito il - 14 dicembre 2007 : 22:28:30
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- materiale (bioimpedenziometro - akern che rilascia dei bellissimi fogli colorati con tutti i diagrammi della massa magra, grassa, ecc.): circa 3000 euro. Il materiale può essere anche acquistato in proprio (ma il bioimpedenziometro deve avere gli effetti speciali).
Sono le persone che usano le strumentazioni così come giocattoli senza nemmeno sapere a che servono che rovinano la reputazione dei biologi nutrizionisti. Pensa per il resto che bel servizio che rendono al paziente... |
www.nutritionvalley.it Nutrizione dieta e salute! |
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MAB
Nuovo Arrivato
79 Messaggi |
Inserito il - 10 settembre 2009 : 17:06:10
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A tutti i Biologi chiedo di:
LOTTARE per MIGLIORARE LA CONDIZIONE DEL BIOLOGO IN ITALIA!
Questo è un paese di Lobbies a tutti i livelli dove nessuno ti regala niente per niente!
I DESIDERI VANNO CONQUISTATI!!!
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