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xeta04
Nuovo Arrivato
Prov.: Salerno
Città: Salerno
1 Messaggi |
Inserito il - 09 dicembre 2007 : 18:21:35
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Ciao a tutti...Domandona esistenziale: secondo voi ci sono più possibilità di trovare lavoro in aziende farmaceutiche con un dottorato, una specializzazione o un master????
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puccio
Utente Junior
Prov.: Piacenza
Città: cortemaggiore
245 Messaggi |
Inserito il - 09 dicembre 2007 : 19:18:37
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IN ITALIA A TUTT ORA NESSUNO DEI TRE.. HAI OTTIME POSSIBILITA SOLO CON LAUREA ALL ESTERO.. |
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ser
Nuovo Arrivato
97 Messaggi |
Inserito il - 09 dicembre 2007 : 19:20:43
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forse se il master è organizzato da qualke casa farmaceutica potresti avere qualke possibilità ma per il resto ....scappa dall'Italia che è meglio. |
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Ayla
Utente Junior
Città: Wageningen
573 Messaggi |
Inserito il - 09 dicembre 2007 : 22:21:25
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Beh, ció che ti hanno risposto é abbastanza vero... ma per cercare di essere un po' meno tragici, ti direi forse con un master in qualche materia economica, perché l'industria farmaceutica si basa anche (e soprattutto) sull'economia. É ovvio che ció non é necessario se vuoi solo spipettare, ma se pensi di voler fare qualcosa di piú dopo i primi anni di gavetta, un corso orientato sull'impresa scientifica/tecnologica sarebbe utile. Piccolo problema: non so se in Italia offrono corsi del genere, ma spero tanto di sí. Ad Amsterdam c'é proprio un corso di laurea specialistica in Science Based Business che si occupa di questo... e a Leiden puoi fare l'ultimo della specialistica indirizzandoti in questa direzione... Il dottorato d'altro canto apre molte porte secondo me, e ti forma la mente da ricercatore... peró come ti hanno giá scritto le possibilitá in Italia restano minime. |
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teo
Nuovo Arrivato
74 Messaggi |
Inserito il - 11 dicembre 2007 : 13:21:19
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con tanti economisti in giro, un laureato biologo con master in economia non mi sembra il massimo...o meglio non credo che assumerà ruoli di chissà quale importanza
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Ayla
Utente Junior
Città: Wageningen
573 Messaggi |
Inserito il - 11 dicembre 2007 : 14:18:21
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Allora, personalmente non sono portata x le materie economiche, e presumo che molti scienziati come me non lo siano, ma quelli che lo sono hanno forse un vantaggio: é vero che di economi ce ne sono una caterba, ma che abbiano anche specifiche conoscenze per un bio-business, non credo! E' qui che sta il vantaggio. Sempre fosse per me, ti sconsiglierei pure di lavorare in aziende farmaceutiche, e ti direi, datti alla ricerca e fai il dottorato! Ma sarebbe alquanto egocentrico e non nel rispetto dei desideri altrui! Per questo ho pensato che se hai affinitá con management e simili... forse un master in queste materie (che non tutti quelli usciti da farmacia hanno) potrebbe darti quella possibilitá in piú! |
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occhisquieti
Nuovo Arrivato
64 Messaggi |
Inserito il - 11 dicembre 2007 : 17:34:35
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Se puoi, fai un dottorato. Ti fai mandare all'estero per qualche tempo (12-18 mesi). Non solo hai modo di formarti ed imparare qualcosa che in Italia solo te lo sogni, ma avresti modo di allacciare rapporti con realtà diverse che, perchè no, potrebbero anche offrirti buone porspettive di lavoro. Io comunque ho optato per il dottorato. Mi sono trovata nella tua stessa situazione (e sono sposata, per cui vincolata a rimanere in Italia nonostante la mia esperienza all'estero), ma ti garantsco che se fossi stata single.. col cavolo che sarei rimasta in Italia! Inoltre, il dottorato, se prendi la borsa, è retribuito, quindi se vai all'estero hai un sostentamento economico. Se fai un master lo devi pagare tu.. e comunque un master all'estero non so quanto possa costarti. Pensaci bene.
Ciao e in bocca al lupo.
P.S. una mia collega è stata un anno in Nuova Zelanda, le hanno proposto di rimanere a lavorare ma lei.. ha rifiutato! Peccato.
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pigal81
Nuovo Arrivato
55 Messaggi |
Inserito il - 12 dicembre 2007 : 00:01:48
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Volevo chiedere a Ayla e occhisquieti perchè consigliano il dottorato rispetto ad un lavoro in azienda. Lavorare in azienda non da più garanzie per il futuro rispetto ad un dottorato (almeno in Italia)? Precisando che chi ha posto il quesito non fa preferenza tra un posto in azienda e un dottorato. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 12 dicembre 2007 : 00:29:14
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io dovendo scegliere sceglierei il dottorato (ed infatti lo sto facendo!) semplicemente perchè non mi piacerebbe lavorare in azienda. gusti personali... |
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Ayla
Utente Junior
Città: Wageningen
573 Messaggi |
Inserito il - 12 dicembre 2007 : 00:33:40
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No, la domanda era "per essere assunto in azienda (farmaceutica) cosa conviene fare?" Io ho consigliato master in materie economiche o economico-scientifiche... Il dottorato lo suggerirei perchè sono di parte, nel senso che credo sia meglio fare ricerca che fare lavori ripetitivi in un'azienda farmaceutica, ma ho anche specificato che sarebbe un consiglio di parte! Poi a dire il vero la realtà delle ditte farm. la conosco ben poco, quel po' che sono riuscita a capire delle aziende a sfondo scientifico è che se vuoi entrarci da non tecnico ti ci vuole il PhD prima! Quindi.... da qui il mio consiglio! Poi, entrare in un'azienda con sola laurea IN ITALIA mi pare difficilotto, a meno che uno non voglia farlo gratis... |
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occhisquieti
Nuovo Arrivato
64 Messaggi |
Inserito il - 12 dicembre 2007 : 10:28:09
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ho semplicemente detto che con il dottorato hai più possibilità di lavorare all'estero. Non ho parlato di aziende italiane. Se con un dottorato avessi la possibilità di lavorare all'estero, di fare un trining formativo altamente specializzante, sarebbe anche più facile trovare qualcosa in Italia. Forse. Avresti quell'esperienze che ad uno studente italiano, o ad un ricercatore italiano manca. L'esperienza internazionale. Sono d'accordo con Ayla, per lavorare in Italia ti ci vuole il Phd.
Ciao
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tommasomoro
Utente Junior
358 Messaggi |
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Ayla
Utente Junior
Città: Wageningen
573 Messaggi |
Inserito il - 12 dicembre 2007 : 11:12:43
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Mah, mia madre con laurea da 107 e specializzazione di 4 anni in psicoterapia familiare sistemica, decine di posti di lavoro diversi e piú di 20 anni di esperianza.... ora ha 46 anni ed é disoccupata, quindi... é un problema generico! Dobbiamo peró credere che andando oltre il "semplice" diploma di laurea (facendo studi post-lauream) una speranza in piú ci sia! Dai tuoi post Tommaso, traspare molta frustrazione e insoddisfazione, ma non costruttiva (perché tutti hanno un po'di frustrazione) ma distruttiva, come una certa incazzatura col mondo intero.... Questo atteggiamento provoca un progressivo peggioramento della situazione... si sa che il pessimismo puó portare a gravi malanni tipo depressione... Cerca di essere un pochino piú ottimista! So che non é facile, ma é l'unico modo per rompere il circolo vizioso "nulla funziona - penso che nulla mai funzionerá - ..." |
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tommasomoro
Utente Junior
358 Messaggi |
Inserito il - 12 dicembre 2007 : 11:30:57
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io sto solo facendo l'avvocato del diavolo e personalmente sono molto ottimista (d'altronde io un dottorato ce l'ho) tu in che cosa sei esperta ? in psicologia dato che sei tanto brava a leggere tra le righe
se questo forum deve dare un buon servizio ai biologi/biotecnologi e similari penso sia giusto fornirgli tutti i dati a disposizione per valutare le possibilita' occupazionali
a me pare che l'individuo citato sopra abbia piu' esperienza di te nel mondo del lavoro essendo dottorato da un po' di tempo?? tu da quanto tempo hai ottenuto il titolo????? quanto tempo e' che cerchi lavoro quindi se proprio dovete fare delle dichiarazioni del tipo: "Sono d'accordo con Ayla, per lavorare in Italia ti ci vuole il Phd" poi non vi innervosite se c'e' qualcuno che non e' d'accordo
ti riporto un copia/incolla della pagina web dell universita' di pavia (ciclo di dottorato 2005/2006: http://www.unipv.it/webbio/badott.htm#Sbocchi)
"Sbocchi occupazionali Ricerca, ricerca e sviluppo, produzione e controllo in enti pubblici e privati e in ditte con competenze nelle scienze e tecnologie biologiche, per l'ambiente e la natura, sanitarie e veterinarie. La situazione occupazionale per coloro che hanno conseguito il titolo negli ultimi cicli é in concreto così definita: - Studio e ricerca in Università italiane (posti di ruolo, contratti, borse) - 60%; - Studio e ricerca in Università USA - 10%; - Impiego in Enti pubblici e privati - 30%."
come vedi a parte l'universita' dopo l'universita' c'e' solo l'universita'
mi spiace che sia cosi' difficile costruire un contraddittorio basato su dati e fatti e non su affermazioni di carattere generico
spero tanto che la tua faccia ricerca in maniera differente da come fai la consulente del lavoro
cordialita'
T.
--------------------------------------------------------------------------- Ho un'innaturale vocazione all'ottimismo. Ma non capisco mai dove finisce l'ottimismo e dove comincia l'incoscienza ---------------------------------------------------------------------------
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Ayla
Utente Junior
Città: Wageningen
573 Messaggi |
Inserito il - 12 dicembre 2007 : 14:53:41
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E cosa averi dovuto dire: guarda impiccati che tanto non ti prendono in un'azienda farmaceutica??? ho dato la mia opinione, come tutti qui fanno. Non ho visione nel CV di chi mi ha fatto la domanda, non so se é uno sciagurato o un genio, ho esposto la mia preferenza personale (PhD) e cio' che consiglierei per il caso suo (master o simili in economia o management e imprenditorialitá nella scienza). Amen. Non sono un'impiegata dell'ufficio per l'impiego e le risorse umane! Ma dal piccolo della mia esperienza offro un punto di vista! |
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fpotpot
Utente
Città: middleofnowhere
1056 Messaggi |
Inserito il - 12 dicembre 2007 : 21:07:47
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a raga' e stamosse bboni che a natale son tutti più boni... è difficile rispondere alla tua domanda xeta04.In italia con una laurea scientifica,specializzazioni o meno,dottorati o meno,master o meno purtroppo non ci sono possibilità a meno che nn conosci qualcuno che ti ci infila.il dottorato a parer mio non serve alle aziende,per il fatto che purtroppo la maggior parte delle aziende (v. glaxo,v.novartis) sta spostando il settore ricerca all'estero,perchè in italia ci son troppe tasse e limitazioni.Una persona che conosco laureata col massimo dei voti in biotec farmaceutiche in poco tempo,con dottorato internazionale al san raffaele ha trovato in azienda finora solo all'estero,in italia nisba.Quindi in italia aziende biotec non assumono biotecnologi,se assumono gente nel settore economico assumono..laureati in economia,all'estero la situazione diversa e ci sono delle opportunità sopratutto in paesi come germania,olanda,paesi scandinavi,svizzera. PEr l'unversità italiana se fai dottorato,la tua carriera si suppone continui lì,magari meglio se nello stesso lab dove hai fatto dottorato. Boh,parlo per le esperienze che ho conosciuto finora,la situazione italiana non lascia spazio all'ottimismo purtroppo,soprattutto nell'ambito quasi inesistente della ricerca. |
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puccio
Utente Junior
Prov.: Piacenza
Città: cortemaggiore
245 Messaggi |
Inserito il - 12 dicembre 2007 : 22:02:34
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bravo fotopop..parole sante.. quello che hai detto rispecchia la realta',non si vuole essere pessimisti, e cosi.. non e questione di rimboccarsi le maniche..(le maniche te le puoi rimboccare fino al collo ma se non offerta hai luogo)il lavoro nelle biotecnologie e le aziende farmaceutiche sono all estero(non per essere di parte ma una buona fetta sono concentrate in Irlanda).quindi io consiglio, (per chi puo') invece di fare master e dottorati guardate oltre confine.. |
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Nick_row
Utente Junior
361 Messaggi |
Inserito il - 12 dicembre 2007 : 22:13:28
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purtroppo è così... |
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caramella
Utente Junior
127 Messaggi |
Inserito il - 13 dicembre 2007 : 08:16:46
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Citazione: Messaggio inserito da puccio
bravo fotopop..parole sante.. quello che hai detto rispecchia la realta',non si vuole essere pessimisti, e cosi.. non e questione di rimboccarsi le maniche..(le maniche te le puoi rimboccare fino al collo ma se non offerta hai luogo)il lavoro nelle biotecnologie e le aziende farmaceutiche sono all estero(non per essere di parte ma una buona fetta sono concentrate in Irlanda).quindi io consiglio, (per chi puo') invece di fare master e dottorati guardate oltre confine..
Secondo me all'estero conviene fare un dottorato e poi cercare in azienda se proprio non si vuole continuare sul filone di ricerca. Tempo fa ho parlato con un ragazzo tornato in Italia dopo un po' di anni in Inghilterra. In qualsiasi paese europeo il dottorato viene considerato un valore aggiunto, quindi chi ha fatto il dottorato è considerato migliore di chi non lo ha, e di conseguenza viene anche pagato meglio e ha più probabilità di essere assunto in azienda. Qui in Italia invece questa persona si è sentita dire ad un colloquio (tenutosi in una nota azienda di cui non faccio il nome) che a loro non conviene prendere gente con dottorati strafighi e che magari conoscono anche 4 lingue diverse, perché non han le risorse per pagare una persona così ben "formata".. Della serie: o ti accontenti di un contratto a progetto di 6 mesi pagato 600€ al mese (senza quindi considerare specializzazioni, bravura, etc etc) oppure ciao ciao! Purtroppo qui in Italia non c'è meritocrazia ed è veramente tristissimo. Chi si impegna ed è capace è messo allo stesso livello dell'ultimo arrivato. A me fa inca*** più questo che la situazione generale della ricerca in Italia. Se si avesse la sicurezza che nonostante mille sacrifici chi si impegna ottiene qualcosa, forse la situazione non sarebbe così tragica. E' il principio morale che sta dietro il tutto che è desolante. Ormai conta solo la scarpina di marca, la macchina alla moda e il cellulare di ultima generazione, al diavolo i meriti e l'impegno, chi studia e lavora è uno "sfigato" |
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Ayla
Utente Junior
Città: Wageningen
573 Messaggi |
Inserito il - 13 dicembre 2007 : 09:31:32
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giá... |
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tommasomoro
Utente Junior
358 Messaggi |
Inserito il - 13 dicembre 2007 : 13:45:02
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per non cadere troppo nel pessimismo vediamo se qualcuno riesce a trovare uno spiraglio di speranza:
leggete il CV di chi lavora qui:
http://www.creabilistherapeutics.com/people.htm
T.
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puccio
Utente Junior
Prov.: Piacenza
Città: cortemaggiore
245 Messaggi |
Inserito il - 13 dicembre 2007 : 15:38:53
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tommasoro non voglio essere la spina nel fianco.. ma se vogliamo essere razionali questa lista a me scoraggia anziche' rallegrarmi..ti spiego il perche: a)la lista e conposta da POCHI ed eccelenti ricercatori italiani, e come fare la lista di ASTRONAUTI italiani. b)un buon 80% della tua lista si sono laureati nell epoca d ORO.. anni 80 e 90 qdo le opportunita c erano ancora.. e come saprai meglio di me le cose sono cambiate parecchio.. c)il fatto che facciano quello per cui hanno studiato(ed e gia una cosa per cui andare fieri IN ITALIA)non preclude che abbiamo stipendi o contratti consistenti e che tutelino..
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tommasomoro
Utente Junior
358 Messaggi |
Inserito il - 13 dicembre 2007 : 16:16:30
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guarda che forse non hai letto tutta la lista:
Born in Moncalieri (To) in July 1977, he graduated in Biotechnology (University of Turin) in December 2002,
She has graduated in Chemistry and Pharmaceutical Technologies (March 2000, University of Turin),
She graduated in July 2005 in Industrial Biotechnology
She was born in Ivrea (Turin) on January 14th, 1978. She obtained her degree in Biotechnology in 2002 with a
Born in March 1978, in July 2002 she graduated cum laude in Biotechnology at the University of Turin (Faculty of
Born in Biella on July 20th 1983, she graduated in November 2005 in Industrial Biotechnology at the University of Milano-
la cosa del contratto non la ho capita??
T. |
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Nick_row
Utente Junior
361 Messaggi |
Inserito il - 13 dicembre 2007 : 21:04:38
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quà sembra che la gente voglia a tutti i costi smontare i biologi/biotecnologi....qello sopra è un bell'esempio di azienda che premia chi se lo merita! |
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occhisquieti
Nuovo Arrivato
64 Messaggi |
Inserito il - 14 dicembre 2007 : 13:04:47
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X TOMMASOMORO
'a me pare che l'individuo citato sopra abbia piu' esperienza di te nel mondo del lavoro essendo dottorato da un po' di tempo?? tu da quanto tempo hai ottenuto il titolo????? quanto tempo e' che cerchi lavoro quindi se proprio dovete fare delle dichiarazioni del tipo: "Sono d'accordo con Ayla, per lavorare in Italia ti ci vuole il Phd" poi non vi innervosite se c'e' qualcuno che non e' d'accordo'
non volevo entrare nella discussione perchè, francamente, non me ne importa nulla, ma mi sono sentita chiamare in causa. Leggere che qualcuno mi dà 'dell'individuo citato sopra' proprio non mi piace. Poi non si capisce se la citazione è rivolta a me o ad Ayla.
Saresti così gentile da spiegarmi cosa significa quello che hai scritto? |
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tommasomoro
Utente Junior
358 Messaggi |
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