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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 17 febbraio 2008 : 15:19:06
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Vescovi, un ricercatore cattolico del san raffaele, ha parlato di sostanze capaci di attivare cellule staminali già presenti nell'0rganismo. In definitiva quello in cui credo da anni. Chi mi sa dire qualcosa in più?
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 17 febbraio 2008 : 22:20:24
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Certo che ci sono sostanze in grado di attivare le staminali nell'organismo... altrimenti come farebbero le staminali a lavorare in un organismo? Non parlo di trattamenti con staminali, intendo le normali staminali che ti servono ad es. per creare nuove cellule epiteliali o generare nuovi neuroni nel cervello etc. |
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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 18 febbraio 2008 : 17:55:43
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Citazione: Messaggio inserito da chick80
Certo che ci sono sostanze in grado di attivare le staminali nell'organismo... altrimenti come farebbero le staminali a lavorare in un organismo? Non parlo di trattamenti con staminali, intendo le normali staminali che ti servono ad es. per creare nuove cellule epiteliali o generare nuovi neuroni nel cervello etc.
insomma: è solo questione di quantità right? |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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dallolio_gm
Moderatore
Prov.: Bo!
Città: Barcelona/Bologna
2445 Messaggi |
Inserito il - 19 febbraio 2008 : 12:44:15
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Citazione:
insomma: è solo questione di quantità right?
No la quantità non c'entra niente, c'entra sapere come funzionano e come si fa, detto in tre parole bisogna studiare parecchio. |
Il mio blog di bioinformatics (inglese): BioinfoBlog Sono un po' lento a rispondere, posso tardare anche qualche giorno... ma abbiate fede! :-) |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 19 febbraio 2008 : 22:34:25
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Citazione: No la quantità non c'entra niente
Beh, un po' conta!
Citazione: bisogna studiare parecchio.
Questo di sicuro!!!
Per metterla in parole semplici non è solo il problema di mettere questi fattori sulle staminali. Quando hai le tue cellule in una piastra in laboratorio hai una situazione completamente diversa da quella che c'è in vivo. Se trovi un fattore che in vitro fa diventare le staminali, chessò, cellule muscolari, non è necessariamente detto che questo sia altrettanto efficace in vivo e viceversa. Questo perchè ci sono ad es. interazioni con altre cellule (staminali o meno) presenti attorno alle staminali in vivo. Ci sono altri fattori secreti dai tessuti circostanti, che possono dipendere dallo stato fisiologico/patologico del tessuto stesso.
Inoltre in una piastra tu prendi e butti il tuo fattore sulle tue cellule, in vivo questo fattore lo devi in qualche modo iniettare e questo comporta molti problemi: 1) deve poter arrivare fisicamente al tessuto target (problema in alcuni casi ad es. per il cervello) 2) può essere distrutto prima di arrivarci (es. passando nel fegato oppure semplicemente perchè poco stabile) 3) la concentrazione locale del fattore può giocare un ruolo molto importante. Troppo o troppo poco possono essere ugualmente inefficaci. Questi in realtà sono i problemi che si trovano per qualsiasi farmaco, ma poichè questi fattori sono generalmente proteici questi problemi si fanno sentire molto di più.
PS: curiosità... Vescovi l'hai sentito parlare al Costanzo Show? O non bazzica più da quelle parti? |
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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 19 febbraio 2008 : 23:03:18
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Citazione: Messaggio inserito da dallolio_gm
Citazione:
insomma: è solo questione di quantità right?
No la quantità non c'entra niente, c'entra sapere come funzionano e come si fa, detto in tre parole bisogna studiare parecchio.
perdonatemi ma se la cellule presenti nell'organismo fossero sufficienti da sole a riparare un qualunque danno, allora che bisogno ci sarebbe di studiarle, estrarle e fare colture? intendo che dipende dalla quantità in relazione al danno da riparare. o molto probabilmente da tantissimi altri fattori che evidentemente non possiamo conoscere.
la mia personalissima opinione è la distinzione tra il danno causato da una malattia, piuttosto che da un infortunio, per il primo caso magari un giorno l'organismo potrebbe anche essere in grado, per l'infortunio proprio no.
anni fa lessi un fantastico libro di parmahansa yogananda, un guru yoga, che spiegava con teorie di eintsein il PERCHE' la materia che nella particella più piccola è energia, può scomporsi e ricomporsi. me lo ripasserò. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 20 febbraio 2008 : 01:45:07
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Citazione: perdonatemi ma se la cellule presenti nell'organismo fossero sufficienti da sole a riparare un qualunque danno, allora che bisogno ci sarebbe di studiarle, estrarle e fare colture? intendo che dipende dalla quantità in relazione al danno da riparare. o molto probabilmente da tantissimi altri fattori che evidentemente non possiamo conoscere.
Certo è chiaro. Credo dallolio intendesse che non è che basta iniettarne una grande quantità e tutto magicamente funziona! |
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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 20 febbraio 2008 : 20:03:25
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Cmq voglio studiare biologia proprio per approfondire personalmente questo punto, lo ritengo di fondamentale importanza per la vera evoluzione dell'umanità.
Credo profondamente che l'organismo sia fortemente sottoutilizzato. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
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plof
Nuovo Arrivato
13 Messaggi |
Inserito il - 22 febbraio 2008 : 10:55:50
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Citazione: Messaggio inserito da mylord
... sostanze capaci di attivare cellule staminali già presenti nell'0rganismo... Chi mi sa dire qualcosa in più?
;-) Per esempio:
Mukherjee S, Raje N, Schoonmaker JA, Liu JC, Hideshima T, Wein MN, Jones DC, Vallet S, Bouxsein ML, Pozzi S, Chhetri S, Seo YD, Aronson JP, Patel C, Fulciniti M, Purton LE, Glimcher LH, Lian JB, Stein G, Anderson KC, Scadden DT. Pharmacologic targeting of a stem/progenitor population in vivo is associated with enhanced bone regeneration in mice. J Clin Invest. 2008 Feb 1;118(2):491-504. http://content.the-jci.org/articles/view/33102 (open access)
Zappasodi P, Nosari AM, Astori C, Ciapanna D, Bonfichi M, Varettoni M, Mangiacavalli S, Morra E, Lazzarino M, Corso A. DCEP chemotherapy followed by a single, fixed dose of pegylated filgrastim allows adequate stem cell mobilization in multiple myeloma patients. Transfusion. 2008 Feb 1; [Epub ahead of print]
Latini R, Brines M, Fiordaliso F. Do non-hemopoietic effects of erythropoietin play a beneficial role in heart failure? Heart Fail Rev. 2008 Jan 31; [Epub ahead of print] PMID: 18236153 |
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minni
Nuovo Arrivato
Prov.: Torino
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