Forum

Nome Utente:
Password:
Riconoscimi automaticamente
 Tutti i Forum
 MolecularLab
 Microbiologia e Immunologia
 maturazione linfocita B
 Nuova Discussione  Nuovo Sondaggio Nuovo Sondaggio
 Rispondi Aggiungi ai Preferiti Aggiungi ai Preferiti
Cerca nelle discussioni
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Risorse di Microbiologia & Immunologia: Relazioni Blog InsideMicro Protocolli Siti di Microbiologia e Immunologia Ultimo notizie

Aggiungi Tag Aggiungi i tag

Quanto è utile/interessante questa discussione:

Autore Discussione  

xflygirlxx
Nuovo Arrivato

Prov.: Napoli


60 Messaggi

Inserito il - 16 marzo 2008 : 11:05:16  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di xflygirlxx Invia a xflygirlxx un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Chi è così gentile da spiegarmi in dettaglio come avviene la maturazione del linfocita B nel midollo osseo?

Alcuni scienziati affermano che l'idrogeno, proprio perché così abbondante, è il mattone fondamentale dell'universo. Io dico che nell'universo c'è più stupidità che idrogeno.

Antonino
Nuovo Arrivato


Prov.: TP
Città: Trapani


43 Messaggi

Inserito il - 16 marzo 2008 : 13:37:53  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Antonino Invia a Antonino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao xflygirlxx!! Posso cercare di sintetizzare la maturazione dei linfociti B in questo modo:

va detto prima di tutto che la maturazione dei linfociti B avviene nel midollo osseo, ma viene completata negli organi linfoidi periferici (ad es. la milza). Detto ciò, quello che avviene nel midollo osseo è:

Linfociti pro-B: derivano dalla cellula staminale pluripotente ematopoietica e sono distinguibili dalle altre cellule immature per l’espressione di molecole di superficie ristrette allo stipite B (CD19 e CD10). Caratteristica è la presenza nel citoplasma dell’enzima TdT (deossinucleotidil transferasi terminale: si tratta di un enzima caratteristico di tutti i linfociti immaturi, sia T che B, che partecipa al processo di rimaneggia­mento dei geni delle immunoglobuline e del T cell receptor). Nei cosiddetti linfociti pro-B precoci si ha un riarrangiamento del locus della catena pesante che porta al congiungimento dei segmenti D con uno dei segmenti J, accompagnato dalla delezione del tratto di DNA interposto; successivamente nei linfociti pro-B tardivi uno dei segmenti genici VH si collega al complesso DJH.

Linfociti pre-B: contengono nel loro citoplasma catene pesanti u; libere. Una piccola percentuale celle catene citoplasmatiche u; vengono espresse sulla superficie cellulare in associazione con una catena leggera sostitutiva non polimorfica, diversa dalle catene L k e lamba, formando i recettori pre-B. L’espressione dei quali è necessaria per stimolare la proliferazione e far proseguire la maturazione dei linfociti B.

Linfociti B immaturi: si ha la produzione di una catena leggera k o lamda;; questa si associa alla catena pesante u; formando IgM monomeriche, le quali vengono espresse sulla membrana cellulare, dove svolgono la funzione di recettore antigenico. Questa cellula non possiede più catene u; citoplasmatiche e perde la positività per la TdT.

Gli stadi finora descritti avvengono nel midollo osseo e sono antigene indipendenti. Le cellule B immature sono più facilmente modulabili delle mature, non proliferano né si differenziano in risposta all’antigene; al contrario l’incontro con un antigene porta alla loro morte per apoptosi o alla inattivazione funzionale. Questa caratteristica è posta in relazione alla selezione negativa dei linfociti per la tolleranza al self. Inoltre se trattiamo con Ab anti-IgM i linfociti im­maturi, vediamo che le IgM scompaiono facilmente dalla membrana, anche se vengono impiegate quantità basse di Ab, e che la scomparsa di esse non è seguita da risintesi, come invece avviene nei B maturi.

Linfociti B maturi vergini (naive): caratterizzati dalla coespressione di IgM e IgD sulla superficie cellulare, oltre ai recettori C3 per il complemento, Fc per le Ig, e di antigeni MHC di seconda classe. Su ogni cellula entrambi gli isotipi espressi sono dotati di una medesima regione V ed hanno pertanto un’identica specificità antigenica.

Spero di esserti stato di aiuto!!!

Immagine:

144,02 KB

Antonino
Torna all'inizio della Pagina

mikymiky
Nuovo Arrivato


Prov.: Brescia
Città: lonato


45 Messaggi

Inserito il - 26 maggio 2008 : 19:27:52  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di mikymiky  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di mikymiky Invia a mikymiky un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao a tutti!!
avrei una domanda per quanto riguarda il legame antigene-bcr:
questo incontro, tra cell B e antigene, avviene negli organi linfodi (se non ho capito male).. ma l'antigene come arriva agli organi linfoidi?? significa che, avendo superato tutte le barriere anatomiche, ci è arrivato mediante il sangue?
inoltre, dopo un eventuale legame dendritica-TCR sulle cell T, segue sempre un'attivazione dei B? o può essere che i T, da soli, mediante attivazione dei macrofagi, riescano ad eliminare il patogeno?
infine, una volta formatesi le cell B della memoria.. queste come intervengono in una seconda infezione? cioè, che siano nel sangue o meno, devono cmq essere attivate dai T?
Torna all'inizio della Pagina
  Discussione  

Quanto è utile/interessante questa discussione:

 Nuova Discussione  Nuovo Sondaggio Nuovo Sondaggio
 Rispondi Aggiungi ai Preferiti Aggiungi ai Preferiti
Cerca nelle discussioni
Vai a:
MolecularLab.it © 2003-18 MolecularLab.it Torna all'inizio della Pagina