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cassiopea
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Prov.: Milano
5 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2005 : 18:16:12
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Ciao a tutti, mi ponevo una domanda: se una coppia omosessuale ad es di donne che chiameremo A e B, volesse avere un figlio loro, in teoria si potrebbe prendere il nucleo dell'ovulo di A,inserirlo in uno spermatozoo privato a sua volta del nucleo e inseminare quest'ultimo modificato con l'ovulo di B?
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Riddle
Nuovo Arrivato
22 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2005 : 19:15:36
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Il primo commento che mi viene cosi su due piedi e che una coppia di donne non potrebbe avere un figlio maschio (Y da dove lo prendi? ) |
----------------- ICQ: 197-500-922 |
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cassiopea
Nuovo Arrivato
Prov.: Milano
5 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2005 : 19:28:10
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si ma se lo manipoli?cioè se prndi solo i caratteri ereditari privi di sesso?in fondo il Dna dovrebbe essere uguale a quelli dei tuoi genitori....che ne pensi? |
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kORdA
Utente Attivo
Prov.: Milano
Città: Monza
1303 Messaggi |
Inserito il - 21 novembre 2005 : 19:56:38
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Citazione: Messaggio inserito da cassiopea
si ma se lo manipoli?cioè se prndi solo i caratteri ereditari privi di sesso?in fondo il Dna dovrebbe essere uguale a quelli dei tuoi genitori....che ne pensi?
SCUSA, come fai a manipolarlo? Non è che da un nucleo puoi cambiare un cromosoma intero (X con Y) come fosse la gomma di un'automobile!!! |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
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cassiopea
Nuovo Arrivato
Prov.: Milano
5 Messaggi |
Inserito il - 22 novembre 2005 : 11:05:53
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Gioia mia, forse non mi sono spiegata bene...notando che mi sei saltato addosso senza neanche sapere le mie motivazioni relativamente alla domanda. se leggi bene il testo del quesito che ho posto, ho detto che l'y o il gene che determina il sesso lo prendi da uno spermatozoo. tenendo conto che oggi puoi prendere un gene dal Dna di qualsiasi cosa e lo inserisci all'interno di un altro dna , e considerando anche che una cellula germinale ha 22 cromosomi base più l'X o Y in base al genere dell'individuo, io penso che sia tecnicamente possibile!!!infine prendi questo gene e lo inserisci nel cromosoma X del nucleo dell'ovocita della donna A che avrai privato a sua volta del gene che determina il sesso femminile. questo nuovo nucleo modificato lo inserisci nello spermatozoo. unisci spermatozoo e ovulo e nasce teoricamente un figlio con il corredo cromosomico delle donne!!!quello che puoi rinfacciarmi è che a) non si conosce adeguamente la tecnica per mettere in pratica una operazione simile e b) che non c'è la certezza che il gene che determina il sesso maschile si vada a posizionare nel giusto locus all'interno del cromosoma! ti ricordo che definire un cromosoma x o y è solo una formalità pratica per distinguere il cromosoma maschile da quello femminile, non è che questi benedetti cromosomi abbiano le caratteristiche morfologiche di due lettere dell'alfabeto!!....se hai da criticare la mia idea, ti prego di accompagnare la tua tesi dandomi una motivazione più specifica e non limitandoti a due righe...perchè io sono disposta anche a capire dove sta l'errore del mio concetto ma solo due paroline di risposta non mi bastano, altrimenti non mi sarei disturbata a scrivere ad un forum! |
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Gabriele
Utente
Prov.: Pisa
Città: Pisa
615 Messaggi |
Inserito il - 22 novembre 2005 : 13:29:51
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A me risulta che non sia un solo gene a determinare il sesso ma la differenza di parecchie triplette che incorre tra l'X e l'Y (che deriva da X). Per cui se non hai un Y intero non puoi fare un maschio "completo". Conclusione,per fare un maschio ci vuole un maschio. |
"Chi rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza. E finirà col perdere entrambe." |
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kORdA
Utente Attivo
Prov.: Milano
Città: Monza
1303 Messaggi |
Inserito il - 22 novembre 2005 : 13:56:28
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Citazione: Messaggio inserito da cassiopea
Gioia mia, forse non mi sono spiegata bene...notando che mi sei saltato addosso senza neanche sapere le mie motivazioni relativamente alla domanda. se leggi bene il testo del quesito che ho posto, ho detto che l'y o il gene che determina il sesso lo prendi da uno spermatozoo. tenendo conto che oggi puoi prendere un gene dal Dna di qualsiasi cosa e lo inserisci all'interno di un altro dna , e considerando anche che una cellula germinale ha 22 cromosomi base più l'X o Y in base al genere dell'individuo, io penso che sia tecnicamente possibile!!!infine prendi questo gene e lo inserisci nel cromosoma X del nucleo dell'ovocita della donna A che avrai privato a sua volta del gene che determina il sesso femminile. questo nuovo nucleo modificato lo inserisci nello spermatozoo. unisci spermatozoo e ovulo e nasce teoricamente un figlio con il corredo cromosomico delle donne!!!quello che puoi rinfacciarmi è che a) non si conosce adeguamente la tecnica per mettere in pratica una operazione simile e b) che non c'è la certezza che il gene che determina il sesso maschile si vada a posizionare nel giusto locus all'interno del cromosoma! ti ricordo che definire un cromosoma x o y è solo una formalità pratica per distinguere il cromosoma maschile da quello femminile, non è che questi benedetti cromosomi abbiano le caratteristiche morfologiche di due lettere dell'alfabeto!!....se hai da criticare la mia idea, ti prego di accompagnare la tua tesi dandomi una motivazione più specifica e non limitandoti a due righe...perchè io sono disposta anche a capire dove sta l'errore del mio concetto ma solo due paroline di risposta non mi bastano, altrimenti non mi sarei disturbata a scrivere ad un forum!
Allora non era un messaggio privato rivolto solo a me!!!
comunque...
il gene che determina il sesso mi sembra un concetto moooolto riduttivo; innanzitutto è risaputo che si tratta di un pool di geni e che, anzi, è proprio la mancanza di un corredo doppio di alcuni alleli che contribuisce alla definizione del sesso (nn so se hai notato ma il cromosoma Y è più piccolo dell'X ). In secondo luogo non è da dimenticare che la definizione del sesso durante lo sviluppo non è esclusivamente associata alla presenza o meno di geni, ma contribuisce pure un bilancio preciso di livelli di espressione ormonale. Su questo per il momento limitati a quanto ti ho detto, ti manderò un messaggio più dettagliato quando avrò spulciato i miei appunti di biologia dello sviluppo che non ho qua al momento.
non si conosce adeguamente la tecnica per mettere in pratica una operazione simile scusa la mia ignoranza da biotecnologo ma non credo che esista. Per prendere un gene si dovrebbe tagliare il dna x estrarlo (con tanto di sequenze fiancheggianti per poter fare una ricombinazione omologa), poi lo si dovrebbe clonare in un vettore (plasmide o virus che sia) e poi lo si dovrebbe trasfettare nella cellula ricevente; non puoi fare questo con un intero cromosoma (esiste qualcosa di analogo, ad es. gli YAC, ma non ho memoria che siano già impiegati su eucarioti superiori)
oggi puoi prendere un gene dal Dna di qualsiasi cosa e lo inserisci all'interno di un altro dna questa tecnica ha una bassissima probabilità di successo nei mammiferi (nella grande maggioranza dei casi ottengo al massimo una trasfezione transiente, con DNA episomiale), altrimenti oggi la farmacologia andrebbe buttata nel cesso e qualsiasi malattia sarebbe curabile con la terapia genica.
ti ricordo che definire un cromosoma x o y è solo una formalità pratica per distinguere il cromosoma maschile da quello femminile ribadisco che i cromosomi sessuali si chiamano proprio così perchè assomigliano morfologicamente alle lettere X e Y: ripassa le tue conoscenze
grazie comunque per aver reso pubblica la tua domanda; questa risposta potrebbe essere d'aiuto ad altri...
...e oltretutto è divertente ogni tanto vedere dei flames
DARIO |
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Fil23
Utente Junior
Prov.: estero
Città: London
238 Messaggi |
Inserito il - 22 novembre 2005 : 15:59:24
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Salve a tutti! Tanto che son qui dirò la mia! Partiamo dal presupposto che la fecondazione assistita già non è cosa banale quando hai spermatozoo e ovulo! Inoltre, fatto non molto pubblicizzato, è frequente che il figlio nato da fecondazione assistita presenti problemi...se nn ricordo male più del 50% dei nati è sterile! Per quanto io sia favorevole a fecondazione assistita e simili...sinceramente l'idea che proponi fa nascere enormi dubbi etici! Lasciando perdere il preambolo, comunque il problema non sorge, perchè il lavoro che hai ipotizzato non è realizzabile tecnicamente! Considera che oggi si parla ancora con molta cautela di rimpiazzare un gene, figurati un cromosoma intero. Ad oggi non esiste una procedura sicura, efficiente, efficace, approvata dalla comunita scientifica per effettuare certe operazioni nemmeno su mammiferi inferiori. Ciò che si effettua su animali è la partenogenesi: rimpiazzare il nucleo dell'ovulo con il nucleo di una cellula somatica. La nata sarà identica alla madre e figlia solo di 1 delle 2 donne. Eticamente parlando siamo sull'orlo della clonazione umana! ciao ciao
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cassiopea
Nuovo Arrivato
Prov.: Milano
5 Messaggi |
Inserito il - 22 novembre 2005 : 20:00:57
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allora.....premettiamo una certezza: e cioè che se ho posto questa domanda, è perchè non conosco ancora questi meccanismi....ecco perchè ci sono tante belle persone come voi che mi informano sulle mie ipotesi utopistiche...per cui ringrazio tutti coloro che contribuiscano a farmi conoscere simili questioni e mi dimostrino quando cado in errore....un bacione a tutti |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 22 novembre 2005 : 20:50:36
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Guarda http://en.wikipedia.org/wiki/Chromosome per una buona spiegazione di cos'e' un cromosoma.
Ricordo anche che il nucleo di una cellula contiene fattori di trascrizione che sono sicuramente diversi tra spermatozoo e cellula uovo.
Tra l'altro penso che inserire il nucleo di una cellula uovo in uno spermatozoo abbia una piccola difficolta' di spazio... D'altronde guarda la differenza di dimensioni!
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Patrizio
Moderatore
Città: Barcellona
1914 Messaggi |
Inserito il - 22 novembre 2005 : 22:34:47
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HO cercato di rispondere a questa domanda con "Qualche cenno sull imprinting" |
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kORdA
Utente Attivo
Prov.: Milano
Città: Monza
1303 Messaggi |
Inserito il - 26 novembre 2005 : 16:04:34
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Innanzitutto chiedo scusa se la mia prima risposta possa essere sembrata grezza e/o offensiva. Ad ogni modo, come promesso sono andato a spulciare i miei appunti di biologia dello sviluppo (Zanisi, ndr) ...quanto tempo è passato da quando ho dato questo esame!!!
La risposta data da Patrizio sull'imprinting mi sembra più che esaustiva http://www.molecularlab.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=807, grazie; quello che scrivo qui riguarda invece i processi di differeziamento sessuale e ALCUNI meccanismi genetici e ormonali che ne stanno alla base (e sottolineo ALCUNI, in quanto ciò che scrivo si rifà al ratto quale modello di studio)
DETERMINAZIONE DEL SESSO
Negli animali lo sviluppo dell’embrione verso un sesso piuttosto che verso l’altro può essere determinato da diversi meccanismi: •in DROSOPHILA il sesso è determinato dal rapporto numerico tra cromosomi sessuali e autonomi •nei RETTILI è determinato dalla temperatura a cui vengono incubate le uova •nei MAMMIFERI dipende dalla presenza o meno del cromosoma Y
Il differenziamento sessuale si basa su tre gradi successivi di determinazione: A.determinazione del sesso cromosomico B.determinazione del sesso gonadico C.determinazione del sesso fenotipico
Nei Mammiferi la determinazione del sesso cromosomico dipende dalla configurazione dei cromosomi sessuali nello zigote (es. XX o XY); in condizioni normali questa configurazione si riflette nella progressione dello sviluppo delle gonadi in tipo femminile o maschile. Dalla determinazione del sesso gonadico si sviluppano tutti gli organi riproduttivi che contraddistinguono il sesso fenotipico.
Cromosomi sessuali Già a livello di blastocisti in un individuo femminile (XX) uno dei due cromosomi sessuali viene inattivato (corpo di Barr) a dare una regione eterocromatinica. L’inattivazione è provocata da una serie di metilazioni sulla doppia elica. Non tutto il cromosoma viene però inattivato; alcuni geni rimangono attivi in doppia copia (altrimenti non si spiegherebbe la sindrome di Turner in cui si ha un genotipo X0). La coppia di cromosomi X rimane attiva solamente a livello delle cellule germinali. Si pensa che il cromosoma Y sia una degenerazione dell’X, che si è poi mantenuto nell’evoluzione; esso infatti è più corto ed è privo di alcuni geni presenti sull’X (da cui la spiegazione delle malattie ereditarie X-linked). Nel cromosoma Y esiste un notevole polimorfismo, la sua lunghezza può variare da 1 a 3 volte sul braccio lungo; la regione interessata da questa variabilità è però la porzione eterocromatinica (non espressa). Il sesso nei mammiferi è determinato dalla sola presenza del cromosoma Y (quindi individui con genotipo XXY sono maschi, mentre quelli con genotipo X0 si sviluppano in senso femminile).
Stadi di differenziamento sessuale (nei Mammiferi) L’embrione si sviluppa inizialmente in uno stadio indifferenziato; sono già presenti le gonadi ma sono bipotenziali. Questo significa che sono costituite in modo da potersi sviluppare in testicoli o ovai a seconda dello stimolo; la presenza del cromosoma Y o la sua assenza induce indirizzerà lo sviluppo della gonade bipotenziale in un senso piuttosto che nell’altro. Anche i tessuti embrionali dei genitali esterni sono bipotenziali. I genitali interni si sviluppano a partire da due strutture differenti; i dotti di Wolf e di Muller. A seconda del sesso che si andrà a definire uno dei due dotti si svilupperà, mentre l’altro tenderà a regredire. Lo sviluppo delle gonadi comporta la progressione ad uno stadio di differenziamento sessuale che non è sotto controllo di tipo genetico, ma dipende dalla secrezione ormonale delle gonadi stesse. In questa fase si avrà una determinazione dei caratteri sessuali primari (genitali) e secondari in seguito (tono della voce, costituzione, peli).
Regolazione Genica
Gene sry Sul braccio corto del cromosoma Y è presente la cosiddetta regione determinante il sesso in cui è localizzato il gene per la determinazione sessuale sry. Esso è piuttosto piccolo ed è privo di introni, apparve per la prima volta con la comparsa dei mammiferi. Tra le diverse specie il prodotto di sry presenta un’alta omologia strutturale a livello dell’HMGbox, l’omeodomain che si lega al DNA; SRY (il prodotto di sry) è in grado di legare il DNA e deformare l’elica con un angolo di circa 70°. D’altra parte la proteina non possiede alcuna attività intrinseca, bensì recluta altri cofattori per la trascrizione e l’espressione di altri geni. SRY stimola la proliferazione, il differenziamento e la migrazione delle cellule del Sertoli per lo sviluppo del tubulo seminifero. Sempre sulle cellule del Sertoli controlla l’espressione del gene sox9, il quale a sua volta presiede al controllo del fattore antimulleriano. Sulle cellule del Leydig controlla l’espressione di sf1, gene che codifica un fattore di trascrizione per l’espressione di una batteria di enzimi coinvolta nella steroidogenesi.
Gene wt1 L’espressione di sry è controllata dal gene wt1, gene omeotico che presiede al differenziamento dell’organismo (non solo sessuale). WT1 presenta una regione ricca in Pro e Glu all’N-terminale e quattro zinc-fingers al C-terminale; tra i zinc-fingers 3 e 4 è presente la regione KTS (Cys-Thr-Ser), fondamentale per attivare sry. Mutanti knock-out per wt1 – o con il gene wt1 senza KTS – con genotipo XY revertono e si sviluppano in senso femminile (gli XX sviluppano normalmente).
Gene dax1 È un gene presente sul cromosoma X; il suo prodotto è un recettore nucleare orfano che possiede un dominio HMG. La sua espressione è controllata da WT1. DAX1 agisce come repressore nello sviluppo testicolare della gonade bipotenziale. In particolare compete con SRY per il sito di legame al DNA, nonché inibisce l’espressione stessa di sry.
Gene sf1 Questo gene viene attivato da SRY e viene spento da DAX1. il suo prodotto stimola la produzione dei citocromi P450cc e P450c17 (enzimi deputati ad alcuni passaggi della steroidogenesi) e di STAR (proteina carrier per la traslocazione di intermedi steroidei dall’ambiente mitocondriale al citosol).
Controllo Ormonale In assenza di SRY lo sviluppo della gonade bipotenziale è orientato sistematicamente verso lo sviluppo di ovaie. In seguito alla determinazione del sesso gonadico comincia la determinazione del sesso fenotipico, con lo sviluppo di genitali interni ed esterni; questo processo avviene sotto un controllo ormonale da parte delle gonadi, ed è orientato – in assenza di stimoli specifici – verso il sesso femminile. Intorno al 18° giorno di gestazione negli embrioni maschi di ratto si osserva un picco elevato di testosterone rispetto alle femmine (anche se in esse rimane presente un livello basale di testosterone prodotto dalle ghiandole surrenali). Gli elevati livelli di testosterone nei maschi provengono per la maggior parte dai testicoli e inducono un differenziamento sessuale a livello del SNC. Al momento della nascita i liveli di testosterone calano drasticamente, dopodiché tendono risalire.
Sviluppo di genitali interni Lo sviluppo preferenziale dei dotti di Muller o di Wolf dipende dai livelli di fattore antimulleriano (MIH) e di testosterone presenti nell’embrione. Il fattore antimulleriano è un ormone peptidico composto da 2 subunità e appartenente alla famiglia del TGF-ß. Interagisce con recettori presenti nei dotti di Muller e stimola nelle cellule bersaglio eventi apoptotici allo scopo di distruggere e far dgenerare la struttura embrionale. Il dotto di Muller presiede allo sviluppo di genitali interni femminili (tube, utero, terzo superiore della vagina). Il testosterone è un ormone steroideo, la cui presenza è necessario per lo sviluppo del dotto di Wolf. Il dotto di Wolf è la struttura embrionale che presiede allo sviluppo dei genitali inerni maschili (epididimo, dotti deferenti, vescicole seminali, prostata). L’assenza di MIH e di testosterone a bassi livelli porta quindi allo sviluppo di genitali femminili.
Sviluppo dei genitali esterni A livello dei genitali esterni nell’embrione troviamo un tessuto ad uno stadio bipotenziale che, in assenza di stimoli, si sviluppa a dare genitali esterni femminili (vagina, clitoride, piccole e grandi labbra). Lo sviluppo dei genitali esterni maschili (asta del pene, glande, scroto) è guidato da un metabolita del testosterone, il diidrotestosterone (DHT).
Differenziamento Sessuale Del SNC È stato provato che nel cervello esistono zone morfologicamente e funzionalmente differenti nel maschio e nella femmina. Tali zone dimorfiche sono rilevabili a livello dell’ippocampo e di alcuni nuclei dell’ipotalamo; da ciò si può intuire che le differenze di sviluppo del sistema nervoso centrale coinvolge centri che presiedono a comportamenti emotivi e attitudini sessuali, definiscono la secrezione tonica o ciclica di gonadotropine. Nei ratti si è provato ad alterare il dosaggio di testosterone a livello del cervello (diminuendolo nei maschi e aumentandolo nelle femmine) e si è osservata una effettiva reversione sessuale sia dal punto di vista comportamentale che dal punto di vista della secrezione gonadica. Anche lo sviluppo del SNC tende di default verso uno sviluppo femminile; lo sviluppo in senso maschile deve essere guidato dalla presenza di testosterone. In realtà lo sviluppo in senso maschile è guidato dall’estradiolo che viene metabolizzato nei neuroni da una aromatasi a partire dal testosterone. Di particolare importanza l’a-fetoproteina, la quale viene prodotta dal fegato a livello embrionale ed è in grado di legare e sequestrare gli estrogeni circolanti provenienti dalla madre (le eventuali ovaie dell’embrione non sono ancora attive). Non ha alcun effetto sugli androgeni; in questo modo l’unico estradiolo che arriva al cervello proviene solo dal testosterone, per un eventuale sviluppo in senso maschile. È opportuno sottolineare che gli effetti del testosterone sullo sviluppo del SNC sono netti nel ratto, ma non si è ancora trovato un riscontro diretto e univoco nell’uomo
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kORdA
Utente Attivo
Prov.: Milano
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Inserito il - 27 novembre 2005 : 11:32:32
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P.S. Per la gioia dei più pignoli devo sottolineare che la proteina SRY è anche chiamata TDF (fattore di determinazione testicolare) |
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