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terreno85
Utente Junior
235 Messaggi |
Inserito il - 28 maggio 2008 : 12:12:30
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Mi spiegate la relazione fra DNAmt ed evoluzione. grazie mille
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Una teoria può esserre provata da un esperimento. Ma nessun percorso guida dall'esperimento alla nascita di una teoria |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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ilarip
Utente Junior
Prov.: Bologna
Città: Bologna
432 Messaggi |
Inserito il - 28 maggio 2008 : 13:12:00
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io so che esiste una connessione tra DNAm e l'ipotesi dell'out of Africa nn so se è questo che vuoi sapere..... ciaooooo |
Ho imparato.. .che le opportunità non vanno mai perse. Quelle che lasci andare tu...le prende qualcun altro Ho imparato...che è meglio dare consigli solo in due circostanze... Quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
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là
Utente Junior
565 Messaggi |
Inserito il - 28 maggio 2008 : 14:14:50
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Magari dico una stupidaggine...i geni mitocondriali, nell’uomo, sono ereditati per linea materna, in assenza di mutazioni il DNA della madre è identico a quello del figlio, e così per le generazioni successive, per i discendenti di linea materna. |
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Iside
Utente Attivo
Città: Napoli
1375 Messaggi |
Inserito il - 28 maggio 2008 : 14:19:19
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terreno85, forse ti riferisci all'evoluzione della cellula eucariotica e alla teoria dell'endosimbionti... l'ipotesi ha preso il via da alcune constatazione. la prima è che il mitocondrio ha un proprio genoma ed una forma riconducibile a quella batterica. la seconda è che la cellula eucariotica si è sviluppata solo tardi rispetto alla controparte procariotica. detto questo, la teoria afferma che quando l'atmosfera si saturò di O2 (per l'azione dei cianobatteri), cominciò a svilupparsi vita aerobia e gli organismi, per strategia di sopravvivenza, cominciarono ad associarsi intimamente tra loro. tra gli organismi che avevano già acquisito caratteristiche di vita aerobia c'era una classe di procarioti (di cui ignoro il nome originale), che vennero fagocitati da organismi di dimensioni maggiori per sfruttar le loro proprietà e garantirsi una maggiore possibilità di sopravvivenza ed evoluzione. così, gli odierni mitocondri (come i cloroplasti nelle cellule vegetali)fecero la loro comparsa in una forma di vita più specializzata. il DNAmt, sempre secondo queata teoria, è la prova più evidente di questa forma di evoluzione, dal momento che, in origine, i mitocondri possedevano una propria informazione genetica sufficiente a farli sopravvivere al di fuori di un contesto cellulare più organizzato. io ti ho solo dato un riassunto molto conciso, non sapendo se è effettivamente questa la risposta che cercavi. se è così, resto cmq disponibili a darti altre informazioni (di cui sono venuta a conoscenza solo perchè sto studiando per l'esame di stato!!! )
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...we're just two lost souls swimming in a fishbawl...year after year...
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là
Utente Junior
565 Messaggi |
Inserito il - 28 maggio 2008 : 14:20:41
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non ho detto una stupidaggine. In piu' è grazie all'analisi del DNA mitocondriale che gli scienziati hanno provato che la "prima donna" (che chiamano Eva mitocondriale) era vissuta in Africa. |
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Dionysos
Moderatore
Città: Heidelberg
1913 Messaggi |
Inserito il - 28 maggio 2008 : 17:54:19
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Esatto, confermando tra l'altro quello che i paleoantropologi avevano scoperto con tanto sudore e tanti anni di scavi (per non parlare delle polemiche e delle invettive...) |
Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà (F.W. Nietzsche)
Less Jim Morrison, more Sean Morrison!
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Patrizio
Moderatore
Città: Barcellona
1914 Messaggi |
Inserito il - 29 maggio 2008 : 00:06:48
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sicuramente e' un argomento mooolto vasto..e poco chiaro credo cmq e' usato per studi evolutivi poche' essendo tutto codificante le mutazioni si sono accumulate con una frequenza minore rispetto al genoma,e poi sicuramente negli esseri piu' antichi ...tipo il neandertal e' l unico DNA che avevano per vedere se c era stato flusso genico con i sapiens |
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frau_frosch
Utente Junior
Città: Boston
225 Messaggi |
Inserito il - 29 maggio 2008 : 17:59:59
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Giusto per completare quanto avete già detto...lo studio del DNA mitocondriale ha dato conferma alla cosiddetta ipotesi "Garden of Eden", secondo la quale le varie etnie derivano da una popolazione localizzata in un'unica regione (perciò chiamata "giardino dell'Eden"). Questa teoria era contrapposta all'ipotesi "multiregionale", secondo la quale invece l'evoluzione era avvenuta in diverse regioni, spiegando quindi le diverse etnie non in termini di mutazione e selezione naturale da un unico progenitore, ma con l'esistenza di più progenitori,uno per ogni etnia. I risultati ottenuti per via materna (quindi usando analisi di DNA mitocondriale) sono state confrontate con analisi di regioni conservate sul cromosoma Y: anche la via "paterna" confermò la teoria "Garden of Eden". |
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terreno85
Utente Junior
235 Messaggi |
Inserito il - 29 maggio 2008 : 20:34:03
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Grazie a tutti per le risposte cmq ho trovato qst: Il problema dei paleontologi e biologi evoluzionisti sta nel definire come ha avuto origine l’uomo sapiens..Una ipotesi asserisce che dopo l’uscita dell’uomo erectus dall’africa verso il medio oriente , le popolazioni rimaste continuarono ad evolversi e diedero origine all’uomo sapiens piu di 200 000 moilioni di anni fa.Da qst origine Africana unica l’uomo migro verso tutti i continenti dando origine all’uomo moderno.Da cio visto che tutti derivano da un solo evento di speciazione le popolazioni umane dovrebbero mostrare un’alto grado similitudine genetica..Qst modello di evoluzione umana parte dal presupposto che gli individui di popolazioni africane hanno lpiu alta variabilità genetica definita in termini di DNA mt, invece membri di popolazioni nn africane mostran una diversita piu bassa .Perche pero secondo voi individui di pop africane hanno variabilita genetica mt piu alta di pop nn africane ?
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Una teoria può esserre provata da un esperimento. Ma nessun percorso guida dall'esperimento alla nascita di una teoria |
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valia
Moderatore
Prov.: UK
1001 Messaggi |
Inserito il - 29 maggio 2008 : 22:39:06
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Perchè la popolazione africana rappresenta il punto di partenza. Da quella alcuni individui se ne sono andati a formare nuove popolazioni, portandosi dietro un pool genico meno vario dell'originale. Le popolazioni formatesi avranno quindi variabilità genetica minore a causa del così detto effetto fondatore .
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Patrizio
Moderatore
Città: Barcellona
1914 Messaggi |
Inserito il - 29 maggio 2008 : 22:47:10
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...la variabilita' sara' minore e il linkage disequilibrium sempre maggiore |
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terreno85
Utente Junior
235 Messaggi |
Inserito il - 02 giugno 2008 : 11:04:47
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Ecco ci sono ! Allora ragà semplicememte le mutazioni che durante i milioni di anni di evoluzione hamnno portato a partire da un antenato ancestrale i diversi regni animale sono partite tutte da mutazioni che si sono presentate su variazione di proteine omologhe in varie specie , cio presuppone che i tassi di sostituzione rimanevano costanti tra qst proteine omologhe. Di fatto il tempo era bene correlato con le sostituzione tanto da assomigliare ad un orologio molecolare che era in grado di stabilre il tempo nel quale le diverse proteine omologhe nn avevano differenze perche erano parte di un organismo ancestrale ma con il processo di speciazione si sono separate e hanno accumulato differenze. il DNAmt è perfetto in qst tipo di studio poiche ha un alto tasso di mutazione , ma nel passaggio dalla madrea alla prole nn viene praticamente modificato , diversamente da quello nucleare che varia per il 50 % da una generazione all'altra attraverso l'orologio molecolare del DNAmt l'eta di eva mitoconbdriale , cioe la donna da cui tutti noi deriviamo risalew a 150 000 milioni di anni fa . |
Una teoria può esserre provata da un esperimento. Ma nessun percorso guida dall'esperimento alla nascita di una teoria |
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Patrizio
Moderatore
Città: Barcellona
1914 Messaggi |
Inserito il - 02 giugno 2008 : 11:12:21
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DNAmt...alto tasso di mutazione e hai detto che ci sei? la variabilita' pensi sia legata solo a mutazioni puntiformi? la variabilita' e' per la MAGGIORPATE alle duplicazioni segmentali e qui hanno un ruolo importante i crossing over
come dici tu ... a distanza di milioni di anni avremmo avuto un mitocondrio a tre teste |
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terreno85
Utente Junior
235 Messaggi |
Inserito il - 02 giugno 2008 : 13:06:36
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il DNAmt è soggetto a molte mutazione perche come te sai la RNA polimerasi che trascrive i geni mtnn hanno la capacita di correzione delle bozze , inoltre la catratteristica dei mitocondri di produrre ATP in condizione aerobiche aumenta notevolmete la quantità di radicali dell' o2 .......sai benissimo la loro funzione ! Per cui nn mi dire che il Dnamt non ha un altp tasso di mutazione in relazione OVVIAMENTE al DNA nucleare ! Visto che sono ereditate dalla femmina , ci si aspetta che il DNAmt DELLA MADRE e del figlio sia uguale , percio mettendo in relazioni il tasso di sostituzione con il tempo si puo determinare il periodo in cui le diverse proteine omologhe facevano parte di un gene ancestrale ! COme ho detto prima mi stbilisce il periodo in cui è avvenuta speciazione
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Una teoria può esserre provata da un esperimento. Ma nessun percorso guida dall'esperimento alla nascita di una teoria |
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terreno85
Utente Junior
235 Messaggi |
Inserito il - 02 giugno 2008 : 13:09:00
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e poi nn capisco perche devi usare aforismi che " scusami " ma capisci solo te ! Cosa significa adesso mitocondrio a tre teste ? Per cortesia mi puoi spiegare a cosa ti riferisci |
Una teoria può esserre provata da un esperimento. Ma nessun percorso guida dall'esperimento alla nascita di una teoria |
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Patrizio
Moderatore
Città: Barcellona
1914 Messaggi |
Inserito il - 02 giugno 2008 : 13:16:01
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...quanto mi scoccia avere sempre ragione
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Discussione |
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