Questa discussione l'ho trovata un po' per caso. Forse sarebbe meglio spostarla dagli argomenti off-topics o ben pochi altri ti risponderanno.
Spero di non essere troppo in ritardo..
Non č che ci sia da tenerci un simposio sull'effetto Pasteur.
Dai miei appunti di Biotech delle Fermentazioni (a domani l'esame tra l'altro):
Alcuni lieviti mostrano diminuzione della velocita' di consumo di zucchero in aerobiosi con parziale inibizione dei processi fermentativi. Tali effetti passano sotto il nome di effetto Pasteur, che si riferisce agli effetti complessivi che la presenza o meno di ossigeno esercita sul metabolismo dei lieviti. E' noto che processi di respirazione sono piu' favorevoli da un punto di vista metabolico (soprattutto energeticamente) rispetto ai processi fermentativi; quindi per raggiungere la stessa resa cellulare č necessario un minor consumo di zucchero in respirazione. Conseguentemente il flusso glicolitico e' piu' basso in aerobiosi. L'inibizione della fermentazione in aerobiosi e' spiegabile osservando le diverse affinita' che la piruvato deidrogenasi e la piruvato decarbossilasi possiedono per il substrato; PDH e' molto piu' affine e solo quando la concentrazione di piruvato supera la soglia di saturazione e' possibile registrare fenomeni fermentativi. L'effetto Pasteur e' strettamente relazionato con l'azione della fosfofrutto chinasi (PFK). Questo enzima e' inibito da alti livelli di ATP (che si riscontrano spesso in aerobiosi quando la fosforilazione ossidativa e' a pieno ritmo), causando quindi la diminuzione del consumo di glucosio. Il fenomeno opposto a tutto cio' e' chiamato effetto Crabtree