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M.G.9
Nuovo Arrivato
2 Messaggi |
Inserito il - 03 settembre 2008 : 21:55:59
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Sono disperata, forse mi perdo in un bicchiere d'acqua, ma nè su internet nè sui libri sono riuscita a trovare una decrizione del tutto esauriente di questa procedura.. ecco i miei dubbi..nel sequenziamento secondo Maxam e Gilert viene descritto che il dna è suddiviso in 4 provette in cui avvengono le demolizioni di specifiche basi..ma è sempre la stessa molecola nelle 4 provette o sono 4 parti diverse della stessa?? perchè da come spiegano sembrano diverse, ma se è cos' non ha molto senso.. seconda domanda.. se in una provetta ho solo una molecola di dna come faccio ad ottenere diversi frammenti aventi l'estremità marcata in comune? forse ci sono più molecole nella stessa provetta? o forse l'esperimento viene ripetuto più volte??grazie mille davvero a chi mi saprà aiutare..in conclusione.. quante sono le provette, cosa c'è dentro e quante volte viene ripetuto il processo.. grazie, grazie, grazie..
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 04 settembre 2008 : 09:14:29
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E' sempre la stessa sequenza, ma hai più di una molecola di DNA ovviamente (es. estratte da più cellule o amplificata da PCR) |
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M.G.9
Nuovo Arrivato
2 Messaggi |
Inserito il - 04 settembre 2008 : 09:59:20
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..Grazie.. lo sapevo che era una risposta "banale" ma io potevo solo immaginarlo, dal momento che dappertutto c'è scritto: una molecola di DNA divisa in quattro parti.. così si capisce che la molecola è una e nelle quattro provette ce ne sono parti diverse e la cosa non aveva assolutamente senso!! grazie ancora.. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
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la_fra
Utente
750 Messaggi |
Inserito il - 04 settembre 2008 : 20:14:20
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all'epoca sicuramente per estrazione e purificazione da più cellule perchè la PCR non l'avevano ancora inventata..almeno mi pare che con maxam&gilbert siamo ancora negli anni '70.. |
Doctors are men who prescribe medicines of which they know little, to cure diseases of which they know less, in human beings of whom they know nothing (Voltaire) |
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