All’interno delle varie aree del sito del bioindustry park Canavese, è possibile leggere un documento molto interessante del 2006, che traccia un quadro complessivo e molto ben fatto dello stato della bioinformatica. Si intitola: la sfida della bioinformatica: l’integrazione della complessità .
Consiglio l’ottima relazione di Alberto Baldi e Fabrizio Conicella sia a coloro che di bioinformatica non sanno molto, sia a quanti invece già ne masticano e magari ne hanno fatto la loro attività quotidiana. I primi, perchè la relazione traccia una sorta di mini storiografia della nostra scienza preferita, delineandone chiaramente l’importanza e le sfide. I secondi invece potranno fare il punto della situazione, avere un documento che cerca anche di tracciare qualche interessante scenario futuribile (quello che gli autori indicano come “problemi attuali e soluzioni in divenire”), che potrà essere verificato da qui a pochi anni.
Il documento non vuole essere una esaustiva indagine di ogni settore in cui la bioinformatica dà il suo contributo (cosa che per altro non credo sia fattibile, visto come si ampliano velocemente i settori interessati); non è un paper in cui vengono collezionati liste infinite di link a tools e database online.
Può però essere una base da cui prendere spunto. L’approccio che viene seguito è molto ben strutturato, è un ottimo esempio, a mio modesto parere, di come si possa fare comunicazione scientifica precisa, puntuale, ma non boriosa.
Più di una volta mi è stato chiesto di scrivere parte di progetti di grosse dimensioni, cordate di compagnie e fondazioni che debbono partecipare a progetti sponsorizzati da fondi europei. Avere allora un documento tale da cui fare copia/incolla mi sarebbe stato molto utile.