Urge centro nazionale controllo per contagio influenza aviaria
Maggiore coordinamento sul territorio, azioni tempestive e stop alle lungaggini burocratiche. Sono queste le prime condizioni essenziali per affrontare uneventuale pandemia di influenza aviaria.
Maggiore coordinamento sul territorio, azioni tempestive e stop alle ''lungaggini burocratiche''. Sono queste le prime condizioni essenziali per affrontare un'eventuale pandemia di influenza aviaria. I veterinari italiani non hanno dubbi: proprio il coordinamento tra regioni e centro rappresenta l'anello debole in vista di un efficace piano di prevenzione contro il rischio di diffusione del virus dei polli e per questo e' ''urgente'' la creazione di un Centro nazionale di controllo delle malattie animali. A puntare i riflettori su quella che potrebbe rivelarsi una 'falla' molto pericolosa nei piani per far fronte al rischio, ormai sempre piu' concreto, di una pandemia di influenza aviaria, e' il segretario nazionale del Sindacato italiano dei veterinari di medicina pubblica (Sivemp) Aldo Grasselli. Il rischio che il virus dell'influenza aviaria H5n1 'faccia il salto' trasformandosi in un agente infettivo anche per l'uomo e scatenando una pandemia a livello mondiale, avvertono gli esperti, si fa dunque sempre piu' concreto ed e' necessario prepararsi all'emergenza, a partire dalla prima catena di monitoraggio che e' proprio rappresentata dai veterinari. Per questo, l'emergenza legata al virus dei polli sara' uno dei temi al centro del Congresso nazionale della Sivemp, in programma a Genova dal 15 al 17 settembre: ''Il virus dei polli - ha spiegato Grasselli - e' gia' presente, anche sul nostro territorio, in varianti non contagiose per l'uomo e in passato, grazie ad un monitoraggio costante, sono stati abbattuti interi allevamenti di polli o tacchini in presenza di casi accertati della malattia.
Ma il pericolo e', ora, la pandemia tra gli uomini e per prevenire una simile emergenza il primo passo e' proprio intensificare l'attivita' di monitoraggio sugli allevamenti, dal momento che il virus si trasmette attraverso gli animali''. Un compito impegnativo che trova pero' pronta la rete dei veterinari italiani: ''i servizi veterinari pubblici sono diffusi capillarmente sul territorio - ha detto Grasselli - e sono dunque in grado di attuare un monitoraggio attento ed esteso''. In altre parole, a mancare, sottolinea il segretario Sivemp, ''non sono le competenze o la strutturazione capillare del sistema di controllo, quanto un effettivo coordinamento tra i servizi territoriali, gli assessorati regionali alla sanita' e il centro rappresentato dal ministero della Salute''. Al ministro Storace, dunque, i veterinari chiedono (e lo ribadiranno in occasione del loro congresso) una ''maggiore attenzione politica'' e, soprattutto, piu' coordinamento in vista della probabile emergenza: ''E' fondamentale, in caso di pandemia - ha rilevato Grasselli - che ci sia un organismo agile di controllo e monitoraggio in grado di dare indicazioni precise per consentire ai referenti istituzionali di prendere decisioni e dare risposte immediate. In questi frangenti, infatti, non ci sarebbe tempo per lungaggini o passaggi burocratici e la tempestivita' delle risposte da adottare risulterebbe vitale. Da qui - ha ribadito - la nostra richiesta di creare urgentemente un Centro nazionale per il controllo delle malattie animali, con funzione permanente di monitoraggio e controllo ed il compito di definire metodologie immediate di intervento in caso di necessita', ovviando cosi' agli attuali 'tempi lunghi' delle decisioni''. Nelle emergenze infatti, avverte Grasselli, ''la catena di comando deve essere corta e il polso deve essere in mano a una struttura autorevole, come appunto un Centro Nazionale che coordini i monitoraggi e definisca una strategia unitaria''. Ma sul tavolo congressuale dei veterinari ci saranno anche altri temi 'scottanti''. Non ultimo quello relativo al mancato rinnovo del contratto di categoria: ''Se non ci sara' una risoluzione in tempi brevi, anche alla luce del recente incontro con il ministro Storace - ha concluso Grasselli - saremo pronti ad adottare ogni misura di protesta e a dare il via agli scioperi''.
Fonte: (13/09/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag:
influenza,
aviaria
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