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Importazione uccelli bloccata da UE per aviaria

Uccelli migratori


Alcuni consigli per evitare rischi di contagio e l'alimentazione

Tra provvedimenti e consigli l'Unione europea cerca di arginare l'avanzata dell'influenza aviaria, come lo stop all'importazione di uccelli vivi e non mangiare uova crude.
Importazioni. Gli stati membri della Ue hanno approvato la proposta della Commissione europea di vietare l'importazione di uccelli vivi in gabbia da Paesi terzi. Nel provvedimento non sono inclusi i pollami per scopi commerciali. La proposta è stata approvata dal Comitato permanente sulla catena alimentare e la salute animale. "Tali misure - si legge nel comunicato diffuso dalla Commissione - che seguono la scoperta di una forma altamente patogenica di influenza aviaria in un uccello tenuto in quarantena in Gran Bretagna la scorsa settimana, puntano a rafforzare ulteriormente le difese della Ue contro il virus".
Deroghe. Previste alcune deroghe. Gli uccelli potranno essere spostati tra zoo riconosciuti e istituzioni simili. Sarà inoltre possibile importare uova di uccelli diversi dal pollame, se i gusci saranno disinfettati all'arrivo o se sono inviati a giardini zoologici.
Quarantena.
Per quanto riguarda gli uccelli che accompagnano i loro proprietari, gli Stati membri possono autorizzare non più di cinque volatili al seguito dei loro proprietari in arrivo da Paesi terzi a condizione di aver superato una quarantena di trenta giorni in Paesi terzi convenzionati. Altrimenti, dovranno essere soggetti ad una quarantena di trenta giorni in uno Stato membro di destinazione.
Vaccini e test. In alternativa alla quarantena, tali volatili potranno essere ammessi se sono stati vaccinati contro l'influenza aviaria, o sono risultati negativi ai test per la malattia in un periodo di isolamento di dieci giorni prima di essere spostati. Le decisioni prese oggi saranno valide fino al 30 novembre. Prima di quella data, il Comitato permanente dovrà rivedere la situazione.
No alle uova crude. L'Unione europea consiglierà di non consumare uova crude e di cuocere bene la carne dei volatili per evitare qualsiasi rischio di contagio da virus dell'influenza aviaria, secondo quanto affermano due quotidiani in edicola domani, il 'Financial Times' e la 'Frankfurter Allgemeine Zeitung'. L'avvertimento, in nome del principio di precauzione - scrivono i giornali - emanerà dall'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa), organismo dell'Ue con sede a Parma.
Nessuna prova. "Non abbiamo alcuna prova che il virus possa essere trasmesso attraverso il cibo. Ma, teoricamente, non possiamo neppure escludere che sia possibile che ciò avvenga", ha dichiarato il direttore scientifico dell'Efsa, Herman Koeter. Tuttavia - ha aggiunto - "se non si mangiano uova crude e si cuoce con cura il pollame non dovrebbero esserci problemi".

Fonte: LaRepubblica (26/10/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: aviaria, alimentazione
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