Azioni concrete per ottimizzare l'efficienza della ricerca

Una relazione elaborata su richiesta dell'Unità Valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (STOA) del Parlamento europeo chiede che siano avviate azioni concrete per migliorare l'ef

Una relazione elaborata su richiesta dell'Unità Valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (STOA) del Parlamento europeo chiede che siano avviate azioni concrete per migliorare l'efficienza della ricerca finanziata con fondi pubblici.
La relazione, la cui stesura è stata curata da Walter Gränzer del Politecnico di Monaco di Baviera (Germania), mira a fornire al Parlamento soluzioni pratiche per potenziare l'efficienza della ricerca sperimentale, il funzionamento delle infrastrutture e dei procedimenti tecnici della ricerca.
Il dott. Gränzer sostiene che sotto molti aspetti le strutture della ricerca funzionano in modo analogo alle imprese commerciali e che i singoli procedimenti della ricerca sono paragonabili alle fasi di creazione del valore nell'economia commerciale. La relazione afferma tuttavia che "alcuni procedimenti della ricerca e le infrastrutture utilizzate racchiudono un potenziale significativo per l'ottimizzazione dell'efficienza".
Prendendo a esempio la ricerca nel campo delle biotecnologie, la relazione suggerisce diversi approcci volti a incrementare l'efficienza. Innanzitutto essa si riferisce a uno strumento di ricerca nelle banche dati sviluppato dagli Stati Uniti, utilizzato oltre 50 milioni di volte al mese, e chiede che sia introdotto in Europa uno strumento analogo.

Il "Scientific Methods Server" (server dei metodi scientifici, SMS) farà sì che le metodologie relative alla ricerca biotecnologica siano gratuitamente disponibili on line e comporterà una notevole riduzione del tempo richiesto per individuare e ottimizzare un metodo scientifico destinato alla ricerca. "L'SMS fornisce on line i metodi di ricerca di un settore specialistico come la biotecnologia, in modo tale che un ricercatore dello stesso settore accademico può utilizzarli facilmente", spiega la relazione.
In secondo luogo la relazione stabilisce che esistono numerosi procedimenti di ricerca che trarrebbero vantaggio dall'automazione e dall'introduzione di procedure operative standardizzate. Essa afferma inoltre che "solo nella chimica delle proteine esistono, per esempio, processi di base ricorrenti quali la rimozione, l'estrazione, la concentrazione, la digestione e la cattura proteica". Se da un lato l'automazione rappresenterà ovviamente una sfida strutturale e intellettuale, dall'altro il dott. Gränzer sostiene che in definitiva essa ridurrà i tempi e i costi della ricerca e migliorerà la qualità e la riproducibilità dei risultati.
Nel settore della biotecnologia, la relazione conclude che l'attuazione dell'SMS e dell'automazione stessa comporterebbero un risparmio in termini di tempo pari al 25 per cento. Essa propone in seguito un elenco di altri 20 "strumenti di efficienza" il cui scopo è "adeguare le infrastrutture della ricerca in Europa ai requisiti del XXI secolo".
Oltre agli strumenti definiti nel corpo centrale della relazione, questa esorta il Parlamento ad attuare tre misure supplementari: la creazione di un forum in formato cartaceo o on line dedicato all'efficienza nel settore della ricerca, la costituzione di un gruppo di esperti per la valutazione dell'efficienza delle attività di ricerca finanziate con fondi pubblici e l'istituzione di un "Osservatorio europeo dell'innovazione" incaricato di scoprire le innovazioni promettenti e promuoverne l'applicazione commerciale.
"L'Europa deve sviluppare nuovi metodi per migliorare le prestazioni della ricerca", conclude la relazione. "[N]on ci si deve aspettare che [?] il libero funzionamento dei mercati risolva il problema. Per ottenere il livello di competitività richiesto dall'Europa occorrono sforzi notevoli. È pericoloso aspettare che le soluzioni vengano da sole".

Fonte: (03/03/2006)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: ricerca

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