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Un lieve tasso alcolemico risulta protettivo in caso di trauma cranico

Lastra cranio


Si ipotizza che l'alcol abbia un ruolo neuroprotettivo nei confronti dei danni secondari

I pazienti che arrivano in ospedale con trauma cranico e con un tasso alcolemico da lieve a moderato hanno una mortalità entro un giorno inferiore rispetto a quelli che invece hanno un tasso alcolemico nullo. Homer C. N. Tien e colleghi del Sunnybrook Health Sciences Centre dell’Università di Toronto sono giunti a questa sorprendente conclusione dopo aver analizzato le cartelle cliniche di 1158 pazienti consecutivi con una diagnosi di trauma di I livello e lesioni cerebrali tra il 1988 e il 2003.
Secondo quanto riportato nell’articolo apparso sulla rivista “Archives of Surgery” il consumo di alcol rappresenta il maggior fattore di rischio per traumi. Da un terzo a metà di tutti i pazienti ricoverati con un trauma sono intossicati al momento dell’incidente.

Tuttavia, non è chiaro l’effetto dell’alcol sul recupero dei pazienti dopo un incidente con un trauma cranico e lesioni cerebrali, una delle principali cause di morte tra i giovani.
Studiando uomini e animali si è giunti alla conclusione che l’alcol potrebbe avere un ruolo neuroprotettivo, impedendo alla lesione di peggiorare una volta verificatasi.
Dei pazienti considerati dallo studio, 315 avevano una concentrazione alcolica nel sangue da bassa a moderata (da 0 a 230 mg per dl); 103 avevano un tasso alto (230 mg per dl o più alto); di questi 403 sono morti in ospedale. Chi aveva un tasso alcolico da lieve a moderato avevano anche una probabilità di decesso in ospedale entro il primo giorno inferiore a quelli con tasso nullo (27,9% contro il 36,3%). E' da notare comunuque, che i soggetti con tasso alcolemico elevato sono risultati quelli con la mortalità più alta.
Pur considerando anche altri fattori che potrebbero aver inciso sul rischio di morte – trasfusioni di sangue, gravità delle lesioni e circostanze dell’incidente – il tasso alcolemico lieve e moderato è risultato ancora una volta associato a un minore rischio di morte.
Gli autori dello studio ipotizzano che ciò sia dovuto al fatto che probabilmente l’alcol è in grado di proteggere il cervello dai danni secondari che avvengono quando le cellule nervose danneggiate continuano a essere in carenza di ossigeno.

Redazione MolecularLab.it (28/12/2006)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: alcol, trauma cranico
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