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Una variazione genetica aumenta longevità e mantiene la mente lucida

Placche di colesterolo nella parete interna aorta


La variante modifica le particelle di colesterolo prevenendo la formazione di placche aterosclerotiche

Una variazione genetica aiuta le persone a vivere oltre i novant’anni e protegge anche le facoltà cognitive e mnemoniche. È quanto emerso da una ricerca svolta da ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine, in Israele, e pubblicata sull’ultimo numero di Neurology, la rivista dell’American Academy of Neurology.
La variante genica modifica le particelle di colesterolo presenti nel sangue, rendendole più grandi del normale, e impedisce in questo modo che si incastrino e si infiltrino nel tessuto vascolare, un passaggio questo che prelude alla formazione di placche aterosclerotiche.
Sono stati presi in esame 158 ebrei askenaziti ultranovantacinquenni che vivono in Europa orientale ed è stato osservato che le funzioni cerebrali di quanti erano portatori della variante genetica erano decisamente più brillanti di quelli che non ne erano portatori.
Successivamente sono stati analizzati altri 124 askenaziti di età compresa fra i 75 e gli 85 anni, e i risultati precedenti sono stati confermati.
"È possibile che questa variazione genica protegga anche dall’insorgenza dell’Alzheimer" ha detto Nir Barzilai, che ha diretto lo studio e ha anche sottolineato che fino ad oggi sono state condotte poche ricerche per identificare le cause della longevità in persone straordinariamente anziane. "Studiando questi centenari si spera di riuscire a capire quali sono i fattori che abbassano il rischio di malattia che colpisce la gran parte della popolazione già ad età molto inferiori e a capire l’importanza dei diversi fattori genetici, nella speranza di riuscire in futuro a sviluppare farmaci che possano mimare gli effetti di queste variazioni geniche".

Redazione MolecularLab.it (03/01/2007)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: aterosclerosi, colesterolo, mente
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