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Secondo il Censis il 75% degli italiani pensa che si possa guarire da tumori

Chirurgo


La maggioranza degli italiani è fiduciosa ma lamenta alcune carenze nel rapporto con i medici e con le strutture

Secondo il rapporto Oncologia e sanità, realizzato su 1.000 italiani dal Forum per la ricerca biomedica del Censis e a Roma al ministero della Salute, il 75% degli italiani pensa che si possa guarire da un tumore, anche se il 68% sostiene che in caso di guarigione siano necessari controlli medici a lungo termine.
Gli italiani davanti ad una diagnosi di cancro, provano per prima cosa un sentimento di paura, sia che si trovino nel ruolo di malati che di familiari del malato. Il 37,8% per prima cosa si spaventa e al 35,8% viene voglia di reagire mentre il 21,5% è colpito da depressione e il 15,1% da rabbia.
Secondo il rapporto però per i pazienti il problema maggiore è quello di trovare lo specialista e la struttura a cui rivolgersi: questo problema è lamentato dal 39,4% degli italiani e fino al 60% dei pazienti del Sud e isole.
Il 33% del campione si lamenta del rapporto psicologico e relazionale con medici e infermieri, mentre il 32,1% si lamenta della qualità dei servizi di ricovero, il 30,1% della scarsa rapidità d'accesso agli esami e, infine, il 20,2% del medico di medicina generale a cui viene imputato scarsa disponibilità e attenzione dopo il ritorno a casa.
Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis spiega che il cancro è percepito dalle persone come una malattia personale, che incute ancora panico e fa sentire soli di fronte al male e questo a causa di un percorso che appare senza figure di riferimento fisse che possano servire di conforto umano. Mentre per quanto riguarda la diagnosi, gli italiani lamentano una comunicazione troppo fredda e asettica da parte del medico e le poche informazioni sulla malattia e sui centri più adeguati a cui rivolgersi.
Francesco Maietta, uno degli autori dell'indagine, spiega che sono messi all'indice anche l'eccessiva rotazione dei medici durante i cicli di cura, i pareri discordi sulle terapie e gli effetti collaterali. Una volta tornati a casa i problemi diventano l'inadeguata rete di cure domiciliari e l'iter per i controlli e i programmi di sostegno, spesso lunghi e complicati.

Redazione MolecularLab.it (02/02/2007)
Pubblicato in Percezione e problemi biotech
Tag: tumori
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