In arrivo il vaccino contro la meningite da meningococco B
Il vaccino prodotto da Novartis con un'innovativa tecnica, sperimentato su 150 neonati, ha dato ottimi risultati e il suo arrivo sul mercato è previsto per il 2011
Da Novartis Vaccines arriva il principio vaccino contro la meningite B indirizzato soprattutto ai neonati, il gruppo più colpito da questa patologia. La sperimentazione in fase II condotto in Gran Bretagna su una popolazione di 150 neonati, ha dimostrato la sua efficacia. La meningite colpisce ogni anno nel mondo oltre un milione di individui, la metà dei casi registrati è causata dal meningococco B, che ha un tasso di mortalità del 10-20% e che infetta soprattutto neonati e bambini. La tecnica usata per la produzione di questo vaccino, fallita in precedenza con procedure tradizionali, è stata chiamata reverse vaccinology poiché adotta un approccio opposto a quello standard. Rino Rappuoli, responsabile Ricerca della divisione vaccini della Novartis e una delle massime autorità internazionali nel campo dei vaccini, ha spiegato: Le due fasce di età più a rischio per il meningococo B sono quelle da zero a 5 anni e da 15 a 19 anni. Il batterio colpisce bambini sani e risulta letale nel 10-20% dei casi. Nei casi di soggetti venuti a contatto con l'infezione, gli antibiotici sono importanti nel prevenire la malattia, ma se ci sono già sintomi è troppo tardi.
Rappuoli spiega che questo batterio è presente nell'apparato respiratorio 10% della popolazione, in forma innocua, diventa pericoloso quando entra nel circolo sanguigno o arriva al tessuto nervoso centrale delle meningi. Il meningococco B si trasforma in patogeno solo in 1 caso su 100.000 e, attualmente, non si conoscono i motivi per cui in alcuni individui causa la malatttia e in altri no. Il decesso del paziente può verificarsi entro 24 ore dall'infezione, e il 20% di chi sopravvive riporta gravi danni neurologici o la perdita di arti. Proprio perché il batterio è molto diffuso, l'unico mezzo per contenerlo è la vaccinazione. Rappuoli ha spiegato la tecnica, di cui è l'inventore, che ha permesso la messa a punto del vaccino anti-meningite: Inizialmente abbiamo decodificato l'intera mappa genetica del meningococco B, in seguito abbiamo utilizzato queste informazioni per la formulazione del vaccino, cercando di colpire il punto debole del microrganismo. Proprio perché parte dal DNA del microrganismo e non, come avviene tradizionalmente, dal batterio coltivato in laboratorio, la rivoluzionaria metodica è stata chiamata reverse vaccinology, a ritroso, appunto. Secondo i dati presentati al Congresso della Società europea per le malattie pediatriche infantili (Espid), in corso a Graz, il vaccino di Novartis nei test si è dimostrato efficace. Il vaccino è stato somministrato a 150 neonati sani, con una serie di 3 vaccinazioni (a 2, 4 e 6 mesi di età, più un richiamo a 12 mesi), ed ha indotto una risposta immunitaria positiva in una percentuale vicina al 100%. I neonati hanno sviluppato anticorpi in grado di uccidere i batteri. Rappuoli sottolinea che questo è un caso evidente in cui la Ricerca italiana ha dato davvero prova di eccellenza. Infatti è l'Italia per prima, ad iniziare la sperimentazione di fase III del nuovo vaccino, che sarà prodotto dagli stabilimenti Novertis di Siena e distribuito in tutto il mondo. Il suo arrivo sul mercato è previsto per il 2011.
Redazione (15/05/2008)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag:
Novartis,
reverse vaccinology,
meningococco,
vaccino,
meningite
Vota:
Condividi:
|
|
- Ultime.
- Rilievo.
- Più lette.
|