Consumare cioccolato fondente per prevenire malattie cardiovascolari
Il cioccolato fondente, consumato in dosi moderate, 6,7 grammi al giorno, esplica un effetto anti-infiammatorio che riduce il rischio di malattie cardiovascolari
Da uno studio di popolazione dai Laboratori di Ricerca dell'Università Cattolica di Campobasso, in collaborazione con l'Istituto dei Tumori di Milano, arriva una buona notizia per i golosi: 6,7 grammi di cioccolato fondente al giorno rappresentano la quantità ideale per garantirci un effetto protettivo contro l'infiammazione e le malattie cardiovascolari che ne derivano. La scoperta, pubblicata sulla rivista specializzata Journal of Nutrition, organo ufficiale della Società Americana di Nutrizione, viene da uno dei più grandi studi epidemiologici mai condotti in Europa, il Progetto Moli-sani, che ha coinvolto finora oltre 20.000 abitanti del Molise, studiando i quali i ricercatori han puntato l'attenzione sui meccanismi che regolano i processi infiammatori. E' noto che uno stato infiammatorio cronico sia un fattore che può aumentare il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare, dall'infarto cardiaco all'ictus cerebrale, è importante quindi poter controllare i fenomeni infiammatori, e per far questo il Marker più promettente è la Proteina C Reattiva, rilevabile con una analisi ematica. confrontando i valori di questa proteina nel sangue delle persone esaminate con le quantità di cioccolato che queste mangiavano abitualmente, i ricercatori hanno identificato, su circa 11.000 soggetti, 4.849 persone tutte in buona salute e senza fattori di rischio (quindi con colesterolo, pressione arteriosa ed altri parametri normali).
Di questi, 1.317 non consumavano alcun tipo di cioccolato, mentre 824 ne consumavano regolarmente, ma solo quello fondente. Romina Di Giuseppe, autrice della ricerca, dice che "Siamo partiti dall'ipotesi che l'elevato contenuto in antiossidanti dei semi di cacao, in particolare flavonoidi e altri polifenoli, potesse avere un effetto positivo sullo stato infiammatorio. Ed il risultato è stato molto incoraggiante: le persone che mangiano abitualmente cioccolato fondente in quantità moderata risultano avere nel sangue valori di proteina C reattiva significativamente più bassi. In altri termini il loro stato infiammatorio viene significativamente ridotto" Lo stato infiammatorio viene ridotto del 17%, una piccola percentuale, ma sufficiente a ridurre il rischio predetto di essere colpiti da una malattia cardiovascolare di un terzo nelle donne e di un quarto negli uomini. Le quantità di cioccolato sono però molto importanti, si parla di un consumo moderato, l'ideale sarebbero 6,7 grammi al giorno, oltre i quali l'effetto protettivo tende a perdersi. Riguardo il cioccolato al latte Di Giuseppe spiega che "studi condotti in precedenza hanno dimostrato che il latte interferisce nell'assorbimento dei polifenoli. Ecco perché in questo studio abbiamo considerato solo il cioccolato fondente". Inoltre la ricercatrice spiega che, per evitare nella ricerca interferenze dovute ad altri fattori quali vino, frutta, attività fisica "aggiustato per tutti quei fattori. Cioè, abbiamo valutato il peso di ciascuno di loro. Ma l'effetto positivo del cioccolato rimane e questo ci fa pensare che sia reale" Licia Iacoviello, capo del Laboratorio di Epidemiologia Genetica ed Ambientale dell'Università Cattolica di Campobasso e responsabile del Progetto Moli-sani, commenta "Questa ricerca è il primo risultato scientifico che pubblichiamo sul progetto Moli-sani. Consideriamo questo risultato l'inizio di una serie di dati che potranno darci una visione innovativa di come si possa fare prevenzione nella vita di tutti i giorni, sia verso le malattie cardiovascolari che i tumori". Giovanni de Gaetano, Direttore dei Laboratori di Ricerca della Cattolica di Campobasso, aggiunge "Forse dovremo ora rivedere la famosa piramide della dieta mediterranea e togliere il cioccolato fondente dall'insieme dei dolci considerati nocivi per la nostra salute".
Redazione (08/10/2008)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
cioccolato,
cardiovascolare
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