Ancora freni alle bio-banche in Italia per conservazione staminali e cordone ombelicale
La legge italiana ostacola la creazione di bio-banche e non offre pari opportunità sanitarie ai cittadini, ai quali non resta che rivolgersi all'estero
Il 26 febbraio scorso il Ministro Maurizio Sacconi ha firmato l'ordinanza "disposizioni in materia di conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale" che regola la raccolta e la conservazione di sangue da cordone ombelicale. L'ordinanza "recepisce le norme introdotte dall'articolo 35 del decreto legge 207/2008 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti ), recentemente approvato dal Parlamento". In una nota esplicativa riguardo "dichiarazioni circa un presunto divieto di conservazione del sangue cordonale, ad uso autologo, presso banche private estere" si può leggere che "L'esportazione di campioni di sangue cordonale ad uso autologo continua quindi ad essere autorizzata secondo modalita' analoghe a quelle precedentemente in vigore e la nuova ordinanza disciplina la conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale sulla base dei criteri di appropriatezza clinica e scientifica, promuovendo la donazione allogenica, considerata obiettivo del Servizio Sanitario Nazionale, e quella autologa, se dedicata al neonato e al consanguineo affetti da malattie trattabili con cellule staminali, e a scopo precauzionale nel caso di famiglie a rischio per le stesse patologie, ampliando le possibilita' di raccolta per uso autologo rispetto alle precedenti ordinanze".
In questo contesto l'onorevole Antonio Palagiano, Capogruppo Idv in Commissione Affari Sociali, dichiara che "L'istituzione e organizzazione di una bio-banca italiana del sangue del cordone ombelicale, ricco di cellule staminali, non può essere rimandata all'infinito e l'abolizione della possibilità di raccolta autologa mi sembra soltanto un'ulteriore dimostrazione di quanto questo Governo sia reazionario e antiprogressista, alla stregua della discussione sul testamento biologico" commentando il parere contrario del governo all'ordine del giorno, presentato al decreto "milleproroghe" in votazione alla Camera. il deputato dell'Idv continua "Le cure attraverso le cellule staminali non sono un'utopia, ma una realtà. Attraverso queste cellule possono essere curate malattie quali la leucemia linfoblastica, il neuroblastoma, l'anemia plastica, il retino blastoma e diverse altre. Per questo motivo in quasi tutti i Paesi del mondo esistono delle bio-banche pubbliche nelle quali è possibile conservare il cordone ombelicale e metterlo a disposizione della scienza e della medicina, in invece Italia no. La loro istituzione era stata prevista da un decreto del 2005 ma è stata sempre prorogata, e purtroppo continua ad esserlo". Palagiano trova pure insensato il divieto della raccolta autologa dando esclusivamente la possibilità di donare le staminali. Non c'è da stupirsi se molte donne decidono di conservare il proprio cordone ombelicale in bio-banche estere. L'onorevole conclude "Questo Governo non sta facendo nulla per garantire un'assistenza sanitaria omogenea su tutto il territorio, per tutte le classi sociali ed aperta alle innovazioni scientifiche e tecnologiche. Continueremo ad essere il fanalino di coda d'Europa e gli Italiani saranno costretti a spedire il sangue cordonale in Svizzera, a crioconservare gli embrioni in Spagna e a fare la diagnosi pre-impianto in Inghilterra, nella speranza di morire all'estero, affinché non vi sia la scure di quel testamento biologico oscurantista ed anticostituzionale che il quarto Governo Berlusconi si accinge a varare".
Redazione (09/03/2009)
Pubblicato in Analisi e Commenti
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