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La Ricerca in Italia, il punto di vista di Maiani e Tabellini

Luciano Maiani, presidente del CNR


Il Presidente del CNR ed il Rettore della Bocconi, discutono del futuro e dei problemi del sistema Italia, ed un confronto con l'estero

Di seguito una sintesi di un"intervista rilasciata dal Prof. Maiani, Presidente del CNR, ed il Prof. Tabellini, Rettore dell"Università Bocconi di Milano.
Entrambi i professori hanno risposto ad una serie di domande fatte dal pubblico sulla Ricerca in Italia, il suo futuro ed i suoi problemi.

Il prof. Maiani ha insistito sul tentativo che il CNR sta facendo di aumentare il suo trasferimento tecnologico, anche se pensa che il CNR non possa sostituirsi ai Venture Capitalist che, in quanto tali, potrebbero anche fallire nel credere a certi brevetti che non hanno uno sviluppo commerciale. A tale proposito il CNR sta sviluppando delle figure che possano, all"interno della rete degli istituti di ricerca, individuare possibili brevetti interessanti.
Il problema dei concorsi viene invece affrontato in modo leggermente diverso: mentre Maiani sottolinea gli sforzi che saranno fatti con le nuove aperture dei concorsi, di valutare le singole proposte in base a fattori oggettivi della produzione scientifica portata come CV; il Prof. Tabellini ipotizza anche un superamento dei concorsi in favore di liste qualificate, dalle quali le università possano prendere i riferimenti per riempire le posizioni aperte.
Entrambi sottolineano come gli investimenti nella ricerca non sono del tutto sufficienti, e che mancano soprattutto le risorse economiche private: c"è ancora molto da fare nel trovare una buona interazione tra Industria ed Università. Delle incentivazioni in queste senso potrebbero essere di aiuto.

Ecco di seguito l"intervista rilasciata al Corriere.

Maiani: Per quanto riguarda la Ricerca in Italia ci sono punti di eccellenza, in istituti e centri, ma anche zone più arretrate.
Il problema fondamentale sono gli investimenti: tra i più bassi rispetto ai nostri competitori con scarso investimento dei privati (0.4% dl PIL, rispetto al 1.2-1.5 di altri paesi UE).
Anche lo stato investe ma senza sufficiente coraggio.
Tabellini: La ricerca in Italia è migliorato, ma molte sono le occasioni perdute, i nostri cervelli, mentre crescono in fretta i competitori in Europa.
Una parte della ricerca viene fatta in Università che soffrono di tanti problemi.
[Mentre all"estero le Università attraggono forti investimenti privati, in Italia si fanno grossi sforzi per mantenere un rapporto con il Ministero per i finanziamenti statali, a scapito però dei servizi offerti agli studenti ed alla ricerca]
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T: Bisogna aumentare la qualità della ricerca, e questa far da traino per il recupero di investimenti e risorse estere; anche le imprese devono essere più coinvolte: magari attraverso incoraggiamenti fiscali, come avviene all"estero.
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Risorse estere in Italia?
M: Mancano infrastrutture di ricerca orientati su progetti visibili e sostanziali: un ricercatore deve venire in Italia, perché può fare carriera, partecipando a progetti di prima grandezza.
Questo è il modo in cui si possono attirare cervelli dall"estero.
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Come si possono rendere più trasparenti carriere di professori universitari?
M: Cmq c"è una tendenza ad andare verso carriere orientate da dati oggettivi. Il CNR aprirà un era di concorsi, noi chiediamo che la produzione scientifica sia valutata da fattori come l"H factor, Impact factor e dal numero di citazioni nella produzione scientifica che il ricercatore porterà nel curriculum vitae.
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Master fatto in Italia, valido? Un PhD fatto all"estero?
T: In effetti i dottorati italiani sono meno strutturati rispetto all"estero, non sono in grado di competere con altre formulazioni fatte all"estero.
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Trasferimento tecnologico, cosa si fa al CNR?
M: Ci sono nel CNR figure dedicate a questo tipo. La nostra strategia è stata quella di strutturare la Rete Venture che avrà il ruolo di scouting delle idee all"interno del CNR per poi commercializzarle. Sono azioni che speriamo di sviluppare nei prossimi anni, insieme alla strutturazione di Spin-off.
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Quali strumenti finanziari usare per sviluppare la Ricerca, lo Stato e le banche in che modo possono aiutare?
T: Non c"è bisogno di vendere il patrimonio aureo, ci sono prima tanti inefficienze prima nel sistema pubblico che possono essere usate per aumentare i fondi a disposizione. Prima però bisognerebbe creare strutture indipendenti che abbiano il compito di allocare i fondi di ricerca in base a criteri di peer review.
Come migliorare la ricerca/industria: creare incentivi fiscali per i privati, ed immaginare meccanismi per cui il settore pubblico sia incentivato ad investire.
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CNR dopo riordino di Gelmini?
M: Penso che si possa utilizzare questo round di delegati, per migliorare. Anche se il CNR arriva dopo continui ri-assetti ed avrebbe bisogno di un periodo di stabilizzazione.
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Concorsi blindati: che fare?
T: Gli abusi ci sono stati, ma anche dove non ci sono, nella maggior parte dei casi, il concorso riflette una nostro modo di pensare l"università che è basata sulle procedure, piuttosto che gli esiti del processo: bisogna creare degli incentivi per allocare bene le risorse.
Credo che ci avvicineremo: è infatti in preparazione un decreto di legge per sostituire i concorsi con liste di abilitazione aperte tra cui le università che possono pescare per riempire le posizioni aperte
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CNR pubblico che partecipa al Venture capital privato?
M: Il CNR non deve fare il capitalista: deve affidare ad un"impresa esterna, che può fallire, la decisione se investire o no in certi brevetti.
Il Venture capital lo devono fare i capitalisti, anche se credo che una partecipazione del CNR potrebbe spingere ad investire in cose più a lungo termine di quanto non si faccia ora.
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Nelle università dominano 60enni, con scarsa possibilità di cambiamento
T: Il dissenso è una cosa positiva perché spinge ad un cambiamento: attenzione però che forse ci stiamo spostando verso una strada positiva.
Penso che ci sia del vero nelle differenze importanti di età nelle strutture, ci sono però alcuni posti in cui è anche un punto positivo, perché c"è una possibilità di cambiamento positivo.
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Pensate che le lauree brevi sono utili rispetto la qualità?
M: I prof hanno molto mediato, non hanno voluto cambiare il modo di insegnamento. All"estero le lauree brevi permettono di entrare nel mondo del lavoro. In Italia, le aziende preferiscono prendere qualifiche basse per pagarle poco: penso che faccia parte della difficoltà dell"industria ad investire.
T: Penso che abbia aumentato la mobilità internazionale degli studenti, con dei difetti di coordinamento per i quali USA/UK sono fuori da questa possibilità. Tra i punti negativi, uno scarso utilizzo delle lauree brevi, più che altro per il valore segnaletico di una laurea quinquennale rispetto ad una breve. Il lungo percorso di studi, è da attribuire ad altri cause: la durata dei fuori corso, e la durata eccessiva della scuola.
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Le istituzioni non sono dotate di trasferimento, in Germania più ricerca di base
M: Stiamo cercando di migliorare, l"incoraggiamento maggiore deriva non tanto dai brevetti, quanto dal lavorare insieme: ad esempio sui programmi di ricerca 2015 con piani tra università ed industria il CNR ha fatto molto, ma bisogna fare di più.


Luciano Maiani è autore o coautore di più di 150 pubblicazioni scientifiche sulla teoria delle particelle elementari, che hanno ricevuto ad oggi piu" di 12000 citazioni. E" autore di diverse serie di lezioni e relazioni a conferenze.
Presidente del CNR dal Marzo 2008
Scheda Prof. Luciano Maiani, Presidente del CNR

Guido Tabellini è professore di economia presso l"Università Bocconi dal 1994. E" Rettore dell"Università dal novembre 2008. Prima di rientrare in Europa, ha insegnato a Stanford e alla UCLA. E" membro onorario straniero dell"American Academy of Arts and Sciences; è fellow della Econometric Society e del Canadian Institute for Advanced Research. E" stato insignito del Premio Yrjo Jahnsson dalla European Economic Association. E" stato Presidente della European Economic Association.

Redazione MolecularLab.it (11/05/2009)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: ricerca, estero, Maiani, Bocconi, CNR, Tabellini
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