Un nuovo progetto dell'UE per guidare lo sviluppo di nano-materiali biologici nell'elettroni
Un nuovo progetto finanziato dall'UE ha lo scopo di mettere l'Europa all'avanguardia per quanto riguarda i nuovi sviluppi nell'applicazione di nano-materiali nei settori dell'elett
Un nuovo progetto finanziato dall'UE ha lo scopo di mettere l'Europa all'avanguardia per quanto riguarda i nuovi sviluppi nell'applicazione di nano-materiali nei settori dell'elettronica e della fotonica biologiche. Il progetto ONE-P ("Nano-materiali biologici per elettronica e fotonica: progettazione, sintesi, caratterizzazione, trattamento, fabbricazione e applicazioni") ha ricevuto uno stanziamento di 18 Mio EUR nell'ambito del Tema "Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione" (NMP) del Settimo programma quadro (7°PQ). Il progetto conta 28 partner provenienti da 10 Stati membri dell'UE.
Attualmente, la maggior parte dell'elettronica si basa su semi-conduttori a base di silicio. Questi conduttori hanno alti costi di realizzazione e la loro fabbricazione richiede molta energia e genera un grande volume di rifiuti. L'industria dei semi-conduttori in silicio è però molto affermata.
Il progetto ONE-P lavorerà sul settore, in rapida crescita, dei semi-conduttori biologici a base di carbonio. A differenza della loro controparte a base di silicio, questi semi-conduttori hanno costi di fabbricazione bassi e la loro produzione è molto più rispettosa dell'ambiente, in quanto richiede meno energia e genera meno rifiuti.
Il Sesto programma quadro (6°PQ) ha finanziato molti progetti di successo nel campo dell'elettronica biologica, i quali hanno sviluppato un'ampia gamma di nuove tecnologie ed hanno contribuito a consolidare la posizione dell'Europa in quanto leader mondiale in questo campo.
Esistono tuttavia ancora degli ostacoli all'ulteriore sviluppo e ad una più ampia applicazione di queste nuove tecnologie, ed è qui che entra in gioco il progetto ONE-P.
Nell'ambito di questo progetto triennale, i ricercatori svilupperanno nuovi nano-materiali da usare in pannelli fotovoltaici, rivelatori fotoelettrici e diodi emettitori di luce biologici (OLED), tra le altre cose. Se tutto andrà secondo i piani, i materiali sviluppati durante il progetto saranno stabili, facili da lavorare, a basso costo e non nocivi per l'ambiente.
"La responsabilità degli scienziati consiste nello sviluppare tecnologie sostenibili che riducano l'impatto ambientale e migliorino, allo stesso tempo, il benessere delle persone," ha commentato il coordinatore del progetto, il professor Yves Geerts dell'università libera di Bruxelles (ULB), in Belgio.
Usando come esempio l'illuminazione, ha spiegato che una lampadina tradizionale emette circa 20 lumen per watt, mentre le odierne lampadine a risparmio energetico emettono quasi 80 lumen per watt. Nel mondo dell'elettronica biologica, ci sono già OLED in grado di eguagliare tranquillamente l'efficienza delle lampadine a risparmio energetico e, con ulteriori ricerche, queste nuove fonti di luce saranno presto in grado di fornirci gli stessi livelli di luce delle lampadine normali per una frazione dell'energia.
I risultati del progetto dovrebbero rappresentare un'opportunità invitante per gli affari; il consorzio ONE-P comprende sei aziende ad altro profilo, che sperano di trasformare i risultati del progetto in prodotti e servizi commerciali, creando in questo modo posti di lavoro e ricchezza.
Fonte: (23/10/2009)
Pubblicato in Ecologia e Ambiente
Tag:
nano,
oled,
ONE-P,
energia,
elettronica,
semi-conduttori
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