Il legame tra fattore di crescita e staminali del cancro della pelle
Il VEGF, fattore di crescita dell'endotelio vascolare, risulta favorire la crescita delle staminali del cancro della pelle, l'endotelioma, e nella sua progressione
Identificare come le cellule staminali del cancro e la crescita del tumore sono regolati è una delle più grandi sfide per gli scienziati che si occupano di oncologia. Alcuni ricercatori in Belgio, in collaborazione con i loro colleghi tedeschi, hanno recentemente gettato nuova luce su come il fattore di crescita dell'endotelio vascolare (vascular endothelial growth factor o VEGF) sia determinante per regolare le cellule staminali del cancro della pelle. Lo studio, presentato sulla rivista Nature, è stato in parte finanziato da un contributo iniziale del Consiglio europeo della ricerca (CER) di 1,6 milioni di euro nell'ambito del Settimo programma quadro (7° PQ) per sostenere il progetto CANCERSTEM ("Stem cells in epithelial cancer initiation and growth"). I risultati rivelano il duplice ruolo della molecola VEGF nel favorire la crescita delle cellule staminali del cancro della pelle e nella progressione del tumore, il che potrebbe avere implicazioni importanti per la prevenzione e la cura di vari tipi di cancro della pelle.
I risultati di studi precedenti hanno suggerito che il carcinoma della pelle a cellule squamose contiene specifiche cellule del cancro, chiamate "cellule staminali del cancro", che mostrano un maggiore potenziale di auto-rinnovamento e che contribuiscono alla crescita del tumore. Le informazioni sui meccanismi precisi che regolano le funzioni delle cellule staminali del cancro però erano finora lacunose.
Gli scienziati coordinati dall'Institut de recherche interdisciplinaire en biologie humaine et moléculaire (IRIBHM) dell'Université libre de Bruxelles, in Belgio, hanno scoperto un nuovo collegamento tra la crescita delle cellule staminali del cancro della pelle e il VEGF.
Il dott.
Benjamin Beck dell'IRIBHM e i suoi colleghi hanno scoperto che il VEGF, una molecola che normalmente favorisce la formazione di nuovi vasi sanguigni, è espresso ad alti livelli dalle cellule staminali del cancro. Il team ha rimosso geneticamente l'espressione del VEGF da parte delle cellule del tumore e ha scoperto che le cellule staminali del cancro della pelle si perdevano velocemente a causa di un difetto delle loro proprietà di rinnovamento. Questo a sua volta provocava una regressione del tumore.
Il dott. Beck, autore principale dello studio, ha detto: "È stato veramente entusiasmante vedere la completa sparizione di questi tumori appena due settimane dopo la cura.
Il ricettore che lega il VEGF, chiamato Neuropilina-1, è anche altamente espresso dalle cellule staminali del cancro della pelle ed è necessario per promuovere il rinnovo delle cellule staminali e la crescita del tumore, sostengono i ricercatori. Hanno scoperto che il recettore Neuropilina-1 ha un ruolo fondamentale durante la comparsa del cancro e la crescita del tumore.
Il team afferma che mentre la segnalazione del VEGF nelle cellule endoteliali è necessario indirettamente perché i tumori mantengano l'afflusso di sangue, la sua produzione e segnalazione nelle cellule staminali del cancro promuove anche direttamente il rinnovo delle cellule staminali del cancro e la crescita del tumore.
"Le terapie VEGF sono attualmente usate per curare il cancro," spiega il dott. Cédric Blanpain dell'IRIBHM, autore senior dello studio. "Questi nuovi risultati hanno importanti applicazioni per la prevenzione e la cura di diversi tipi di cancro epiteliale, come nuove terapie che bloccano il VEGF e/o le funzioni della Neuropilina-1 nelle cellule del cancro potrebbero essere più efficaci per la cura di diversi tipi di cancro rispetto alle strategie terapeutiche che bloccano la funzione del VEGF solo nelle cellule endoteliali."
Hanno contribuito a questo studio esperti dell'Istituto di biotecnologia delle Fiandre (VIB), dell'Università di Gand e del Centro di ricerca Vesalius, in Belgio, nonché della Clinica medica e istituto di biologia tumorale presso l'Universitätsklinikum Hamburg-Eppendorf, in Germania.
Approfondimenti: Neuropilina-1 VEGF
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