La sicurezza dell'ibuprofene
Una nuova ricerca analizza i FANS antinfiammatori non steroidei come il diclofenac, e in particolare gli inibitori Cox-2, in relazione a pressione sanguigna, cuorea ngina e sistema digestivo
È appena stato reclutato il 6.000º paziente per uno studio europeo sulla sicurezza di alcuni dei farmaci più usati nel mondo.
Lo studio SCOT (Standard Care versus Celecoxib Outcome Trial), condotto da ricercatori provenienti da Danimarca, Paesi Bassi e Regno Unito, sta confrontando la sicurezza dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) comunemente prescritti, come l'ibuprofen e il diclofenac. Lo studio prevede la partecipazione di 6.000 pazienti e 685 medici di base provenienti da 3 paesi diversi.
I ricercatori, guidati dal professor Chris Hawkey presso l'Università di Nottingham, sperano che le loro scoperte andranno a beneficio di milioni di malati di artrite in tutto il mondo. Pertanto intendono continuare a reclutare ambulatori e pazienti per partecipare allo studio. Il professor Hawkey commenta: "Questo studio è stato progettato per rispondere a una domanda scientifica importante, che ha il potenziale di migliorare la cura di migliaia di malati di artrite. Si tratta del primo studio di sicurezza su larga scala nel suo genere, che farà davvero la differenza per il futuro della prescrizione di cure primarie."
I FANS sono comunemente prescritti per alleviare i dolori associati all'artrite. Sono molto efficaci e ogni giorno vengono scritte milioni di prescrizioni, per non parlare della quantità venduta al banco in farmacia e nei negozi.
Tuttavia i FANS hanno effetti collaterali, tra cui l'irritazione del sistema digestivo e gli effetti sulla pressione arteriosa e il cuore.
Lo studio tenterà di scoprire quanto siano sicuri un nuovo gruppo di FANS chiamati inibitori Cox-2. Questi sono stati sviluppati recentemente e hanno dimostrato di essere meno dannosi per l'apparato digerente di alcuni dei FANS esistenti. Lo studio SCOT scoprirà se uno di questi nuovi farmaci, il Celecoxib (Celebrex (R)), ha effetti simili o dissimili sul sistema cardiovascolare come i vecchi farmaci. Lo studio metterà alla prova l'ipotesi che il Celecoxib non è diverso dai vecchi FANS.
L'obiettivo generale dello studio è quello di aiutare medici e pazienti con artrite a fare la scelta migliore tra i trattamenti disponibili per i dolori articolari. Il professor Tom MacDonald, ricercatore capo dello studio dell'istituto coordinatore dell'Università di Dundee, commenta: "Queste informazioni saranno di grande utilità per tutti coloro che hanno bisogno di prendere questi farmaci in maniera regolare, ovvero milioni di persone in tutto il mondo. I risultati consentiranno ai medici e alle persone con artrite di fare la scelta migliore, non solo per i loro dolori articolari, ma anche per la loro salute in generale."
L'artrite è una patologia comune che causa gonfiore alle articolazioni e alle ossa, e i sintomi includono dolore, rigidità, movimenti limitati delle articolazioni, infiammazione e gonfiore, calore e arrossamento della pelle sopra l'articolazione. Le forme più comuni di artrite sono l'artrosi e l'artrite reumatoide.
Il professor MacDonald ha descritto il reclutamento del paziente numero 6.000 come un "risultato importante" ed ha detto che ha segnato una "pietra miliare per la riuscita del progetto". Egli ha anche salutato con favore gli "scienziati e le strutture di ricerca di livello mondiale che Scozia, Inghilterra, Danimarca e Paesi Bassi hanno da offrire" e la "collaborazione di tutti gli interessati".
I ricercatori stanno ancora cercando pazienti da far partecipare allo studio. Possono essere ammesse a partecipare le persone di 60 anni che assumono regolarmente antidolorifici di tipo FANS per l'artrite. I pazienti che hanno sofferto di angina, che hanno avuto un infarto o un ictus non sono ammissibili per la partecipazione.
Fonte: (06/04/2012)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
Cox-2,
FANS,
artrite,
ossa,
articolazione,
ibuprofen,
diclofenac,
antinfiamma
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